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Questione di secondi e la gara avrà inizio.

Venticinque vetture, schierate in ordine, aspettano il via. Sono bellissime, affusolate, curate nei minimi particolari. Vernici luccicanti le ammantano e non un graffio, non una macchia, rovina la loro perfezione. Frecce, missili pronti a scattare... È la prima volta che Kristal le osserva dal vivo. Sono splendide, lasciano senza parole. Linee armoniose, studiate, essenziali, tutto contribuisce a creare un effetto di grazia e potenza, velocità e stile. Kirwan ne è affascianta e solo ora capisce la passione di Mati per le corse, lo sguardo critico eppure notevolmente soddisfatto che il pilota aveva lanciato alla sua vettura dopo che i meccanici avevano completato il lavoro. E finalmente Kristal comprende l'euforia di Anais: non è solo l'emozione di vedere Läänen in azione, è anche condividere con lui sensazioni, speranze, fare parte di un mondo unito da un'unica, grande, fortissima passione.

S'accendono i motori, il loro rombo riempie prepotentemente l'aria, e a Kirwan sembra di vibrare al loro stesso ritmo. Stirling le si stringe vicino. La partenza è il vertice massimo della tensione. Vi si affollano desideri, sogni, paure... non c'è spazio per le certezze. In pochi istanti può accadere di tutto. Kristal stringe le mani di Anais, ghiacciate, e le sorride. È la prima volta che si rende conto di quanto Stirling sia umana... e, in questo momento, vulnerabile. Preoccupata. Per Mati, e forse anche per gli altri piloti. Qualcosa potrebbe andare storto e innescare la tragedia. Ma non c'è tempo per pensarci. E la tensione cresce. Kristal percepisce il tremore di Anais, mentre il rombo dei motori sale ed il respiro viene quasi a mancare.

Luci rosse accese.

Le due ragazze osservano dal monitor. Un'occhiata al semaforo e una alle vetture. Un'occhiata al semaforo e una alle vetture. Un'occhiata al semaforo e una alle vetture. E poi...

...le luci si spengono.

Per una millesima frazione di secondo, il mondo sembra fermarsi. Tutti trattengono il respiro. Le vetture paiono immobili. Silenzio, calma. Tutto è cristallizzato.

Improvvisamente... il tempo riinizia a scorrere. Partiti!

E la tensione si stabilizza ad un livello più basso e sopportabile. È sempre presente, ma è costante, una presenza fissa, quasi un'amica che ti fa compagnia.

Kristal ha lasciato le mani di Anais, la quale osserva la corsa di Mati senza distogliere lo sguardo dal monitor.

Sorpassi e controsorpassi si susseguono, staccate al limite, brusche frenate... e Läänen è secondo, all'attacco. Si fa vedere negli specchietti dell'avversario, tenta di mettergli pressione, indurlo all'errore. Si sposta a destra, ma Bisson si difende. Mati ci riprova, questa volta a sinistra, ma ancora non ci riesce.

Intanto Anais ha completamente perso il controllo di sé ed esulta, si arrabbia, incita l'amico... e Kristal sorride. Felice nel vedere Stirling così presa dagli eventi. Ed orgogliosa. Pensare di conoscere Läänen è emozionante. Anais l'aveva detto: "Mati-pilota non è Mati-persona di tutti i giorni". I piloti, quando abbassano la visiera, cambiano. Si isolano dal mondo. E non sono più loro. Diventano esseri invulnerabili, coraggiosi, sprezzanti del pericolo. Per loro non esiste nulla al di fuori della pista e dell'avversario da battere. Si fondono alla vettura, le parlano come se questa fosse umana. E poi... sono aggressivi, concentrati... la loro determinazione crea un po' di soggezione nei loro confronti. Finchè la visiera è abbassata, le loro reazioni sono imprevedibili per un normale spettatore... e si ha quasi paura di avvicinarli. Sono tesi, hanno riflessi pronti e sono guidati dall'istinto. Ma, all'improvviso, magicamente... alzano la visiera e... scopri che sono ragazzi normali, gentili. E hanno degli occhi splendidi. Sì, perché è quella la prima cosa che noti, ed è anche l'unico modo per capire le loro emozioni. Con il viso nascosto dal casco, non puoi non soffermarti sugli occhi. Anais ha parlato a lungo con Kristal delle sue opinioni sui piloti. E sui loro occhi. Sembra sia un aspetto che le piace parecchio. E quella frase: "...forse loro non lo sanno perché sono troppo presi dal lavoro, ma hanno sguardi molto espressivi, e alcuni persino dolci..." Kristal sorride ripensandoci. Dolci. In particolare Klein, Christopher Klein. Ma non c'è tempo per fantasticare.

