Hermione alzò il viso dal grosso annuario stravolta e frustrata, toccandosi pensierosa il segno rosso che suo marito le aveva lasciato qualche giorno prima.
Controllò l'ora e decise di avviarsi verso i sotterranei.
Era passato quasi un mese dalla sua ultima lezione privata con Severus e si sentiva piuttosto euforica.
La gelida e familiare aria dei sotterranei la sfiorò le guance calde.
Abbassandosi la gonna infreddolita allungò il passo arrivando finalmente davanti all'ufficio di Snape che trovò aperto.
Si trattava di una stanza non molto ampia, con una porta, che conduceva al laboratorio privato, incassata tra le scaffalature ricolme di libri, dietro la scrivania in ebano che ospitava Snape intento a correggere i compiti di qualche anno.
Nella stanza vi era anche una seconda porta che la collegava con il resto delle camere private.
Dopo qualche secondo Snape si alzò raccogliendo i testi sparsi sulla scrivania.
"Siediti" le ordinò indicandole la sedia "Oggi inizierò a insegnarti L'Occlumanzia" alzò un angolo delle labbra nel vedere l'entusiasmo della moglie.
"Non c'è bisogno che ti dica cos'è, Potter te ne avrà parlato e so.." aggiunse in un secondo momento, con una nota di ammirazione nella voce profonda "Che sei un'occlumante naturale"
Hermione annuì compiaciuta.
"Ma conosci l'Occlumanzia solo grezzamente e non sai costruire barriere mentali molto forti" alzò lo sguardo verso di lei, indugiando appena sul collo della studentessa "Per questo ti aiuterò a potenziarle"
"Come?"
"Ti forzerò le difese finché non cederanno, starà a te saperle mantenere più a lungo possibile" si incupì "Ti potrei fare male Hermione.. ti chiedo perdono ora che posso farlo, ma è necessario"
Lei annuì cercando di scacciare la preoccupazione lo guardò negli occhi scuri e aspettò che lui puntasse la bacchetta di betulla verso di lei.
Alzò le barriere cancellando i pensieri automaticamente concentrandosi più che poteva su un ricordo e lasciando che fosse quello il pilastro di base della sua barriera.
Dentro la barriera vi era la calma quasi tesa che precedeva un pericolo, fuori di essa il pigiare leggero di Severus che toccava con delicatezza lo scudo studiandolo.
Snape iniziò a premere sulla superficie con più forza.
Percepì la barriera per un attimo incurvarsi e poi respingerlo per tornare compatto nel punto che aveva deformato.
Aumentò ancora l'intensità magica nella stessa sezione, piegando ancora più della volta prima la barriera.
Lo scudo ripiegò su se stesso escludendolo di nuovo.
Con le dita affusolate afferrò lo strato di barriera e lo contorse aumentando piano piano la forza magica finché la barriera non si aprì appena, lasciandogli assaporare uno spiffero di magia della Grifondoro.
Lasciò andare i lembi osservandoli richiudersi di nuovo e vibrare.
Assottigliò lo sguardo deciso e liberò una grossa quantità di energia in un unico colpo preciso.
La superficie si incrinò pericolosamente e dopo un attimo di esitazione si frantumò tra le sue dita..
I frammenti che avevano fatto parte della barriera rimasero immobili a mezz'aria fluttuando.
Un centinaio di emozioni e sensazioni scivolarono fuori scontrandosi con la sua presenza.
Le assaporò tutte avanzando nella mente scoperta di Hermione.
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Il fascino delle tenebre
FanfictionNon si tratta di una storia piena di litigi, di rabbia o di gelosia. È una semplice storia, nata così, per caso. Si apre come un fiore tra tenebre e sabbia. Una storia che inizia con diffidenza, per certi versi in equilibrio e per altri instabile. U...