Una lacrima

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- A quanto da noi? - chiese Alys a Nisea.

- Meno di un giorno, forse anche cinque o sei ore - rispose la sorella maggiore - ce la fai? - chiese poi notando che Alys cominciava a faticare a portare John.

- Direi di no, di solito chiedo a Jack di portarlo in braccio -

- Serve aiuto? - chiese Francis avvicinandosi alle due.

- Capiti al momento giusto mozzo...- disse Nisea guardando il giovane negli occhi.

- Potresti portare Johnny in braccio? - domandò Alys interrompendo i loro sguardi.

- Sarà un piacere - rispose Francis facendosi passare il bambino.

Mentre proseguivano uno degli uomini che portava la teca con la sirena inciampò in una radice facendo cadere gli altri tre uomini e teca compresa, che si ruppe, liberando la sirena.

La coda di questa, non essendo più in acqua, si tramutò in due gambe, che lasciarono tutti sorpresi, eccetto le due sorelle e Barbanera.

Philipp le prestò subito soccorso togliendosi la camicia e coprendola con essa.

- Non ci dobbiamo fermare! - avvertì il quartier mastro.

- Camminerai...- disse Teach.

Il missionario aiuto la sirena ad alzarsi, lei provò a fare un passo, ma cadde subito dopo.

- Non ci riesco - disse con una voce innocente e pura.

- Morirai - disse allora il capitano della Queen Anne's Revenge facendo un segno al quartier mastro, che sguainò la spada.

- È naturale che non ci riesca, lei non è come me e Nisea, lei ha sempre vissuto in acqua - la difese Alys.

- Mi stai scocciando con la tua arroganza, giovane Bendanera -

Philipp a quel punto si inginocchiò vicino alla sirena e le disse:

- Metti il braccio intorno a me -

- Non ho chiesto aiuto a nessuno! - esclamò lei.

- Ma ne hai bisogno - ribatté lui calmo.

La ragazza allora si convinse e si fece prendere in braccio.

- Non andavamo di fretta? - chiese lui con sfacciataggine.

- Cammina davanti - disse Barbanera scocciato.

- Bello vero? - domandò Alys con un sorriso ebete.

- Chi? Il prete? - fece Nisea.

- Ma va... intendo Francis, ho visto i vostri sguardi -

La sorella maggiore fece una breve pausa.

- È... carino... -

- Lo sapevo - rise Alys.

- Non dirlo a nessuno o ti mando dritta sull'Olandese - sibilò Nisea.

- Mi sono mancate le tue minacce sorellona e poi il capitano dell'Olandese è mio amico - disse la ragazza ammiccando.

- E a me sei mancata tu piccola stupida e quel capitano me lo devi far conoscere - rise la più grande.

- Fermi qui e riposate! - esclamò Angelica quando arrivarono ai piedi di due grandi alberi.

- Fa vedere la spalla - disse Nisea facendo sedere la sorella minore.

Alys si sbottò i primi tre bottoni della camicia e mostrò la spalla alla sorella.

- Ci vorrà un po' - disse la più grande poggiando la mano sulla ferita.

- Mmh...mi fai male - soffiò la ragazza.

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