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Il vortice di colore oro fuso striato di nero si dissolse rapidamente.

Snape atterrò bruscamente sul selciato della villa stringendo al petto il nipote tremante prima che potesse cadere.

Gli lanciò una rapida occhiata osservando gli occhi infossati del ragazzo.

Si diresse in un silenzio tombale verso casa Malfoy tirando uno strappo alla manica di Draco per obbligarlo a camminare più veloce.

Severus si accorse dell'occhiata spaventata del ragazzo.

Era terrorizzato da ciò che aveva fatto Snape? O da ciò che aveva rischiato di fare lui stesso?

Lo ignorò cercando di evitare anche il gusto di sangue che sentiva vischioso dentro la lingua.

La gola era secca, talmente secca che gli parve bruciasse.

Snape strinse la fede cercando di sotterrare nell'angolo più remoto del suo cuore l'angoscia.

Un fumo denso gli annebbiava la vista, gli stringeva l'animo.

Che cosa aveva fatto?

Aveva fatto del male a lui..

Il male, un mostro nero dalle fauci profonde che non desiderava altro che inghiottire la luce.

Lui era il male.

Lui era il mostro.

Ascoltò i singhiozzi soffocati di Draco al suo fianco e l'ansimare tremante della Granger pochi passi dietro di lui.

Il caos.

Un incubo.

Ed era stato lui stesso a trascinarsi dentro quella situazione.

Perfino la ghiaia sotto i suoi piedi, che aveva solcato innumerevoli volte non sembrava avere la stessa consistenza.

Un giovane alto e dall'aspetto belloccio aprì loro la porta.

Scabior li lasciò passare scrutandoli vittorioso.

Il pozionista ignorò la risata di Bellatrix alle sue spalle preferendo concentrarsi piuttosto sulle parole impastate e tormentate che avrebbe dovuto dire ora.

Si guardò per un attimo la mano prima di scivolare all'interno della stanza.

La mano di un assassino.

La sua mano appariva alla luce della luna che filtrava dalla finestra, bianca, pallida, eppure così dannatamente sporca.

Si inginocchiò davanti al proprio signore strattonando Draco verso il suolo di modo che facesse lo stesso.

I suoi compagni di omicidio seguirono il suo esempio non riuscendo a celare risatine divertite.

"Draco, finalmente sei qui" sussurrò quella voce che sembrava scendere dall'artico e che si intrufolò con prepotenza dentro le membra di Snape come un freddo vento del nord.

"Mio signore" soffocò il ragazzo.

"Draco" lo interruppe il lord con un tono ironico. Pura perfidia traboccava dalla sua voce "Sei riuscito a completare la missione? O hai fallito miseramente come tuo padre?"

"Io..io-" non riuscì ad evitare un tremito che gli spezzo la voce.

"Ebbene?" lo interruppe impaziente il Signore Oscuro "il vecchio?"

Il giovane Malfoy prese una boccata d'aria prima di parlare aspettando che tutta la voce che gli rimaneva si concentrasse nella sua gola "È morto"

Il fascino delle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora