Bruna Lucci, una ventunenne dal carattere apparentemente forte assiste all'omicidio di una ragazza. Non sa però che dietro quell'atto truce e violento c'è ben altro. Ha le ore contate, ma qualcuno l'aiuta a fuggire e si prende cura di lei. Quello st...
PER FAVORE, LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE ALLA FINE DEL CAPITOLO. E' IMPORTANTE!
ULTIMO CAPITOLO DI QUESTO PRIMO LIBRO
IN TOTALE, PER LA CINQUECENTESIMA VOLTA, SARANNO TRE!!!!!!!!!!!!!!!!😅
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CAPITOLO 51
BRUNA
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All'inizio di questo lungo viaggio pensavo che sarei stata sempre come l'ultimo giorno che ho trascorso in quella camera d'albergo, forte, tenace, imbattibile, sicura di me. Ci stavo credendo davvero alla storia della fenice che dopo la morte rinasce più forte di prima invece è bastato stare un giorno da sola in una casa che non era la mia, in un posto che non sentivo affatto mio per crollare e rendermi conto che ho fatto una grandissima cazzata nel mentirgli.
Ho paura, tanta paura che un giorno possa tornare e rinfacciarmi questa triste realtà. Ho così tanti di quei timori per la testa che temo un domani si avvereranno e colui che ne pagherà le conseguenze sarà soltanto il mio bambino.
Anche se la mia non è stata una morte fisica, a sentire chiamare me e mio figlio in un determinato modo, mi si è comunque lacerato il petto. Ho versato tante di quelle lacrime che davanti a lui ho trattenuto, ma sono felice di aver tirato fuori il dolore perché il mio fagiolino dovrà vivere serenamente ed io ho promesso che non mi sarei fatta vedere con il muso nemmeno per un giorno.
Dovrei odiare Stuart a morte, quella che lui ha augurato a me, ma la verità è che non ce la faccio a volergli male o a sperare che tutto il suo mondo cada a pezzi perché so cosa vuol dire quando tutto ti va male nella vita, quando sei da solo e nessuno ti aiuta.
Ho visto in lui una parte buona che volevo solo tirar fuori affinché il bene e l'amore lo salvassero da se stesso e dai suoi demoni, ma lui non voleva essere salvato. Stuart voleva affondare ed io stavo annegando mentre lui continuava a nuotare, lasciandomi sott'acqua. Lui detesta l'amore e tutto ciò che può far star bene perché conosce solo il male, si nutre solo di esso ed ha paura di conoscere il bene perché solo esso può sconfiggerlo.
Non voglio ricordarmi di tutte le cose brutte che sono capitate in quella stanza d'albergo, di quando ero Ivana Improta, ma voglio ricordarmi del padre di mio figlio come l'uomo che mi ha fatto il più bel regalo del mondo. Perché dentro di me non voglio che ci sia rancore o qualunque altro tipo di sentimento negativo. Il mio bambino dovrà crescere senza stress, non dovrà avvertire paura ma il mio ventre per lui dovrà essere il posto più sicuro del mondo. Non saprà mai che suo padre non ci ha voluto o addirittura che ci voleva dentro una tomba, non permetterò che abbia questi traumi, che cresca con la convinzione di essere stato uno sbaglio, un errore o il frutto di un tradimento come lo sono stata io.
''Che poi, vorrei ancora capire di che tradimento stiamo parlando dato che mio padre mi ha concepita con mia madre nonché sua moglie, evidentemente Dante Lucci ha una visione del mondo distorta''
