Aurora
È lui. Federico è proprio davanti ai miei occhi. Non ci posso credere. Finalmente è qui.
Mi butto su di lui stringendolo a me. Mi è mancato tanto.
-Mi sei mancato. Tanto. Non puoi capire quanto.- dico sull'orlo delle lacrime. Lui mi stringe più a se, facendomi capire che le sono mancata anche io.
-Anche tu piccola. La distanza mi uccideva.- dice lui.
-Le tue felpe ormai non mi bastavano...- rispondo. Ormai piccole gocce d'acqua scorrono sulle mie guance.
Lui, prontamente me le asciuga.
-Piccola non piangere. Sono qua con te. Sono ritornato. Questo era il nostro ultimo instore. Abbiamo dovuto rimandare quelli di Andria e Reggio Calabria che poi recuperiamo prossimamente.- dice lui posando le sue calde mani sulle mie guance umide.
Mi sento felice adesso. Con lui mi sento felice.
Mi esamina. Mi esamina attentamente. Perlustra ogni centimetro della mia faccia. Posa lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra e viceversa.
Esse me le accarezza con il dito indice.
Il suo tocco è così delicato. D'istinto chiudo gli occhi e mi beo questo tocco puro.
Si sofferma più volte a guardare le mie labbra.
Non ce la faccio. Ho bisogno delle sue labbra sulle mie.
Mi avvicino di più a Federico e lo bacio. Sorride sulle mia labbra. Posa le sue grandi mandi da pianista sui miei fianchi e mi spinge verso di se.
Sorride sulle mie labbra. Il bacio si fa più intenso. La sua lingua cerca disperatamente la mia.
Ci stacchiamo dal bacio, per mancanza di respiro.
-Ho bisogno di te. Ho bisogno di sentirti mia.-