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Federico

Ansia. Sto in ansia. E se non viene? Se non mi vuole sposare? Dio che ansia.
-La vuoi smettere di gironzolare come una trottola? Mi stai facendo venire mal di testa e la cerimonia non è ancora iniziata.- dice Ben, ormai, spazientito.

-Ben se non viene? Se non mi vuole sposare? Se..-
-Adesso tu ti prendi cinque calmanti e ti rilassi. Ti stai facendo mille paranoie per niente.-

Faccio come dice Ben e faccio dei respiri profondi.

-Dai andiamo sposino.- afferma Ben prendendo le chiavi della macchina che ho noleggiato.

*

Abbiamo appena varcato la soglia della chiesa. La chiesa non è del tutto piena ma alcuni familiari ci sono. Arrivo davanti al prete e con ansia aspetto la mia futura moglie.

Che bello. Tra poco sarà mia moglie. Ancora non ci credo.

Aspetto con un sorriso a trentadue denti Aurora, l'amore della mia vita.

Un'ora dopo

Sto ancora aspettando Aurora. Okay, l'ansia sta prendendo possesso del mio corpo; sto iniziando a sudare freddo.

Ad un certo punto le porte della chiesa si spalancano ed entra una donna stupenda. La mia. Sorrido cercando di non far uscire le lacrime ma è impossibile.

Vedere Aurora,in quel vestito bianco, accompagnata dal padre, è un emozione unica.
Sorride anche lei e, al contrario di me, piange. È bellissima.

Si allontana dal padre per avvicinarsi a me e delicatamente intreccio la mia mano con la sua.
-Sei bellissima.- le sussurro dolcemente all'orecchio.
-Anche tu.- mi risponde lei.

La cerimonia inizia ed io non vedo l'ora di pronunciare quel fatidico "SI".

*

-Aurora vuoi prendere Federico come tuo sposo e prometti di amarlo, rispettarlo, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia finché morte non vi separi?-

Si gira verso di me sorridente.

-Si, lo voglio.-

-Federico vuoi prendere Aurora come tua sposa e prometti di amarla, rispettarla, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia finché morte non vi separi?-

-Si, lo voglio.-

Il prete sorride.

-Bene, puoi baciare la sposa.- finalmente cazzo.

Mi giro verso di lei. Lentamente le alzo il velo e la osservo. La squadro come se fosse una cosa preziosa; le sfioro il viso come se avessi paura di farle male. Mi avvicino e finalmente la bacio.

La bacio come se fosse un tesoro. La bacio come se fosse una pietra rara. Le nostre lingue entrano in contatto e ad un certo punto la prendo per la vita e la spingo giù continuando il bacio.

Ci stacchiamo quando il fiato ci viene a mancare e tutti i presenti applaudono.

Ora si. Lo posso dire.

Finalmente è mia moglie.

-Ora posso dire che sei completamente mia.- le dico sorridendo.
-Ti amo.- risponde lei.

Le prendo la mano e usciamo mano nella mano. Tutte le persone ci buttano addosso il classico e vecchio riso.

Ci sediamo in macchina e ci avviamo al ristorante.
-Allora Signora Rossi come si sente?-
-Signor Rossi mi sento maledettamente felice.- dice lei sorridendo.
-Così ti voglio. Felice e sorridente.- dico baciandola.

Arriviamo al ristorante e scendiamo dall'auto. A poco, a poco gli invitati arrivano e guardano attentamente il ristorante analizzando anche il più piccolo dettaglio.

Ci sediamo tutti e aspettiamo di essere serviti.
I camerieri arrivano quasi subito e uno di essi non stacca gli occhi di dosso da Aurora. Possibile che neanche il giorno del matrimonio possa stare tranquillo?

Inizio a mangiare nervosamente e questo Aurora lo nota.
-Ehi amore cosa c'è?- mi chiede con quel tono preoccupato che io tanto amo.
-C'è che non posso stare tranquillo il giorno del matrimonio.-
-Perchè?-
-Perchè un cameriere ti fissa e mi da tremendamente fastidio.- dico fermo.
Lei sorride e scuote la testa prendendo la mia mano e intrecciando essa con la sua. Sorrido e questo mi rassicura.

