«Brandon ho detto di no»
«Dai Scarlett ma che ti costa?Non ti porto mica in guerra in Iraq»mi rispose lui scocciato.
«Sarebbe stato di gran lunga una richiesta migliore»dissi
«Ah ah ah,divertente»pronuncia ironico continuando «È solo il ballo di primavera,ci sarà tutta la scuola e indovina chi non ci sarà?Tu,perché sei la persona più testarda della terra»
Brandon continuava a blaterare fino a quando non smisi di ascoltare ciò che diceva.
Davvero tutta questa polemica per uno stupido ballo della scuola?Ma siamo seri?
Non sprecherò uno dei miei sabato sera a bere punch e guardare tutte le coppiette limonarsi mentre io resterò davanti al tavolo del cibo con le braccia conserte sbuffando.
«Giuro,Scarlett Davis,che se non verrai al ballo,io Brandon Hill non vero mai più,e dico mai più ad un concerto con te»
Mi giro di scatto.
Sta scherzando vero?
Non può dire sul serio.
«Brandon sei sicuro di stare bene,non hai fatto uso di droghe stamattina vero?»Gli chiedo avvicinandomi a lui guardandogli attentamente gli occhi.
«No Scarlett sto benissimo,quindi?»
So che si riferiva al ballo.
Io non voglio andarci,ma l'ostacolo che mi ha posto davanti è troppo pericoloso,rischierei di non andare più a nessun concerto.
«E va bene si,verrò a questo ballo del cazzo,contento adesso?»dico alzando gli occhi al cielo.
«Si piccola Scarlett,sono contentissimo»dice sorridendo e abbracciandomi,posando un tenero bacio tra i miei capelli.
Alla fine sa sempre come farsi perdonare e lo sa.
Suona la campanella e da i nostri armadietti ci rechiamo nell'aula successiva.
Matematica,bene.
La materia che odio più di tutto.
Per non parlare poi del professore che non è assolutamente dei migliori.
Il signor Michaelson è un uomo sulla cinquantina che insegna matematica e filosofia e diversamente da come si può pensare guardandolo, è un demonio.
È stato capace di far sospendere una ragazza solo perché non aveva svolto i compiti assegnati per quel giorno.
Incredibile.
Attraverso la porta entrando, rivolgendo un 'buongiorno' al professor demonio e di conseguenza prendo posto.
Dopo dieci minuti dall'inizio della lezione decido che per me è anche troppo è così decido di andare fuori per fumarmi una sigaretta.
«Professore,scusi,posso andare in bagno?»dissi il più gentilmente possibile.
«Certo Davis,già che ci sei fammi queste fotocopie per il compito di domani,sono per il 4C»
No,non ci posso credere,la classe di quel troglodita di Kyle,bene.
Per fortuna sono costretta a sopportarlo solamente a filosofia,visto che essendo un corso extracurricolare creatosi quest'anno,tutti i ragazzi che partecipano sono stati smistati nella stessa classe.
Mi avvicino alla cattedra e prendo il libro da cui devo fare le fotocopie ed esco dall'aula.
Chiudo la porta alle mie spalle e faccio un respiro profondo buttando tutta l'aria fuori come per liberarmi di un peso.
Mi guardo intorno e vedo che fortunatamente il corridoio è deserto e così salgo le scale fino ad arrivare al terrazzo per fumarmi la mia sigaretta.
Apro la tasca del mio giacchetto di pelle prelevandone l'accendino blu che porto alla sigaretta che ho sulle labbra e aspiro,accendendola.
Guardo avanti a me e solo ora mi accorgo di non essere sola.
Mi guarda dal lato opposto della terrazza,con la sigaretta tra le labbra carnose,aspira e poi crea una piccola nuvola di fumo che lo copre per alcuni istanti.
Lo guardo da lontano e decido di non dire nulla,anche perché non saprei cosa dire.
Si alza dalla sedia scura di legno e mi raggiunge con la sigaretta tra le dita della mano sinistra.
