«È libero il posto?» Chiese il bruno
Lo osservai prima di rispondere.
Non era niente male il ragazzo.«Sì» infine risposi e lui si sedette
Mi rimisi la cuffia che avevo tolto per ascoltarlo ma poi dovetti ritoglierla di nuovo perché sembrava avere altre domande per me.
«Stai ascoltando i Pink Floyd?» chiese con curiosità
Non pensavo che la mia musica fosse così alta
«sì» risposi abbassando la musica
«Strano» continuò cercando di avviare una conversazione. Non avevo niente da fare quindi lo contentai
«cosa trovi strano?» Mi voltai verso di lui togliendo tutte e due le cuffie
«che una ragazza come te ascolti un gruppo rock degli anni sessanta» concluse facendo ceno di sì con la testa«Davvero? E che tipo di musica pensavi che una ragazza come me ascoltasse?»
Io adoro la musica degli anni sessanta, come dire .....la trovo molto ascoltabile.
«Ero convinto che tu fossi di più per l'hip hop» Rispose sorridendo.
«Mmh e questo da cosa l'hai dedotto?» in realtà mi piaceva anche la musica hip hop perché per me tutti i generi andavano bene, era canzone in se che mi doveva attrarre.
«l'ho dedotto dal tuo abbigliamento : Jeans neri strappati , capelli tinti di nero , maglietta sexy. Vuoi che continui?» Lo sconosciuto riuscì a strapparmi via un sorriso perché era palese che ci stesse provando. Ma come diavolo aveva scoperto che mi ero tinta i capelli? Era un parucchiere?
«Rimorchi sempre così?» La conversazione si stava facendo interessante e il resto del gruppo ci guardava curioso di sapere cosa di stessimo parlando.
«Come lo hai capito?» chiese con un sorriso sulle labbra, fingendosi sorpreso e ci mettemmo entrambi a ridere
Era simpatico
«Sono Richard , piacere» mi porse la mano. Lo guardai per un attimo negli occhi prima di stringerla poi ricambiai la stretta. Aveva dei grandi occhi verdi che sembravano sinceri
«Sono Iris»
«allora come hai fatto a sapere che mi tingo i capelli?» chiesi incuriosita ma
prima che potesse rispondere sentì annunciare : " la signorina Iris Klein è desiderata allo sportello delle informazioni della sala d'imbarco. Ripetiamo che la signorina Iris Klein è attesa allo sportello delle informazioni della sala d'imbarco "
Non riuscivo a capire perché fossi desiderata allo sportello delle informazioni poi dove diavolo si trovava quello sportello.
«Sei la Iris che stanno cercando?» Mi chiese Richard
«mi sembra di sì. Mi sapresti indicare dov'è lo sportello delle informazioni?» gli chiesi alzandomi dalla panchina.
«È proprio lì ...la vedi quella piccola struttura? È proprio lì » Appena segui la direzione del suo dito vidi una sagoma nera che avrei riconosciuto ovunque
Era Benjamin
Le mie gambe non risposero più al mio cervello che mi diceva di stargli alla larga, e stavo già correndo verso di lui. Si era accorto di me e....le sue braccia erano pronte ad accogliermi in un caloroso abbraccio. La cosa bella dei nostri litigi erq quando facevamo la pace.
«Ben!» lo strinsi forte.
« Di' la verità pensavi che ti avrei lasciata andare senza salutarti?» Mi sussurrò all'orecchio mentre mi abbracciava.
«cos'è? Volevi fare la parte della Cenerentola che arriva tardi alla festa per farsi notare?» chiesi sarcasticamente mentre mi aggrappavo a lui.
«forse» rispose sorridendo
I miei occhi si riempirono di lacrime. Forse non ero pronta ad andarmene, forse dovevo dargli retta e restare a Chicago.Mi alzo il mento con un dito e vide che i miei occhi erano pieni di lacrime.
«Piccola ...» Le sue labbra toccarono le mie e per un breve istante la mia anima sembrò trovare pace. Riavvicinai le mie labbra e le premetti contro le sue, il mio era un gesto disperato, desideravo con tutta me stessa possedere Benjamin. Non so come ma lo volevo con disperazione e forse lui l'aveva capito.
Mi strinse forte a se poi cominciò a baciarmi. Fu un bacio di consolazione, lento e delicato. Alla fine, con grande dispiacere mi staccai ma ...lui continuò a poggiare le sue mani sul mio bacino.
«come hai fatto ad entrare nella sala d'imbarco. Insomma non è vitato?» Gli chiesi rendendomi conto che stavamo dando spettacolo e cominciai ad arrossire.
«diciamo che ho molti trucchetti» Rispose facendomi l'occhiolino. Scommetto che avrà dovuto comprato un biglietto per riuscire a passare.«Mi dispiace per il modo in cui si è conclusa la nostra piccola discussione» Cercò di scusarsi ed il che era un grosso sacrificio per lui visto che pensava di avere sempre ragione.
«fa niente, devo dire che anch'io ho fatto la mia parte. Dispiace pure a me» gli diedi un bacio a stampo mentre gli passavo le mani nei capelli.
« adesso che abbiamo fatto pace , ti dispiace dirmi chi è il tizio con cui parlavi ?» chiese con una voce calma e un sorriso strafottente sulle labbra.
Sempre il solito , non perdeva mai un attimo!
«Si chiama Richard , l'ho appena conosciuto» Gli informai
«accidenti ti lascio un attimo da sola e sei già circondata!»girò la testa verso il gruppetto, Richard era tornato dai membri del suo gruppo. Ero stata maleducata con lui , non gli avevo pure ringraziarlo per l'indicazione. Vabbè, lo farò se ne avrò occasione.«Iris mi devi fare una promessa» uscii di sana pianta Benjamin.
«Che tipo di promessa?» ero allarmata perché con lui non si poteva mai sapere!
«Devi promettermi che non andrai a letto con nessuno» mi aspettavo di tutto ma non questo.Yes ⭐️ or not?
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Sì, Sono Una Stronza!
Chick-LitIris Klein , Benjamin Benz. Due cognomi importanti. Due ragazzi con una vita piena di bugie, tradimenti, conflitti ma anche amori. Lui è solitamente descritto da tre parole : presuntuoso, insensibile e possessivo. E chi conosce Iris sa che è egoi...