The Blonde Beauty

La vie en rose

New York, 23:30

Hold me close and hold me fast 

The magic spell you cast 

This is la vie en rose  

" Ciao Kirsten, come stai? Spero che tu stia vivendo al meglio la tua vita. Anche se non mi hai più scritta da quando sono andata via sappi che io non ce l'ho con te, non potrei mai. Sei sempre stata una di quelle ragazze capaci di brillare di luce propria senza l'aiuto degli altri ed io sono sempre stata il contrario. Avrei voluto essere come te ma ora ho capito che devo trovare la persona che veramente sono senza il tuo aiuto. Ti ringrazio per essere stata l'amica più dolce e vera che io potessi mai avere e anche se tu non lo farai, ne puoi avere la certezza, io non ti dimenticherò mai. Continuerò a scriverti anche se tu non vuoi rispondermi ok? Quindi sarà meglio che tu lo faccia, altrimenti ti spedirò questa lettera all'infinito fino a quando non avrò la certezza che tu l'abbia letta. Non tornerò a Los Angeles per il momento, probabilmente starò via un anno e farò parte di un reality che mi costringerà a spostarmi molto spesso. Detto così, su due piedi, capisco che possa sembrare una follia ma è la vita stessa ad essere un caos magnifico, un qualcosa di stra-maledettamente folle. Non dirò che in passato non ero nessuno come farebbe chiunque altro, dirò che sono sempre stata qualcuno e finalmente ora lo sanno anche gli altri. Sono sulla terrazza di un albergo a New York a bere un bicchiere di champagne per festeggiare e in televisione fanno quel vecchio film con Audrey Hepburn che ti piaceva tanto, quello dove lei canta La Vie En Rose...la sta cantando proprio in questo momento. Adesso vorrei che tu fossi qui e mi manchi, volevo che tu lo sapessi, volevo aggiornarti e sapere che stai bene, grazie di tutto, a presto." 

-Maya Thomas

"Ma perché devi per forza inviarle una lettera, non puoi semplicemente mandarle un messaggio?" mi chiede il mio agente 

* questo capitolo sarà narrato da Maya stessa ed in presente, se vi piace di più la storia narrata così scrivetemelo qui sotto, se preferite il narratore esterno stessa cosa, fatemelo sapere con un commento *

"Ai messaggi non risponde ed io preferisco fare alcune cose in modo classico, so che sono strana ma è così, devi accettarlo" rispondo io chiudendo con la lingua la busta della lettera.

"Assicurati che arrivi a destinazione Boss, io vado a fare un giro nella Hall dell'albergo"

Nel caso in cui ve lo steste chiedendo il motivo per il qualche mi trovo in un albergo è che ho finalmente firmato il contratto per partecipare a quel famoso reality e sono vincolata momentaneamente a stare qui, con tutti i partecipati, per ultimare le procedure di cui tendenzialmente si occupano gli agenti. In poche parole i nostri manager fanno il lavoro sporco ed io e gli altri ragazzi ci godiamo un hotel di lusso al centro della grande mela. L'inizio della mia nuova avventura non sembra affatto male... 

Sono appena scesa nella Hall e già mi pento di averlo fatto, speravo che Pietro, il ragazzo più simpatico tra i partecipanti, fosse qui, invece vedo solo Kendall e Alexander, quelli che non mi vanno a genio.

" Hey bionda, hai per caso visto un fantasma?" mi chiede Kendall facendo riferimento all'espressione sul mio volto. 

"Ho visto te, ed è molto peggio" rispondo buttandomi su un divanetto distante da lei ma vicino a quello di Alexander; lui non parlava, sembrava che non si fosse nemmeno reso conto del mio arrivo, aveva in mano un giornale e lo sfogliava come se intorno a lui non ci fosse nulla, i suoi capelli erano abbastanza lunghi ed un ciuffo di questi sfiorava le pagine del giornale che profumava di nuovo, non riuscivo a vedere il suo volto a causa della sua postura e l'unica cosa che notavo era quel braccialetto che aveva al polso, semplice ma sembrava costoso, era d'oro e brillava, sembrava quasi che tutto fosse bianco e nero e l'unico colore facile da intravedere fosse quello del suo bracciale.