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 "Dobbiamo parlare"... Mati non me l'ha mai detto...

Anais guarda per l'ennesima volta le lancette dell'orologio a parete. Venti minuti. Sospira.

Ha ragione Ashton, non c'è nulla che io possa fare senza peggiorare la situazione, eppure non riesco a stare tranquilla. Non lo sarò finché lui non sarà tornato, ma intanto devo soffrire in silenzio. C'è il rischio di essere sentiti, già con le frasi dette poco fa potrei aver messo in pericolo tutti noi, nessuno ci garantisce che non ci siano androidi di ronda fuori dalla porta o microspie nella stanza... si fidano di Mati, ma non è detto che siano così stupidi da fare altrettanto con noi...

«... e così il presidente del regime a volte lo invita a cena.» Lodger sta spiegando la situazione a Kristal, cercando di avere un'alleata nel malaugurato caso in cui Stirling sia tentata di dare nuovamente in escandescenze.

«Quindi in questo momento Mati potrebbe essere accanto al presidente a chiacchierare amabilmente mentre sorseggia un cocktail, corretto?» Kirwan sposta lo sguardo da Ashton ad Anais, tentando di percepirne le reazioni.

«No, cioè sì.» Il ragazzo si apre in un sorriso «Accanto al presidente è plausibile, ma Mati che chiacchiera amabilmente non si è mai sentito, che dici, An?»

La ribelle alza le spalle esibendosi in una smorfia buffa «Naaa, sarebbe fantascienza! Il cocktail potrebbe anche andare, ma considerato che tra poco dovrà guidare, non credo si stia dando all'alcol.»

«Perciò non hai motivo di preoccuparti.» Lodger chiude il discorso con un tono che esprime ovvietà.

Ecco dove voleva arrivare con tutte quelle parole... Kristal si sofferma a osservare per un istante i suoi compagni... Anais la famosa ribelle, ricercata dagli androidi, e Ashton Lodger. Il ragazzo non è da sottovalutare, agisce nell'ombra, ma fa del ragionamento il suo punto forte e sa come prendere Stirling... se solo la milizia sapesse davvero con chi ha a che fare...

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Il corridoio sembra infinito se sei scortato da due androidi grandi come armadi e hai alle tue spalle Eileen Farrell che ti guarda adorante. Adorante e in lacrime allo stesso tempo. Läänen tace e si limita a seguire i suoi "accompagnatori". Nulla lo turba, o almeno lui non lascia trasparire il suo pensiero.

«Fermiamoci qui, se ti va.» La figlia del presidente si porta le mani al petto quasi volesse pregare il ragazzo «è la stanza da cui seguirò la gara... possiamo parlare e, se ti serve qualcosa, ha tutti i lussi che desideri.»

Mati si volta verso di lei e le rivolge un minimo cenno del capo. Assenso o disappunto, solo lui può saperlo, ma Eileen ne è incoraggiata.

«Non temere, loro due rimarranno fuori e saremo soli io e te.» Per quanto assurdo possa sembrare, in quell'istante Läänen potrebbe giurare, se solo avesse la voglia di andarlo a raccontare a qualcuno, di aver visto le pupille della ragazza assumere una forma a cuore; in ogni caso, apre la porta per richiuderla immediatamente dopo aver fatto entrare la sua adoratrice.

Non da neppure uno sguardo all'ambiente, si accomoda su una poltroncina e borbotta sottovoce qualcosa che suona simile a un «Non ho molto tempo.»

Eileen si siede su una poltroncina uguale, davanti a lui e sospira «Lo so, c'è la corsa tra poco...» Lacrime le rendono incredibilmente acquosi gli occhi facendoli assomigliare a delle pozze increspate «... ma io voglio sapere, Mati. Hai detto che dobbiamo parlare, allora facciamolo, se non ti disturba troppo.» Una grossa lacrima ora le scorre lungo una guancia, lasciandole una scia iridescente a testimonianza della sua pena «Chi è quella? Dicono sia la tua fidanzata, ma tu non avevi una fidanzata fino a poche settimane fa... vuol dire che l'ultima volta che sei stato a cena da noi mi hai mentito? Tu sai cosa provo per te, non è giusto che tu mi dica bugie!» Ora le lacrime sono raddoppiate e Läänen comincia a dubitare che la ragazza riesca a metterlo a fuoco. «Anche se probabilmente hai ottime ragioni per averlo fatto. Tu hai sempre ragione, io lo so, campione. Insomma, di cosa dovevi parlarmi?»

Mati si sistema ancor più comodamente sulla poltrona e, una volta certo che Eileen abbia finito almeno momentaneamente il monologo, accenna una semplice parola «Pubblicità.»

La figlia del presidente sembra ragionare per qualche secondo, per poi passare da un'espressione perplessa a un sorriso di sollievo, esclamando con una vocetta gioiosa e sorpresa «Ma certo!» Batte le mani e le lacrime scompaiono «Pubblicità, che sciocca sono stata a non esserci arrivata subito! Lei è una modella, vero? E facendovi vedere insieme alle gare, i fotografi e i giornalisti impazziscono e pubblicano centinaia di articoli che servono a rendervi ancora più famosi e a promuovere il campionato! Lo sapevo, ero sicura che una come quella non potesse piacerti! A te piacciono le ragazze semplici e di classe e...»

«Eileen, cara, non disturbare troppo il nostro eroe. Ha una gara che lo attende.» Il presidente Farrell coglie di sprovvista la figlia. È entrato in silenzio per poter salutare il campione, il mito esemplare del regime. Ora sorride rivolto alla figlia e al pilota «Vi avevo già accennato che oggi avremo con noi un gradito ospite? Mati, forse tu lo conoscerai di fama.» L'uomo si volta verso l'ingresso per fare entrare un... pilota. Shinja Makoto.

Läänen, come suo solito, non lascia trasparire nulla, salutando il nuovo arrivato con un cenno appena visibile del capo.

«Sarà una corsa entusiasmante, ragazzi, vi ringrazio fin da ora per lo spettacolo che ci regalerete questa sera.»

Già, uno spettacolo...

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Finalmente libero da pubbliche relazioni, Mati si incammina lungo il corridoio.

«Non pensare di passarla liscia, Liinen.» Un sibilo freddo e malevolo alle sue spalle.

Imparasse almeno a pronunciare il mio cognome «Läänen.»

«Certo, come ti pare, ma il succo non cambia. Io so, Liinen, io so ogni cosa di te. Io so chi sei, io so cosa fai.»

Uno sbuffo annoiato di Mati «Pilota.»

Un ghigno perfidamente divertito «Beh, se sei un pilota, allora ricordati che i piloti non sono immortali. E che gli incidenti succedono. E che io ti ho avvertito, Liinen.»


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Considerato che siamo a mercoledì, ne approfitto per augurare una buona e felice Pasqua a tutti voi! Divertitevi, leggete e scrivete! 

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