Tu non sai niente di me!

7.3K 384 254
                                    


CAPITOLO 6

BRUNA

Apro gli occhi, il pulviscolo atmosferico colpisce la mia vista, non c'è molta luce che filtra dalle finestre. C'è un po' di penombra. Mi piace l' immagine che si palesa ai miei occhi, mi ricorda quando ero ragazza e il pomeriggio mi addormentavo, dopo essere tornata da scuola e aver mangiato. A tavola se non era per Marta e per la sua allegria non avremmo scambiato una parola io e mamma, ero una persona poco interessante ed evidentemente la mia vita e i miei hobby non importavano a nessuno. Mia sorella pensava che io a differenza sua avevo un mucchio di amiche, che a scuola mi rispettavano e che ero nel gruppo delle classiche bullette che si divertivano a prendere in giro le matricole.

Niente era vero, l'unica mia amica si chiamava Vanessa ma amica è una parola troppo grande. Semplicemente ci piaceva molto partecipare alle feste e frequentare il Twiga, un locale per ricchi che affaccia sul Colosseo, amavamo scherzare con i ragazzi e ci piaceva il sesso. Qualcuno potrebbe pensare che sono una poco di buono, perché quando sono i maschi ad amare il sesso è tutto giusto mentre quando sono le donne a farlo esse vengono additate come le prime puttane. E invece no, non mi sento una puttana.

"Lo sono stata quando ho provato con metodi meschini a rubare il fidanzato di mia sorella, quando ho rovinato la loro vita ma prima no. Adesso no."

Ho promesso che avrei iniziato una nuova vita se mi fossi salvata, che avrei accantonato quella parte che con il tempo era diventata la mia maschera. Tutti credevano che fossi davvero così e invece no. Io posso essere migliore della persona che ho dimostrato di essere negli ultimi anni, posso essere finalmente la persona che sono perché non ho più accanto i miei genitori.

''Volevo far colpo su di loro e alla fine sono diventata un essere cattivo e spregevole che ha ferito sua sorella, ma adesso ho una possibilità. Un uomo mi ha teso la sua mano e mi ha salvata. Non so chi sia né cosa voglia da me, ma non è uno di quei tre mafiosi che voleva uccidermi altrimenti lo avrebbe già fatto no?''

Mi alzo di scatto dal letto su cui sono adagiata, facendo leva sui miei polsi e poggiandomi ai lati della spalliera, facendo ben attenzione a coprirmi con il lenzuolo.

''Dove sono e dove mi ha portata l'uomo che mi ha salvata? E perché sono nuda sotto le coperte?Mi ha spogliata? Oddio...ha...lui ha fatto qualcosa mentre ero priva di sensi?''

Guardo con occhi terrorizzati ciò che mi circonda e poi vedo lui...seduto su una sedia con la camicia arrotolata fino ai gomiti e i riccioli che gli ricadono lungo le tempie. Deve essere un uomo adulto, ha la barba folta e le rughe sul viso. Faccio scorrere il mio sguardo sulle sue braccia virili.

''Un vero uomo a differenza di quei tipetti romani depilati con il risvoltino e i mocassini''

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

''Un vero uomo a differenza di quei tipetti romani depilati con il risvoltino e i mocassini''

Si passa una mano tra i capelli e scuote il capo.

Nel posto giusto al momento sbagliato#1 La presenza(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora