Ho appena finito la lezione con Kledi e sono felice che il passo a due per sabato sia stato assegnato a me e Giacomo. E' un pezzo di contemporaneo molto dolce ma con delle prese davvero rischiose, però con Giacomo io mi trovo davvero bene quando ballo quindi non abbiamo nessun problema ad esibirci con queste tipo di cose. Arrivo in sala relax e cerco con lo sguardo il mio borsone giallo che dovrebbe essere quì in giro. Noto un pezzo del borsone che esce da dietro la schiena di Alessio che sta dormendo sul divano. Mi avvicino e gli passo una mano fra i capelli per svegliarlo. Apre gli occhi e sbadiglia.
"Non dovresti tipo ripassare qualche testo nelle ore libere?" gli dico ridendo.
"E tu non dovresti cercare una sala libera per provare?" mi risponde anche lui stando al mio gioco.
"Veramente io avrei lezione ma tu ti sei addormentato sopra il mio borsone"
Mette una mano dietro la sua schiena e me lo passa. Io gli sorrido per ringraziarlo. Cerco dentro il borsone l'orario delle mie lezioni e con un dito scorro per prendere la lezione giusta. Classico. Appena leggo quelle otto lettere sbuffo sotto lo sguardo di Alessio che è ancora puntato su di me.
"Che hai?" chiede per sapere il perché della mia azione.
Per tutta risposta afferro le punte da dentro lo zaino e gliele mostro. Lui fa un cenno della testa e ricollega il tutto al mio "le mie lezioni con la Celentano non vanno molto bene" che sta mattina ho detto davanti il nostro solito caffè a colazione.
"Non capisco perché tu e la danza classica non andiate d'accordo" dice alzando le spalle.
Scuoto la testa e rispondo "Lascia stare" sbuffo ancora e mi alzo mettendo il borsone in spalla. Nonostante tutto entro in classe con il sorriso che tutti i miei vecchi insegnati prima di entrare qui dentro mi hanno detto di portare e saluto la maestra Celentano. La variazione che mi è stata assegnata questa settimana a livello tecnico la conosco bene perché l'avevo già ballata prima però la Celentano a fine lezione mi lascia con un "Questa variazione fatta così non potrebbe mai essere messa in scena".
Nel pomeriggio tutti i ballerini siamo convocati in palestra perché alcune maglie nere devono essere assegnate. La prima ad essere chiamata in studio è Greta, Garrison le assegna una maglia nera senza neanche farla esibibire. La seconda invece sono io ma appena arrivo in studio succede qualcosa che non mi aspettavo.
"Elettra potresti ballare la mia ultima coreografia? Quella che abbiamo fatto con Giacomo." chiede gentilmente Kledi.
Faccio cenno di 'si' e fanno entrare Giacomo in studio. La musica inizia con un crescendo e io man mano mi faccio trasportare sempre di più, metto tutta la mia espressività e quelle difficili prese riescono grazie all'aiuto del mio ballerino. Finita la coreografia Giacomo esce facendomi l'occhiolino, lì capisco che è andata bene. Guardo i professori in attesa di un qualche giudizio che non arriva.
"Adesso puoi ballare la variazione che ti è stata assegnata?" ovviamente è una domanda della Celentano.
Spiccico un piccolo "si" e corro ad indossare le punte. Mentre metto un po' di pece sotto le scarpette Zanfo mi chiede se sono pronta e annuisco. Parte la musica ed eseguo la variazione senza sbagliare nulla tecnicamente. Alla fine del pezzo volgo nuovamente lo sguardo ai prof.
"Perché?" chiede la Celentano mentre mi squadra.
Non capisco "Perché cosa?"
"Perché non balli le mie coreografie come fai con quelle delle altri insegnati? C'è molta tecnica classica, e si vede, ma non esprimi nulla. Ti vedo piatta quando balli classico, come un robot senza emozioni. Esegui solo passi." dice gesticolando e guardando anche gli altri professori che annuiscono per far capire di essere del suo stesso parere.
"Io... io non lo so." abbasso lo sguardo e passo una mano fra i capelli per aggiustare lo chignon.
"Elettra devi capire che hai una grande dote espressiva, sfruttala in tutto." consiglia Garrison con il suo tipico accento americano.
Annuisco mantenendo lo sguardo basso e Zanfo mi chiede se ho qualcosa da dire. Rispondo semplicemente "Cercherò di migliorare anche su questo" alzando un po' le spalle.
La Celentano mi fa indossare la maglia nera e mi dice che può sembrare solo un piccolo motivo ma io devo essere pronta a fare tutto e che è per il mio futuro. Annuisco senza trovare nient'altro da dire e esco dallo studio. In corridoio incontro i Dear Jack che escono dalla sala canto e subito Francesco, notando il colore della mia maglietta, chiede "Chi?"
"La Celentano" dico guardandoli tutti mentre Alessio mi fa un'occhiata dalla serie 'mi devi spiegare molte cose'. Speravo solo che questo brutto periodo era passato ma tutto sta tornando a farsi nero.
*angolo autrice*
Brutta storia questa della danza classica e di Elettra, vero? Io invece non vedo l'ora di scrivere il prossimo capitolo perché succederà davvero qualcosina di interessante... Fatemi sapere che ne pensate!
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Ricomincio Da Me {Alessio Bernabei, Dear Jack FF}
FanfictionMi giro verso i banchi e noto che c'è un posto vicino ad Alessio libero. Lui mi fa l'occhiolino e così scelgo di sedermi accanto a lui. "Complimenti ballerina!" mi dice mentre mi siedo. "Grazie cantante!" rispondo entusiasta di questa nuova avventu...