Il cameriere di prima arriva servendoci gli altri piatti e quando vede le nostre mani intrecciati si demoralizza e se ne va. Ma non l'aveva capito che è sposata con il sottoscritto?

Finito di mangiare il dolce la musica parte e tutti si scatenano in pista. Trascino letteralmente in pista Aurora e balliamo a ritorno di musica.

Mi piace vederla così felice, cosa spensierata. Mi piace vedere che sorride e che la causa dei suoi sorrisi sono io. Mi piace renderla felice.

Parte un lento e subito la avvicino a me. Le circondo i fianchi con le mie braccia e i nostri visi sono vicinissimi.
-Sei l'unico uomo che io abbia mai amato nella mia vita.- afferma lei.
-Voglio che tu sappia che sei la cosa migliore che poteva capitarmi.- rispondo io.

Lei si avvicina ancora di più a me e mi stringe a se.
-Ho capito di amarti quando eri all'ospedale. Ho capito di amarti quando necessitavo di starti accanto anche se per poco tempo. Ho capito di amarti quando ero gelosa di te non sapendone il motivo. Ho capito di amarti quando avevo visto Martina, l'avrei voluta far sparire dalla faccia della terra solo per vederti felice senza che nessuno ti facesse soffrire. Ho capito di amarti quando i giorni passavano e tu mi mancavi sempre di più. Federico ti amo e ho sempre la costante paura di perderti e che tu possa stufarti di me.-

-Amore mio io non ti lascerò mai sei e sarai sempre mia moglie finché morte non ci separi. Ti proteggerò da tutto e da tutti e stai sicura che io di te non mi stuferò mai.-

Appoggia la testa sul mio petto e posso sentire il suo cuore battere contemporaneamente al mio.
-Ti amo Aurora non dimenticartelo.-
-Non me lo dimenticherò.-

Dopo questo ballo la finisce e tutti, pian piano, se ne vanno a casa. Successivamente ce ne andiamo a casa lasciando tutto così com'è.

*

-Chi lo avrebbe mai detto.- dice lei sfilandosi il vestito.
-Che cosa amore?- chiedo io non capendo.
-Che saremmo arrivati fino a qui. Io e te più forti di prima e per giunta sposati.-
-Già...ritieniti molto fortunata perchè sei sposata con l'uomo più bello e sexy del mondo.- dico cingendole i fianchi con le mie braccia.
-E anche molto modesto direi.- dice lei ridendo mettendo le sue piccole braccia sul mio collo.

-Quanto ti amo.- dico io baciandola.
-Anche io Fede non sai quanto.- dice lei approfondendo il bacio. Lei mi toglie la giacca e la camicia facendomi rimanere a petto nudo; a quella vista si morde il labbro e sorride.

Indietreggiamo fino a cadere sul letto. Precisamente lei sotto ed io sopra. La accarezzo tutta. Accarezzo ogni centimetro del suo corpo caldo.

Lei mi sbottona la zip dei pantaloni e lentamente me li toglie insieme ai boxer.
Le tolgo i slip e armeggio con il gancio del reggiseno fino a farla rimanere nuda.

Rimane sempre bellissima.

-Diventi sempre più bella tu.- le sussurro baciandola. Al mio complimento arrossisce e cerca di nascondersi nei capelli.

Entro in lei senza preavviso e lei spalanca gli occhi dalla sorpresa; poi li richiude e si morde il labbro gemendo leggermente. Respira affannosamente e mi circonda la vita con le sue gambe avvicinandomi di più a lei.

Quando fa così mi fa letteralmente impazzire.

Intrecciamo le nostre mani e sorrido. Per la prima volta la sento più mia. Le nostre mani insieme formano una cosa sola; ci completiamo a vicenda.

Spingo in lei sempre con più dolcezza e ad ogni spinta gemiamo sempre di più. Veniamo insieme urlando i rispettivi nomi.

Aurora ansima mentre mi guarda negli occhi e sorride.
Sorrido anche io. Il suo sorriso è contagioso.
-Ora sei completamente mia.-

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