«Credi che continueremo così per tanto tempo?»mi dice tenendo sempre il suo sguardo fisso su di me.
Guardo dritto avanti a me,facendo una piccola risata,e poi sposto di nuovo gli occhi su di lui.
Aspiro ancora e non rispondo.
Non credo voglia davvero saperlo.
O almeno io non voglio,non mi è necessario saperlo e comunque queste atmosfere non mi dispiacciono,a differenza di quelle che si creano quando bisticciamo.
«Devo fare delle fotocopie per la tua classe»decido di parlare e indico il libro di filosofia sul balconcino della terrazza dietro di me.
«Credi di farcela?Per come sei impedita sicuro non ci riuscirai»se ne esce lui ridendo.
«Falle tu se sei più bravo,genio delle fotocopie»gli dico porgendogli il libro,allungando il braccio verso di lui mentre butto la sigaretta a terra.
Ma in invece di afferrare il libro,afferra il mio polso e mi porta accanto a se,mettendo il suo braccio sulle mie spalle,stringendomi al suo petto.
«Andiamo piccola impedita»mi dice ridendo e cominciamo a camminare.
«Impedito sarai tu»Gli rispondo dandogli un colpetto sul petto al quale finge di provare dolore.
Incrociamo gli sguardi e ridiamo e in pochi minuti arriviamo nella segreteria.
Stiamo quasi per voltare la soglia della porta quando ad un tratto sento solo la voce di quell'odiosa di Clarissa che produce un suono insopportabile con i suoi tacchi appuntiti sulle mattonelle chiare.
«Kyle»pronuncia con la sua voce squillante ed irritante.
In una frazione di secondo Kyle toglie il braccio dalle mie spalle e si sposta creando una pronunciata distanza fra di noi,alche io lo guardo con una faccia mista tra lo schifato e il deluso mentre sputo una risata amara.
Gli stappo il libro dalle mani e vado alla fotocopiatrice lasciandolo con Miss oca giuliva.
Penso di averne avuto già abbastanza.
Attraverso l'uscio e vado all'angolo dove si trova la fotocopiatrice,sollevo lo sportello ed inserisco il libro cercando di stampare quelle dannate pagine e mentre lo faccio non posso fare a meno di sentire ciò che quei due idioti si stanno dicendo fuori,a pochi metri da me.
«Hey Kyle come va?»dice l'oca cercando di assumere una voce sensuale,che si trasforma invece in un suono stridulo e nasale,mentre sbatte le sue palesi ciglia finte.
«Tutto bene Ris,la solita»dice lui con il suo solito tono sostenuto,rimanendo sempre un po' sulle sue.
Ma davvero?
Fino a tre secondi fa ridevamo e scherzavamo e ora?
Mi pianta in asso per quella papera starnazzante,che oltretutto sta anche con suo fratello.
Non che m'interessi ma è una questione di principio,non puoi ridere con me e l'attimo dopo piantarmi per la donna cerbiatta.
Ad un certo punto non li sento più parlare e così decido di sporgermi,e da lontano,attraverso la porta leggermente aperta la vedo mentre appoggia le mani sul petto di lui e si avvicinano,fino a far scontrare le loro labbra dando così iniziò ad uno spettacolo rivoltante.
Si risucchiano la faccia manco fossero due dissennatori,che schifo.
Prendo il libro e le fotocopie,sbattendo lo sportello della stampante ed esco dalla porta passando vicino alle sanguisughe che sembra si siano dimenticati di me,finché Kyle non mi sente sbattere la porta e si stacca guardandomi ad occhi spalancati tra il preoccupato e l'imbarazzato.
Lo guardo con disprezzo e poi me ne torno in classe mentre lui resta lì con la donna cerbiatta.
Se fino a poco tempo fa potevo essere interessante ad una amicizia con lui,adesso sono altamente schifata,tanto da desiderare di non vederlo mai più.

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HEARTLESS
Teen FictionCosa succede quando il tuo cuore si divide tra il bene e il male? #Heartless