La gara continua. Mati sta ancora attaccando Brady Bisson per la conquista del primo posto. Lottano a colpi di giri veloci, record del tracciato... ma Läänen è più rapido e guadagna terreno. Mati approfitta di una lieve indecisione dell'avversario, ritarda la frenata e si butta all'interno della curva. Bisson non riesce a difendersi, Anais è già sul punto di esultare, quando... i due si toccano.

Kirwan e Stirling fissano il monitor speranzose. Il contatto non è stato violento, ma Läänen è finito in testacoda. Riesce, con un gran controllo, a sfiorare il muretto e a raddrizzare la vettura. Numero spettacolare, grande prova di nervi saldi e riflessi pronti. Mati è ancora in gara, ma sono numerose le vetture che l'hanno sfilato. Si ritrova in coda al gruppo e deve riiniziare la rimonta. Anais si lascia sfuggire un'imprecazione. Era euforica fino ad un attimo prima...

...ma adesso le cose si fanno più interessanti.

Läänen non ha voglia d'arrendersi e riprende a spingere, a sfrecciare velocissimo. È esaltante, è di nuovo all'attacco. I primi avversari non gli creano grossi problemi e riesce a sopravanzarli abbastanza agevolmente. In pochi giri è già nuovamente tra i primi dieci. Ormai Anais si sta sgolando, Mati è davvero un pilota eccezionale. Kristal non può che concordare e unirsi ai cori dell'amica e del pubblico. Gli spettatori sono in delirio, urlano il nome di Läänen quasi volessero aiutarlo con le loro grida gioiose. Anche dalle tribune d'onore si levano applausi compiaciuti. Eileen Farrell segue la corsa tenendo le mani giunte, esultando ad ogni passaggio del suo idolo. Più che una gara, sta diventando una festa grazie alla strepitosa rimonta di Mati. Sembra che esista solo lui, e che i suoi avversari siano solo dei comprimari. Lui è la star, lui è l'esempio da seguire...

...eppure, anche gli altri piloti non scherzano, e la battaglia per il secondo piazzamento è serratissima. Il giovane Christopher Klein non cede, è un osso duro. Sarebbe troppo bello per lui, a fine gara, poter raccontare di come ha chiuso ogni spazio a Läänen.

Intanto, Anais salta, gesticola, è incapace di trattenersi, e Kristal si lascia volentieri contagiare da tanta passione, non senza pensare, ironicamente, che il coriaceo avversario è, per ammissione di Stirling, un gentilissimo ragazzo dagli occhi dolci. Che sia gentilissimo e dolce, in questo momento, non si nota affatto. È leale, lotta senza risparmiare energie, ma di certo è corretto. La lotta tra Klein e Läänen pare una danza. Le vetture si accostano, poi si allontanano, si riavvicinano, in quella che sembra una coreografia studiata, pur senza esserlo. Tra staccate, controsterzate e tentativi vari, Christopher Klein resiste, risponde a tutte le incursioni di Mati, blocca e prevede gli assalti. Läänen cerca di intuire i punti deboli dell'avversario, di approfittare di una piccola sbavatura o di un controllo un po' difficoltoso... ma nulla. Per ora è ancora terzo.

Però... il momento propizio arriva. Un doppiato in rettilineo. Klein ne prende la scia e si butta a sinistra. Anche Mati si accoda e poi... si getta a destra. Tre vetture appaiate: Klein; il doppiato al centro, ignaro di ciò che sta accadendo e forse sorpreso dai due missili che lo affiancano; Läänen. Klein, il doppiato, Läänen. Ma Mati è più veloce e la traiettoria successiva gli da ragione, Klein può solo accettare la sconfitta. Sorpasso esaltante, perfetto, di rara bellezza.

Anais lancia un urlo di gioia e, di slancio, abbraccia Kristal.

Adesso, tra Mati e la vittoria, c'è solo Shinja Makoto.

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