Capitolo 1

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La domenica post sbronza è passata e oggi è già lunedì,Brandon se ne è andato ieri mattina presto uscendo dalla porta sul retro della cucina e per fortuna siamo riusciti a non farci scoprire.
Suona la sveglia incessante e rimbomba nella mia testa spaccandomi i timpani.
Dire che odio il lunedì é un vero eufemismo,basta ricordarmi che dovrò stare sei ore rinchiusa in quella sottospecie di scuola che già mi viene il voltastomaco,ma visto che non posso farci niente mi rassegno e comincio a prepararmi.
Dopo essermi alzata dal letto vado in bagno,mi avvicino alla doccia e apro il getto per far arrivare l'acqua calda mentre mi spoglio.
Apro Spotify e attivo la mia playlist per poi entrare nella doccia.
Evito di fare tardi ed esco il più presto possibile,tornando nella mia stanza per vestirmi,metto un semplice jeans e un maglioncino e sono pronta.
Scendo al piano di sotto e appena attraverso la porta della cucina un odore di pancakes mi travolge facendomi rimanere incantata.
«Buongiorno»dico ai miei entrando.
«Buongiorno tesoro»mi risponde la mamma finendo di preparare la colazione.
«Buongiorno piccola»mi dice papà dandomi un bacio sulla fronte.
Mi metto seduta e mangio i miei pancakes in fretta e furia,con la mia solita delicatezza,guadagnandomi uno sguardo misto tra disgusto e stupore da parte di mia madre.La sua faccia?Impagabile,tant'è che scoppio a ridergli in faccia e anche papà sorride da dietro i fogli di giornale.
Alla fine mi alzo e saluto tutti per andarmene.
«Ciao tesoro,buona giornata!»mi dice mia madre dandomi un bacio sulla testa.
«Ciao mamma,ciao papà»
Apro la porta e faccio quei pochi gradini per poi arrivare al cancello.
L'aria di febbraio si fa sentire,un vento debole ma freddo mi accarezza il viso provocandomi un brivido,stringo ancora di più il cappotto e alzo anche il cappuccio per evitare che il vento mi scompigli i capelli.
Attraverso il cancello ritrovandomi sul marciapiede deserto,così sfilo il cellulare dalla tasca e infilo le cuffie alle orecchie,premo play e immediatamente entro nel mio mondo,come nella maggior parte delle volte,che io sia da sola o meno,sento sempre il bisogno di evadere,di viaggiare nei miei pensieri e restarci il più possibile.
Per questo motivo tutti i miei amici e sopratutto i professori mi dicono che sono distratta,costantemente soprappensiero,ma in realtà sono solo concentrata su cose che sono accessibili solo a me.
Le uniche volte che non sento il bisogno di tutto questo è quando sono con il mio migliore amico.Io e Brandon abbiamo un empatia tale che ci permette di capirci con uno sguardo,senza bisogno di parole,di condividere emozioni,momenti o stati d'animo,ma mi permette sopratutto di essere me stessa il più possibile.Il nostro rapporto è talmente fraterno che non riuscirei a vedere Bran come qualcosa di più,è una cosa che la mia mente non concepisce,facendola apparire quasi come una cosa impossibile o addirittura folle.
Sento qualcosa di abbastanza pesante che si appoggia sulle mie spalle facendomi sobbalzare e interrompendo i miei pensieri.
Neanche a farlo apposta,Brandon è accanto a me e con il suo sorriso che gli provoca una bellissima fossetta sulla guancia sinistra mi stampa un bacio in fronte sfilandomi una cuffia e infilandola nel suo orecchio.
«La solita?»chiede riferendosi alla canzone.
«La solita.»annuisco sorridendo.
Chiacchieriamo,mi racconta del nuovo corso di chitarra che sta frequentando e in un secondo arriviamo a scuola,un edificio color mattone circondato da un prato verde interrotto da un grande viale fatto in ghiaia.Sorpassiamo il cancello e con esso tutto i gruppi di ragazzi sparsi un po' ovunque,raggiungendo il nostro.
«Buongiorno ragazzi»diciamo io e Brandon ai nostri amici che posano lo sguardo su di noi.
«Ehilà ragazzi,come va?»Ansel viene verso di noi dando una pacca sulla spalla a Brandon per poi abbracciare me.I capelli nocciola un po' troppo lunghi, toccano quasi le orecchie e le labbra carnose si schiudono in un grande sorriso.
Brenda appena mi vede corre verso di me abbracciandomi.
«Ehy Scar!Mi sei mancata!»mi dice sorridente sistemandosi la chioma bionda che le arriva fin sotto il seno.
«Anche tu bionda»le rispondo ricambiando l'abbraccio.
Kyle e Joe sono gemelli,entrambi castani con gli occhi chiari,seguiti da quell'irritante oca giuliva di Clarissa,una biondona platino con due tette enormi nonché fidanzata di Joe.
Kyle si avvicina a me dandomi un bacio sulla fronte «Buongiorno piccola,dormito bene?»mi sussurra spostandomi una ciocca di capelli dal viso.
«Ovvio che ho dormito bene Kyle»rispondo con tono scocciato.
Mi guarda facendomi un sorrisetto provocatorio,ma cerco di ignorarlo limitandomi ad alzare gli occhi al cielo.
È sempre il solito,cerca ogni volta di provocarmi in tutti modi e ci riesce pure 'sto idiota ,mi irrita il sistema nervoso.
C'è da dire però che è davvero un bel ragazzo,i capelli scuri scompigliati gli danno un'aria da cattivo ragazzo,e l'orecchino di metallo sull'orecchio destro rende il tutto più credibile.
Okay Scarlett torna in te è pur sempre Kyle non dimentichiamocelo.
Dopo varie dispute con la mia coscienza sento il rumore della campanella che annuncia l'inizio delle lezioni.
Che l'inferno abbia inizio.


🖤

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