E' ora di cena ed io sono nella mia stanza del residence da sola a guardare quella maglia nera che è sopra il letto. Quel punto interrogativo rappresenta un po' la mia vita. La classica domanda 'sono una ballerina?' mi rimbomba in testa da oggi pomeriggio quando mi hanno assegnato la maglia nera. Mi guardo intorno e noto l'assenza di Giada, sarà sicuramente a cena con gli altri. Io sta sera non ne ho voglia di cenare quindi non credo che scenderò.
Continuo a guardare quella maglietta. L'ho avuta grazie alla danza classica, da sempre uno dei miei più grandi problemi. Mi sono stufata di pensare tanto la situazione non cambierà mai. Per non restare chiusa in camera tutta la sera decido di andare a fare una passeggiata al lungomare perché il mare mi rilassa. Metto una felpona e scendo silenziosamente per poi uscire. Non credo che qualcuno mi abbia visto.
Passeggio con le mani nelle tasche della grande felpa. Il freddo di dicembre si fa sentire sempre di più man mano che mi avvicino alla spiaggia. Non c'è nessuno. In effetti, chi volevo trovare in pieno inverno a quest'ora della notte in spiaggia? Mi sporgo un po' dal dirupo che dà sul mare e un'altra domanda mi passa in testa 'se farei finire tutto questo?'. Certo che la mia vita ha sempre avuto un unico problema che nessuno mai mi ha aiutato a risolvere: la danza classica. E se farei finita la mia vita quì ora? A chi importerebbe?
Delle lacrime iniziano a scorrere sul mio viso e inizio con il realizzare che forse è davvero l'unica opzione con cui potrei concludere qualcosa. In giro non c'è nessuno quindi nessuno verrebbe mai a sapere niente. Ho deciso: questo è quello che farò. Mi sporgo un altro po' dal dirupo e vedo il mare agitato. Penso subito che le mie lacrime fra poco si mischieranno con l'acqua salata. Rimango a fissare un po' il mare come se il mio sguardo si fosse perso non so dove, poi prendo un respiro profondo e mi preparo a buttarmi. Sono sicura. Faccio un passo, poi un altro con le lacrime che cadono sempre più veloci e sto per cadere quando qualcuno mi abbraccia da dietro e mi sussurra "Tu non vai da nessuna parte". Mi giro e trovo Alessio che mi tiene stretta a lui. Inizio a colpirlo con dei pugni sul petto mentre lui non molla la presa e sembra che non gli facciano neanche male.
"Lasciami Ale" urlo continuando a colpirlo "Lasciami"
Lui non dice nulla, mi guarda e basta. Io, dopo aver continuato così per un po', non ce la faccio più, mi faccio trasportare dal suo abbraccio e ci allontaniamo dal dirupo. Continuo a piangere e appoggio la testa sul suo petto. Lui mi accarezza i capelli e sussurra "Va tutto bene". In quel momento lo spingo e preso alla sprovvista molla la presa.
"Che ti credi che con un 'va tutto bene' la situazione potrebbe cambiare? Cosa pensi di essere in un film?" gli urlo in faccia.
"Tu sei fuori di testa" dice mentre fa un sorriso beffardo.
Lo guardo. Ha ragione. Che diamine sto facendo? Non ho neanche il coraggio di guardarlo, dovrei solo ringraziarlo per quello che ha fatto.
"Come mi hai trovata?" chiedo con lo sguardo basso e la voce rotta.
"Giada non ti ha trovata in camera ed io avevo visto uscire qualcuno con una felpa viola addosso. Poi, non lo so... istinto, forse" dice avvicinandosi.
Mi siedo nella panchina vicina e mantengo lo sguardo basso mentre lui si siede. Non riesco a spiccicare parola. E' cose se qualcuno si fosse rubato la mia voce. Guardo il lampione di fronte a noi e quelle poche macchine che passano sulla strada ogni tanto. Nessuno dice nulla per un po', poi però finalmente Alessio apre bocca.
"E' per la maglia nera, vero? E' così?" sposta lo sguardo sul mio "Anzi no, c'è qualcosa sotto, più profondo di una semplice maglia. Tu devi dirmelo Elettra. Io voglio aiutarti."
Alzo gli occhi per trovare i suoi, così sinceri. Ma come fa? Come fa un ragazzo con l'aspetto da bad-boy ad essere così tenero?
*angolo autrice*
Adesso mi vorrete davvero male, lo so. Ma non posso farci nulla, era così che doveva andare la storia. Come al solito fatemi sapere che ne pensate perché davvero voglio sapere la vostra opinione! (Un brava a me che sto aggiornando il più velocemente possibile, yay)
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Ricomincio Da Me {Alessio Bernabei, Dear Jack FF}
FanfictionMi giro verso i banchi e noto che c'è un posto vicino ad Alessio libero. Lui mi fa l'occhiolino e così scelgo di sedermi accanto a lui. "Complimenti ballerina!" mi dice mentre mi siedo. "Grazie cantante!" rispondo entusiasta di questa nuova avventu...