Capitolo 4

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Il rumore delle tapparelle che si alzano la luce del sole che entra nella stanza e la voce squillante di mia madre si accertano di farmi iniziare la giornata nel peggiore dei modi.
Apro gli occhi in due fessure per poi tirare il piumone su fino alla mia testa per coprirmi dalla luce.
Svegliarmi in questo modo è traumatico,considerando che sono rimasta a ieri sera quando mi sono addormentata con Bran.
«Forza!Tutti in piedi»dice con voce alta mia madre.
Io la odio quando fa così,perché non può svegliarmi delicatamente,con una carezza e magari anche una bella colazione a letto..chiedo troppo?
Forse si,ma vabbè.
Mi metto con la testa sotto il cuscino per non sentirla ma in tutta risposta mi scopre,e l'aria gelida della stanza in prima mattina mi avvolge facendomi rabbrividire.
Lancio un grido di frustrazione soffocato dal cuscino,che levo dal mio viso decidendomi ad alzare il mio sedere per prepararmi.
«Mamma 1,Scarlett 0»esordisce mia madre fiera con le braccia incrociate.
La guardo con un espressione de tipo "Davvero l'hai appena detto?" E lei mi ride in faccia uscendo dalla mia stanza.
Ho una madre pazza devo farmene una ragione.
Apro la porta del mio piccolo bagno privato e come tutte le mattine faccio la doccia.Mi piastro i capelli in delle onde morbide,applico un po' di mascara e sono pronta.
La mia t-shirt nera è perfettamente abbinata ai miei jeans chiari e le mie vans sono messe ai piedi con due bei fiocchi giganti.
Faccio tutto di corsa e vado subito dritta verso il cancello per recarmi a scuola il più presto possibile.

Durante il tragitto ho quasi ucciso un postino,sono quasi caduta per non so quante volte,ma finalmente ce l'ho fatta,sono arrivata.
Mi piego e appoggio le mani sulle ginocchia,per riprendermi dalla corsa che ho fatto alzando lo sguardo verso l'edificio.Mi strofino le mani sui jeans,mi alzo e comincio a camminare per raggiungere la mia classe visto che i miei amici saranno sicuramente già entrati.
Lo spazio verde intorno a me é completamente vuoto,guardo lo schermo del mio telefono e segna le 8:50 e visto che ormai è troppo tardi decido di entrare direttamente nella seconda ora.
Mi siedo su una panchina e dalla tasca più piccola del mio zaino prendo una sigaretta.
Prendo il mio accendino blu e posizionandomi la sigaretta tra le labbra l'accendo creando una piccola nuvola di fumo.Mentre sto per fare il primo tiro sento alcuni passi dietro di me,fino a sentire un tocco quasi impercettibile sul collo.
Mi giro e vedo una figura imponente dietro di me,i suoi occhi chiari mi guardano dall'alto e labbra carnose racchiudono una sigaretta.
Si abbassa e mi da un piccolo bacio sul collo provocandomi un brivido alla schiena.
«Buongiorno»mi sussurra nell'orecchio con la sua voce roca e mi sorride.
«Buongiorno anche a te Kyle»dico mettendogli una mano sul viso per allontanarlo mentre lui ride.
Ormai è come il prezzemolo,me lo ritrovo ovunque.
Si siede alla mia sinistra e continua a fumarsi la sua sigaretta.
Il sole gli colpisce il suo viso evidenziando i suoi lineamenti e facendo brillare i suoi occhi chiarissimi come il ghiaccio.
Torno a guardare avanti a me e mi perdo nei miei pensieri,mentre inspiro il fumo che si dissolve nell'aria.
Sento il suo sguardo bruciarmi sulla pelle e quasi istintivamente mi giro verso di lui.
Nessuno dei due parla,semplicemente rimaniamo fermi a guardarci quasi come per scavare dentro l'uno nell'altra e in automatico mi sento come se stessi rivivendo la stessa scena dell'altro giorno,quando sono caduta nelle sue braccia ed è davvero una strana sensazione.
Ho sempre considerato Kyle il tipico ragazzo "bello e impossibile" solito stronzo,il che non è del tutto falso,ma per quanto siano poche le volte che rimaniamo da soli,in quei momenti l'ho sempre visto diverso,come se si mostrasse per quello che è davvero e la cosa non mi dispiace affatto.
Mi piacerebbe scoprire qualche lato della sua personalità che non comprenda l'essere strafottente,pesantemente stronzo e irritante.
Dopo pochi secondi sento il rumore della campanella e così ritorno alla realtà alzandomi in piedi e prendendo lo zaino da terra schiacciando la sigaretta ormai finita con la suola delle mie vans.
Gli rivolgo uno sguardo e gli sorrido,ma quando faccio per andarmene sento il mio polso agganciato da qualcosa,mi giro e Kyle mi guarda ancora.Si alza e la lentezza con cui lo fa è quasi irreale.
Tre passi ci dividono dal mischiare i nostri respiri e li annulla completamente attaccando il suo petto al mio con gli occhi socchiusi,e le labbra schiuse.
«Ciao Scarlett»lascia la presa dal mio polso e si incammina verso la sua moto.

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