<< Austin, ti dico che questo tasto non funziona! Continuo a premerlo ma il mio giocatore non corre! >> disse Sophia agitando il joystic che teneva tra le mani.
<< No Soph, il tasto funziona, sei tu che non sai tirare, questa è la terza partita che vinco... e Austin Evans segna ancora! >> urlò alzandosi dal divano e cominciando a correre per la camera. Sophia lasciò cadere il joystic sul letto e incrociò le braccia al petto, fingendosi offesa. Austin le si avvicinò sussurrando << dai amore, non sei tu, sono io che sono troppo forte a basket >>.
La abbracciò e le stampò un sonoro bacio sulla fronte.
Austin e Sophia stavano insieme solo da pochi mesi, otto per l'esattezza, ma il loro legame era così forte da sembrare che fossero insieme da molto di più. Quella sera la madre di Austin non sarebbe rientrata a casa, e Sophia l'aveva convinta a lasciarla dormire da un'amica. Era la prima volta che mentiva a sua madre, ma per quanto fosse una figlia modello non riusciva a sentirsi in colpa. Quella non fu solo la prima volta che la ragazza mentì a sua madre, ma fu la loro prima notte insieme, la prima volta in cui lei fece l'amore con il suo ragazzo, una notte che non avrebbe mai dimenticato.
Per Austin non era la prima volta che si trovava nel letto con una ragazza, tutt'altro.. ma l'innocenza della sua fidanzata lo lasciò così disarmato da fargli provare il tutto così intensamente dimenticando tutte le ragazze con cui era stato in passato.
Erano stesi sul letto, con solo le lenzuola addosso. L'orologio sul comodino segnava le 3 di notte, ma nessuno dei due ragazzi era intenzionato a chiudere gli occhi. Sophia tirò un sospiro e si appoggiò al petto di Austin, che la avvolse tra le sue braccia muscolose e tatuate.
<< Austin? >> lo chiamò.
<< Dimmi amore >>
Sophia lo guardò dritto negli occhi. << Pensi mai a come sarà il futuro? Se staremo ancora insieme, a che lavoro farai? >> Austin la interruppe con un tenero bacio.
<< Non ho ancora deciso che lavoro farò da grande, ma so che voglio passare il resto della mia vita con te, avremo dei figli magnifici e saremo felici, perchè ti amo Sophia Martinez >> gli occhi della ragazza divennero lucidi. Era la prima volta che Justin confessava di amarla. Sophia non si stupì della risposta ricevuta: a differenza sua che progettava la sua vita nei minimi dettagli, Austin era un ragazzo che viveva alla giornata, passava il tempo con gli amici in palestra o a fare tatuaggi, durante le lezioni se ne andava sul retro a fumare, non studiava mai più del dovuto, anzi non studiava affatto e spesso la notte tornava così tardi da far preoccupare sua madre. Era così diverso da lei, eppure la sua spensieratezza l'aveva coinvolta al punto da innamorarsene velocemente. A volte si chiedeva cosa avesse trovato Austin in lei. Era così diversa da tutte le altre ragazze con cui era stata abituata a vederlo a scuola negli anni passati.
Non avrebbe mai dimenticato quando, il primo giorno di liceo alla Winnipeg High School, era rimasta disgustata dal bacio appassionato che aveva visto tra Austin e una ragazza più grande. Lei, che sognava l'amore delle favole e che per tutta l'estate aveva sognato di andare al liceo per essere la prima della classe, aveva pensato di cambiare scuola dopo aver visto l’esemplare di ragazzo che scambiava effusioni lungo il corridoio con qualsiasi ragazza. Ma fortunatamente aveva imparato che c’erano anche ragazzi come lei, eppure quel ribelle l'aveva sempre attirata..
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Manette a forma di cuore
Storie d'amore"Per lui siamo la generazione che non ha futuro, per me siamo la generazione che può sperare in un futuro migliore". Alla domanda "cosa vuoi fare da grande" ognuno risponde in modo diverso: il pompiere, la modella, il calciatore, la maestra.. e il...