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La ragazza scoprì che Snape era già sveglio quando aprì gli occhi, trovandolo comunque ancora disteso accanto a lei che osservava il soffitto.

Il petto, scoperto dal lenzuolo che si alzava e si abbassava sotto il suo imponente e profondo respiro.

Sembrava.. rilassato.

"Come ti senti?" domandò l'uomo voltando appena lo sguardo sentendosi osservato.

Hermione alzò un poco il lenzuolo per coprirsi arrossendo al ricordo di quello che avevano fatto la sera prima "Solo un po' indolenzita"

Si sentiva così imbarazzata all'idea che la stesse guardando.

Il suo professore

Suo marito.

E se da una parte le sembrava una cosa giusta, l'idea di essersi concessa a lui, di essersi lasciata toccare, apprezzare, dall'altra non riusciva a rendersi pienamente conto di quanto successo.

Perchè tutti odiavano Snape.

Tutti.

E lei, anche solo per una notte, l'aveva amato.

E quel pensiero la disturbava.

Snape abbassò gli occhi "Scus-"

"Mi è piaciuto" La riccia nascose la bocca tra le coperte sentendosi colorare di un rosato marcato "È stato.." esitò "Gentile"

Uno sbuffo molto simile ad una risata uscì dalle labbra di Snape "Gentile.. è la prima volta che me lo sento dire"

"Spero non sia l'ultima" La piccola carineria uscì dalle sue labbra senza che se accorgesse.

Uscì e innervosì entrambi.

"Riguardo a.." Hermione si bloccò.

"Non lo so" Snape si tirò su "Adesso vado da Albus" si alzò in piedi senza imbarazzo, senza coprirsi, senza interesse.

Hermione involontariamente abbassò lo sguardo per un decimo di secondo e poi si spostò brusca.

Senza nascondere il divertimento, il mago si vestì osservando la moglie fare di tutto per non guardarlo "Riguardo a te, dato che avere figli non mi pare sia la nostra priorità, ti conviene berti questa dopo colazione"

Hermione si trovò in mano una pozione trasparente "È un contraccettivo" sollevò un poco il viso "Grazie per averci pensato"

Non rispose preferendo lasciarla sola.

Osservando l'ora Hermione decise che si sarebbe fatta una doccia prima di scendere.

Si sentiva piuttosto.. stordita da tutto.

Ma almeno, l'immagine violenta e traumatizzante di Ron Weasley veniva spazzata via dalla figura brusca e ruvida di Snape.

E ogni volta che ricordava come i suoi occhi neri, l'avevano guardata la sera prima, si sentiva arrossire.

Indossò la divisa e prendendo al volo bacchetta e libri scese le scale verso la Sala Grande.

Entrata dentro con un gesto istintivo cercò Ron, poi con il terrore del giorno prima che tornava vivo in lei scosse la testa e si sedette vicino a Ginny che l'abbracciò forte.

"Oh Hermione!" esclamò Harry turbato. "Quanto mi dispiace!"

"Non ti preoccupare" mormorò triste.

"Era strano in questi giorni, ma non avevo idea che avesse intenzione di farti del male.. se l'avesse capito prima.." Harry abbassò il capo sconsolato.

Il fascino delle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora