Sono questi i momenti unici: quelli semplici, quelli che contano

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" Hai mai provato la felicità? Hai presente quei giorni  in cui non ti importa cosa accadrà perché sei consapevole che nessuno ti strapperà quel sorriso di dosso ? E ... conosci quella sensazione che si prova in quel momento di massima felicità? Un momento prima è tutto " grandioso" e un momento dopo comincia a farti male lo stomaco perché hai riso troppo o senti un leggero fastidio alle guance perché stai sorridendo da 24 ore ormai e ti chiedi quando arriverà il temporale perché , purtroppo, anche il tempo della felicità ha una scadenza? Capisci cosa intendo? Beh... se non lo capisci ti conviene entrare nella mia vita, perché questa sensazione è la mia routine" 

Mattina ore 7:45

" E' ora di svegliarsi" esclamò la signora Thomas dalla cucina , ma questa volta non ce n'era bisogno, Maya era già sveglia e pronta per il secondo giorno di scuola, si era già lavata e vestita e aveva avuto anche  il tempo di indossare la sua felpa rossa preferita con la sua t-shirt porta fortuna bianca con le scritte nere e un pantalone a vita alta che le stava davvero bene abbinato a delle Lacoste rosse. Erano le otto e aveva tutto il tempo di fare colazione, lavarsi i denti e arrivare in tempo a scuola, era del tutto preparata ad affrontare la giornata, cosa che non succedeva ormai da tempo.

Scese di corsa al piano di sotto e con un sorriso brillante disse " Buongiorno" alle madre, questa si voltò e senza ricambiare il saluto rispose " So perché sei così felice ragazzina " .

 Maya rise e rispose a sua volta " Ah davvero? Beh dillo ad alta voce allora ! Gridalo! Urlalo" mentre diceva queste parole la biondina saltellava da un lato all'altro della cucina sentendosi finalmente libera, perché da un lato, per un paio di giorni, poteva esserlo davvero.

" Tua sorella è andata a New York con papà e non tornerà prima del week-end , e per questo che sei così contenta , giusto ? "

Maya fece cenno di si e poi aggiunse " Ora devo andare a scuola, a dopo " .

Come al solito uscì di casa correndo e senza nemmeno guardare in avanti andò a sbattere, nuovamente, contro Lucas che in quel momento stava camminando lentamente ed era intento a mandare un messaggio, questa volta però quella  a cadere fu Maya e non un paio di libri.

" Ma hai un istinto suicida? " disse Lucas porgendo una mano alla ragazza per aiutarla ad alzarsi.

Maya, nonostante la brutta figura, non perse il sorriso, niente avrebbe potuto rovinarle quella giornata, così prese la mano di Lucas e rispose " Scusa, di solito non sono così goffa "

Lucas rise e rispose subito " Scusami se rido, ma ... faccio fatica a crederci"

" Ma se non mi conosci nemmeno!" rispose ironica Maya.

" Invece ti conosco ! " controbatté Lucas " Non abito molto lontano da qui, anzi per niente lontano, so chi sei, Maya Thomas. Conosco tutto di te, anche i particolari più piccanti" 

" Per esempio? " chiese incuriosita lei.

" So che quando sei triste esci fuori al balcone e parli con una tua amica ;Kirsten! E so che quando sei felice balli nella tua camera, anche se sei da sola e ... per la cronaca, quando lo fai ti trovo adorabile" disse Lucas prendendo in giro Maya, e mentre lui rideva lei rimase seria, poi alzò un sopracciglio ma prima che potesse aprire bocca Lucas la interruppe, continuando il suo discorso:

" Prima che tu me lo chieda, no, non sono uno stalker! Sono solo un ragazzo con una terrazza molto grande che affaccia su tutto il tuo vicinato"

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