Ormai era notte fonda.
Fuori dalle vetrate del castello l'oscurità regnava sovrana e l'ululato del vento le faceva compagnia.
Snape camminava nei corridoi verso l'infermeria.
Si sentiva distrutto.
Si era rifiutato inizialmente per quella proposta, che poi, più che proposta era stato un ordine ed il mondo gli era crollato addosso.
Aveva guardato Albus senza far trasparire nulla, mentre dentro.. dentro aveva sentito la sua anima spezzarsi.
Che rumore faceva un anima che si spaccava?
Strinse i pugni con violenza. Tutto quello che si avvicinava a lui si frantumava.
Ogni singola cosa!
Ma doveva smettere di compiangersi.
Aprì la porta dell'infermeria trovandosi avvolto nell'oscurità.
I suoi occhi si abituarono al buio ad una velocità portentosa e subito direzionò lo sguardo verso il lettino della Granger.
Le tende bianche tirate al massimo.
Si avvicinò furtivo scivolando tra le ombre.
Appena fu al suo capezzale si sedette sulla sedia osservandola.
Il colorito malaticcio di pochi giorni prima era scomparso, anche la leggera febbre che era venuta a farle visita durante la notte non sembrava intenzionata a ripresentarsi.
La Granger spalancò gli occhi "Pensavo saresti tornato prima" sussurrò.
"Dormi" rispose solo con la voce cupa "È tardi"
Lei fece un gesto con il capo e tornò a sonnecchiare.
Snape rimase fermo ad osservarla.
Si sentiva esausto. Aveva sonno, da quanto non dormiva? Almeno tre giorni ne era certo. Da quando era stato chiamato in pratica.
Ma come avrebbe potuto essere altrimenti?
Non l'aveva mai lasciata durante la notte e aveva saltato ogni lezione per lei.
Si chiuse in se stesso rimanendo fermo immobile a guardarla dormire e rigirarsi nel letto fino a quando non fu l'alba.
Poppy svegliatasi si avvicinò a lui con un cipiglio scuro sul viso "Che ci fai qui?"
Domandò irritata.
"Non si vede?" ribattè con fare sarcastico.
"Avresti dovuto avvertirmi" lo apostrofò la donna con la tazza di caffè in mano "Ti avrei fatto compagnia"
La strega posò sul tavolino la tazza bollente "Tieni Severus"
"Grazie" non aveva nemmeno la forza per dirle di no. Avvicinò la ceramica alle labbra buttando giù un sorso.
Fu una manna dal cielo. Una vibrazione gli strinse il cuore risvegliandolo e allontanando anche se di poco i tormenti.
"Non mi ascolterai, ma ti converrebbe andare a dormire e saltare la lezione"
Snape scosse la testa "Non posso, devo tormentarli almeno un po'"
La donna gli sorrise indulgente senza fare commenti.
Lanciò un' occhiata indagatrice verso la Granger che si era appena mossa nel sonno. "Ha dormito bene?"
"Meglio delle altre notti" rispose alzandosi "Oggi riprende le lezioni?"
STAI LEGGENDO
Il fascino delle tenebre
FanfictionNon si tratta di una storia piena di litigi, di rabbia o di gelosia. È una semplice storia, nata così, per caso. Si apre come un fiore tra tenebre e sabbia. Una storia che inizia con diffidenza, per certi versi in equilibrio e per altri instabile. U...