Ogni foglia gialla che si posava sul suolo scandiva lo scorrere del tempo: erano nel cuore dell'Autunno. Il Sole abbandonava la dimora mattutina molto prima rispetto il tempo estivo, per lasciar posto alla sua amata. Elena adorava quel periodo dell'anno: la carezza del vento autunnale le scaldava il cuore.
Era trascorsa una settimana dal suo ultimo incontro con Ermal. Il cantante le aveva lasciato il proprio numero, al quale Elena non telefonò mai. Inizialmente era propensa a chiamarlo: una parte di lei era in un brodo di giuggiole! La parte più ferrea di lei, però, l'ancorò alla cruda e grigia realtà: era sposata. Non c'era amore in quel matrimonio, ma era pur sempre un patto. Solo dopo anni si pentì della scelta, ma purtroppo l'errore era stato commesso e doveva accettarne le conseguenze.
Il pensiero di Ermal si affievolì grazie al lavoro: ogni giorno lo Chef le assegnava mansioni che la mettevano sempre alla prova. Finalmente poteva mostrare le proprie capacità. Nonostante ciò, essendo l'ultima arrivata, doveva svolgere mansioni particolarmente stancanti: pulire da sola la cucina e perciò essere l'ultima ad andare via.
Una di quelle sere in cui la luna si nascondeva per celare la sua bellezza, mentre Elena stava chiudendo le porte del ristorante sentì delle mani afferrarle le spalle. Non esitò due volte: mise in pratica ciò che aveva imparato. Con mirabile destrezza Elena con una gomitata mirò lo stomaco dell'avversario, si voltò e sferzò un sinistro sul naso e solo in quel momento si rese conto che aveva colpito Cracco.
"Oddio! Mi scusi. Io... Io mi sono spaventata. Non credevo fosse lei. Mi scusi. Le fa male?" Elena tentava di scusarsi e di aiutare lo Chef.
"Non preoccuparti. Non mi sono fatto niente." Ma in realtà non era così: un fiotto di sangue iniziò a rigare il viso del cuoco.
"Entriamo dentro, così la posso medicare". Elena stava cercando le chiavi nella borsa quando udì una voce familiare: "Vuoi una mano?"
"Ermal!" Esclamò Elena. Era felice di rivederlo: in quel momento aveva bisogno di un aiuto. Forse la felicità derivava anche da altro? Soprattutto da altro?
Finalmente le chiavi erano state trovate e i tre si trovavano nella cucina di Cracco. Elena era intenta a medicare lo Chef: si meravigliava della forza dell'uomo. Ermal intanto svolgeva il ruolo di "assistente", però non osservava il ferito, bensì "l'infermiera".
"Come mai passeggiavi da queste zone?" Domandò Elena.
"Avevo fame e credevo che il ristorante fosse ancora aperto". Bofonchiò Ermal.
"All'una di notte?" Domandò Cracco, intuendo che dietro si celava altro. Anche Elena lo comprese, ma non lo diede a vedere. I due ci avevano visto giusto: il suo obiettivo era quello di vedere Elena. Non aveva ricevuto nessuna telefonata da parte della ragazza, e pur pensando che lei non volesse vederlo, a causa del suo istinto egoista aveva deciso di rivederla. Ciò che lo colpiva, però, era che non comprendeva la natura dell'istino.
"Forse non è venuto invano. Gli va bene un piatto di spaghetti al pomodorino?" Domandò Cracco tamponandosi il naso.
"Oh, non si disturbi. Sarà per la prossima volta".
"È un gesto per sdebitarmi con entrambi". Non aspettò risposta: era già ai fornelli.
Durante quel pasto frugale Ermal raccontò particolari della sua vita da cantante e Cracco della sua carriera da Chef. Elena era incantata nell'ascoltare le storie di due personaggi di spicco nei loro ambiti. Fortunatamente non chiesero particolari della sua vita, e lei non dovette inventare nulla.
"Sono le 02:30. Ritengo che sia ora di tornare a casa." Disse Cracco alzandosi.
"Fortuna che domani è il giorno di chiusura". Disse Elena sistemando le stoviglie appena lavate.
"Elena abiti lontano da qui?" Domandò Ermal sistemandosi il cappotto.
"No, è abb..." Non completò la frase.
"Bugia. Sono circa 40 minuti di strada, ecco perché viene con l'autobus la mattina". "Cosa sta facendo?"
"Ed ogni notte torni sola?" Domandò Ermal stupito.
"Sai, mio marito è uno scansafatiche di prima categoria ed è impegnato a bere birra! Non ha nessuna intenzione di lavorare, figurati di passarmi a prendere".
"Si". Rispose Cracco al suo posto.
La ragazza gli rivolse uno sguardo interrogativo: aveva compreso l'intenzione dello Chef. Forse dietro quella corazza si celava un uomo altruista e comprensivo.
"Oggi ti riaccompagno io a casa. E così sarà anche gli altri giorni. E non voglio sentire obiezioni." Le parole del cantante segnarono l'inizio di un incontro di pugilato. Chi avrebbe vinto? Elena o il "Patto"?
Angolo Autrice- Angela.
Salve! Vi ringrazio per il sostegno! Spero che la trama vi continui ad intrigare. Cosa saprà Cracco? E soprattutto in cosa consisterà questo "Patto"? Continuate a leggere!
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L'autobus della vita // Ermal Meta.
FanficUn cantante famoso ed una chef alle prime armi. Sono loro due i protagonisti di questa storia travagliata arricchita da una patina ironica e romantica. Ermal ed Elena. Nascerà l'amore?