Aurora
È sera. Ed è molto tardi. La pioggia scende lentamente sulla finestra della mia stanza. È così rilassante. Non pensare a niente. Avere la mente libera. Si, decisamente mi sento felice.
Irama è un ragazzo perfetto. Mi fa sentire unica e non mi fa mai mancare nulla. Con lui va tutto bene. Siamo più uniti che mai e sento che nessuno ci separerà mai. Però, non so perchè, da qualche giorno ho questa strana sensazione che qualcosa deve accadere. Bella o brutta che sia.
Continuo a sorseggiare il the caldo che mi sono fatta. È un toccasana. Improvvisamente un suono mi distrae dai miei pensieri. Is my phone. Ma si dai! Diamoci all'inglese!
Poggio sul davanzale della finestra la tazza e prendo il telefono. Un altro ennesimo messaggio da parte di Federico. Non la smetterà mai di rompermi vero?
Visualizzo il messaggio e quello che leggo mi fa rimanere a bocca aperta. Leggo attentamente e sbarro gli occhi. Ma che vuole da me? Non si può rifare una vita e lasciarmi stare? No, ovviamente deve rompermi.
Da Federico:
Apri il portone. Sono sotto casa tua e dobbiamo parlare.A Federico:
Che cosa vuoi? Io e te non abbiamo nulla di cui parlare. Quello che ti dovevo dire l'ho già detto. E ora sparisci dalla mia vita. Per sempre.Da Federico:
Ok, come vuoi.Strano. Molto strano. Solitamente non si arrende mai. Beh, meglio per me.
Spengo il telefono e mi concentro sulla tazza. Bevo a poco a poco il the e, dopo averlo finito, ripongo la tazza nel lavandino. La laverò domani; non mi faccio tanti problemi.
All'improvviso sento la maniglia della porta d'ingresso abbassarsi. Mi giro subito di scatto verso la porta. Quella persona sta cercando di aprire la porta. Fortuna che ho chiuso la porta di casa.
-Aurora apri questa cazzo di porta!- urla...Federico? Ma è scemo o cosa?
-Federico cosa vuoi? Sai che ora è? Tornatene a casa!- non lo voglio sentire.-Voglio parlare con te e si, so che ore sono ma non mi interessa.- dice fermo.
-Se non apri questa cazzo di porta Aurora, ti giuro che la sfondo.- continua.Continuo ad ignorarlo e me ne torno in camera. Chiudo la porta e sento la porta di casa aprirsi. Ma veramente l'ha fatto? Io non ho parole. Percorre le scale e apre la porta della camera. Si avvicina a me ma io indietreggio fino a toccare il muro.
Ora sono in trappola. Non posso più scappare.
-Ora io e te dobbiamo parlare.- dice.