Passò un tempo relativamente lungo.Severus attese senza fretta che il vecchio mago terminasse di leggere l'articolo di giornale, quindi lo osservò richiudere il quotidiano e appoggiarlo sul tavolo di legno scuro.
Spesse lettere nere turbarono i pensieri del pozionista seduto dall'altra parte della scrivania
STUDENTESSA COLPITA DA UNA MALEDIZIONE
Per quanti giorni fossero passati e per quante volte lui avesse letto i vari articoli della "Gazzetta del profeta" Snape stentava ancora a crederci: Katie Bell, aveva rischiato la morte durante una comune uscita ad Hogsmeade.
In qualche modo occulto qualcuno, (e lui sapeva fin troppo bene chi fosse questo "qualcuno") le aveva regalato una collana stregata che lei aveva tolto dalla custodia, probabilmente in trans o senza farlo apposta, rimanendo colpita da una maledizione potente che era stata invece creata per il preside Silente.
La cosa più sensazionale era che la ragazza in questione non aveva perso la vita quando era venuta a contatto con la stregoneria.
Per sua fortuna Hagrid l'aveva portata di corsa al San Mungo ed era lì, che da una settimana era intenta a rimettersi dai leggeri danni che aveva ricevuto.
Snape corrucciò la fronte. Com'era potuta accadere una cosa simile?
Tutto sotto il naso di Albus!
Che, precisando, non si era nemmeno occupato dei signori Bell!
Non era andato a tranquillizzare i genitori che quasi avevano perso una figlia! Era stata Minerva a farlo al suo posto!
Era scioccato!
A volte si chiedeva davvero se Silente fosse umano o solo uno stupido robot.
"È stata molto fortunata Katie Bell" commentò tranquillamente il preside porgendogli una tazza di caffè "Tutto grazie all'intervento di Harry"
Al nome Severus sentì le viscere contorcersi "Grazie all'intervento di Hagrid vorrai dire"
Allungò la mano accettando di buon grado la bevanda amara.
Il preside ignorò la correzione. Era sordo nelle questioni che riteneva irrilevanti "Sei riuscito a scoprire di che maledizione si tratta quella che ha colpito la signorina Bell? Potrebbe aiutare i medimaghi del San Mungo"
Si ritrovò ad annuire con un secco cenno del capo.
Sfoderò la bacchetta e mantenendo la scatola a distanza di sicurezza per evitare di finire lui stesso in ospedale tirò fuori la grossa collana nera da cui pendeva una gemma bruna.
Luccicava cupamente.
Anche senza espandere il suo timbro magico si sentiva investito e soffocato dalla magia nera che fuoriusciva dall'oggetto con ostinazione.
Come aveva fatto quell' idiota di una ragazzina a non percepirne l'aura malvagia che aleggiava sull' oggetto? Non si era posta due domandine semplici sulla natura di tale potere così crudo e orrido?
Evidentemente no!
I Grifondoro erano veramente senza speranze..
"Si tratta di una maledizione mortale" mormorò osservando attentamente il monile. Lo fece ruotare appena cercando di rimembrare il nome della maledizione "Tenebris" borbottò dopo qualche secondo di esitazione "È conosciuta con questo nome"
"Immaginavo" rispose semplicemente "Puoi ricordarmi i danni di questo incantesimo?"
"Ferisce il nucleo magico di un mago fino al suo esaurimento" il professore fece un secondo gesto e la collana si posò dentro la scatola che fu richiusa ermeticamente.
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Il fascino delle tenebre
Fiksi PenggemarNon si tratta di una storia piena di litigi, di rabbia o di gelosia. È una semplice storia, nata così, per caso. Si apre come un fiore tra tenebre e sabbia. Una storia che inizia con diffidenza, per certi versi in equilibrio e per altri instabile. U...