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Aprì gli occhi con lentezza.

Il dolore le annebbiava i pensieri.

Il polso doleva.

Credette di star bruciando e le lacrime le scivolarono dolcemente sulle guance.

Si strinse a Snape scoprendo di essergli in braccio. La osservava rammaricato.

Delicatamente le accarezzò la schiena per quanto la posizione glielo consentisse.

La giovane si beò di quelle carezze chiudendo gli occhi abbandonandosi a lui.

La leggera brezza ai confini di Hogwarts fece gonfiare il mantello del mago.

"Ti prego.." sentì sussurrare dall'uomo con un tono che mai si sarebbe aspettata di sentire nel terribile marito "Ti prego perdonami"

Lei non rispose non sentendosi sicura di usare di nuovo la voce.

Appoggiò la mano buona sul petto caldo di Snape.

Presto poté percepire la barriera di Silente sfiorargli il corpo.

Non aveva idea di che ore si fossero fatte e nemmeno le importò tanto saperlo, semplicemente chiuse gli occhi addormentandosi ascoltando il battito dell'uomo.

○○○

Si risvegliò con un grido di terrore divincolandosi e urlando.

Non voleva, non voleva!

Sentiva la carne fremere di dolore alle torture.

Un pizzicore orrido che si diffuse formicolando lungo la spina dorsale.

Sbatté la testa contro qualcosa di duro e chiuse gli occhi cercando di allontanarsi da quel posto.

Due braccia delicate e ferme la presero scuotendola per le spalle e una voce di donna la riscosse.

Non sentì cosa diceva, non voleva sentire. Voleva andarsene da lì

"No!" gridò stridula cercando di scansarsi al tocco.

La paura si soffuse sul suo corpo.

Una grande magia si concentrò sul suo cuore scaldandoglielo e si liberò sotto forma di una pericolosa ondata biancastra.

Sentii un sollievo enorme vedendo la donna volare lontano e sbattere contro il muro sfocato.

Il suo volto non riusciva a vederlo, ma sapeva che non era li per aiutarla.

Rimase immobile vedendola correre via.

'Si' pensò 'Scappa codarda!' il sentimento di paura era svanito 'Nessuno mi farà del male!'

Si strinse a se portando le braccia attorno alle ginocchia e lasciando che il suo respiro tornasse normale.

Passarono minuti, forse ore.

Le porte si aprirono di nuovo e una figura vestita di verde si avvicinò a lei.

Sentiva parole che venivano dette, ma non afferrava i concetti, sembravano sfuggirli così appena le fu troppo vicina la magia tornò prepotente in lei schiantandola lontano "Stammi lontano!" urlò affannata.

Il silenzio percorse la stanza.

Un uomo le si avvicinò "Stai indietro" strillò spaventata.

Parole uscirono dalla bocca dello sconosciuto, parole incomprensibili che la fecero irritare. Sembravano arcani malefici che stava dettando contro di lei.

Il fascino delle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora