aspettai che Dave finisse di prenotare poi chiamai Rebecca e rispose al primo squillo
«Becky..» la mia voce tremava e i miei occhi erano pieni di lacrime
«Iri che succede?» Chiese preoccupata
«non è venuto» il viso mi si rigò di lacrime
«chi? Tuo padre?» non sentendo la risposta capì che ci aveva azzeccato
«tesoro mi dispiace tantissimo! Dove sei? Ti raggiungo subito»
«Dave ha prenotato una suite al Plaza, non mi va di andare a casa e non voglio nemmeno stare da sola. Mi raggiungi lì?»
«certo! Forse sarai tu a trovarmi lì»
«okay, a dopo» chiusi la chiamata e cercai di tranquillizzarmi. Mi ci vollero tutte le forze per impedirmi di rompere qualcosa, qualsiasi cosa che mi fosse sottocchio. Mi stavo già pentendo di aver lasciato Chiacago per vivere con mio padre.Il mio cellulare cominciò a squillare, il numero mi era sconosciuto ma decisi di rispondere lo stesso
«pronto?»
«pronto Iris..» era una voce femminile
«...sono Sandra. Mi dispiace che tuo padre non sia venuto a prenderti ma ti aspetto a casa, hai fatto buon viaggio?» era uno scherzo, vero?
«mi dispiace ma lei ha sbagliato numero!» le chiusi il telefono in faccia e questa volta non riuscì trattenermi dal non rompere qualcosa così aprì il finestrino e gettai con rabbia il mio cellulare in strada.
Dave rallentò e mi chiese se tutto fosse apposto. Ma che domanda, era chiaro che non lo fosse.
Come aveva potuto darle il mio numero di telefono? Non gli bastava avermi dato buca? Era stato lui a chiederle di chiamarmi? Sicuramente, maledizione! Poteva pure non scomodarsi così tanto!
Dave parcheggio davanti al Plaza Hotel, mi aprì la portiera e scesi dalla macchina.
All'entrata dell'albergo vidi Rebecca che mi venne incontro e mi abbracciò forte. Ne avevo proprio bisogno in più mi era mancata.
«ti sbava il mascara» mi disse asciugandomi la lacrima che mi stava rigando la guancia
«devo essere orribile»
«no, sei bellissima e mi sei mancata»
« anche tu...moltissimo» mi diede un bacio sulla guancia
Entrammo in albergo e ci dirigemmo verso la reception. Se non fossi stata di cattivo umore avrei pure apprezzato il profumo delle piante dalla sala da tè affianco alla reception e mi sarei complimentata con Dave per la scelta dell'albergo ma sfortunatamente per lui non ero dell'umore per non fare complimenti a nessuno.
«benvenuti al Plaza! Desiderate?» ci chiese il receptionist.
«ho prenotato una suite per due» fece Dave
«il nome?» chiese il receptionist
«Iris Klein» rispose e il receptionist, dopo aver controllato, ci diede il numero della stanza e le chiavi.«signorina , se ha bisogno di me sono a sua disposizione» disse Dave mentre ci dirigevamo verso l'ascensore
«Dave , prendimi un nuovo iPhone e recupera il mio vecchio numero e i contatti. Non dovrebbe essere difficile richiedere farlo visto che ho l'iCloud»
«ci vorrà un po' di tempo per farlo» mi rispose
«bene, hai due ore per farlo» dissi salendo in ascensore
«cos'è successo al tuo vecchio cellulare?» chiese Rebecca
«un piccolo incidente»
Rebecca scosse la testa soffocando un sorriso e ripetendo "un piccole incidente, eh?"
«so a cosa stai pensando ma è stato un incidente» cercai di giustificarmi ma su qualunque punto di vista ero colpevole.
«certo certo...» mi rispose stavolta ridendo «...ti conosco ormai così bene che avrei scommesso che ci rivedevamo senza il tuo cellulare»
«va bene, non è stato proprio un incidente ma solo un momento d'ira giustificato»
L'ascensore si fermò all'ultimo piano e uscimmo con me che maledivo mio padre.Yes ⭐️ or not?
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Sì, Sono Una Stronza!
Chick-LitIris Klein , Benjamin Benz. Due cognomi importanti. Due ragazzi con una vita piena di bugie, tradimenti, conflitti ma anche amori. Lui è solitamente descritto da tre parole : presuntuoso, insensibile e possessivo. E chi conosce Iris sa che è egoi...