Capitolo 22

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Sophia dovette trovare la forza di lasciare il suo ragazzo e tornare a casa, dove ad aspettarla c'erano una montagna di peluche e giochi vari in uno scatolone in salotto, con un biglietto:

"Con la speranza che la sua nascita possa essere la vostra rinascita

William e Cait"

Sorrise alla bontà dei suoi amici.

Finalmente le cose sembravano girare per il verso giusto e la sua felicità sfiorava il cielo, ma come tutte le cose belle, anche questa sarebbe durata troppo poco...

I giorni passavano velocemente per la giovane ragazza di Winnipeg e la sua pancia era sempre più visibile. A lavoro tutti si erano congratulati, e quando i colleghi gli avevano chiesto chi fosse il padre, lei rispose che il suo ragazzo era momentaneamente fuori città, ma che sarebbe tornato in tempo per la nascita del piccolo. Non aveva mai amato condividere la sua vita privata con i colleghi, per questo nessuno si era stupito nel sapere che Sophia Martinez avesse un fidanzato. 

Avrebbe smesso di lavorare al settimo mese di gravidanza per non affaticarsi troppo, e considerando che era già al quinto aveva molti lavori da finire prima di entrare in maternità, di cui molti riguardavano la libertà vigilata di Austin che sarebbe avvenuta quattro mesi dopo.

Quella mattina la ragazza, accompagnata dalla madre, aveva un appuntamento dal ginecologo per un controllo di routine. Finalmente avrebbero potuto sapere il sesso del neonato e Austin il giorno prima non aveva fatto altro che sperare che fosse una bambina.

<< Buongiorno Sophia, come vanno le cose? >> chiese la dottoressa.

<< Bene, tralasciando qualche doloretto alla schiena >> rispose sdraiandosi sul lettino dello studio. La dottoressa mise un gel sulla sua pancia e cominciò a disegnare dei cerchi con un oggetto metallico. Guardò lo schermo attentamente per qualche minuto, poi sorrise rivolgendosi alla futura mamma.

<< Il feto sta bene, ma sembra che non voglia ancora farci sapere se sarà un maschietto o una femminuccia.. i battiti cardiaci sono regolari, segno che stai vivendo una gravidanza serena, mi raccomando .. questi mesi sono critici, devi cercare di riposarti, non stare troppo in piedi, non affaticarti e cerca di evitare situazioni di tensione, niente spaventi improvvisi, devi mantenere uno stato di tranquillità, nessun dispiacere o grandi sorprese, chiaro? >> la ragazza annuì.

Sophia uscì dallo studio pensando che suo figlio somigliasse già a suo padre.. si divertiva a farla impazzire, non riuscivano a capire se fosse maschio o femmina. All'uscita dallo studio sua madre l'aspettava trepidante, facendo domande su domande. Da quando gli aveva rivelato la sua gravidanza e per di più che il padre di suo figlio sarebbe stato il suo primo ragazzo, quello che a lei non piaceva affatto, sua madre aveva sempre insistito per incontrarlo e la bugia del lavoro fuori città era stata rifilata anche a lei. Sua madre conosceva Austin, e per questo lei aveva evitato di dirgli che era in carcere.

Quella sera stessa, quando sua madre ripartì, Sophia decise di fare una sorpresa al futuro papà. Superò l'ingresso salutando gli agenti e si diresse alla cella di Austin. Aveva una voglia matta di vederlo, ma il suo entusiasmo scomparve rapidamente, quando lo vide sdraiato sul letto, con la testa di Sole sulle gambe.

<< Quindi mi stai dicendo che potresti andartene di qui tra poco? >>

<< Già, non vedo l'ora, voglio essere fuori per quando nascerà mia figlia, o mio figlio.. ancora non sappiamo il sesso >> Sophia strabuzzò gli occhi vedendo che Austin mentre parlava aveva cominciato a toccare i capelli della sua amica.

Manette a forma di cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora