Faithe e Mia due ragazze appena uscite da un brutto periodo, decidono di ricominciare facendo una gita in montagna, non sapendo che proprio li avrà inizio la loro avventura.
Teneva ben saldo il suo fedele arco, puntando la freccia contro quell'uomo che stava davanti alla porta. Lo conosceva fin troppo bene, fino a quel momento era sempre riuscito a evitare lo scontro, ma adesso James non aveva scampo. Collins avanzò verso di lui, scortato da alcuni dei suoi uomini. James sapeva che quel giorno sarebbe arrivato, il capitano avrebbe combattuto finché la sua spada non l'avesse trapassato. Vendicare la moglie, era esattamente questo che voleva.
"Klee finalmente ci incontriamo" esclamò Richard, James lo fissava con aria di sfida.
"Preferisco essere chiamato James" lo riprese per irritarlo ancora di più "Sei venuto per finire l'opera?" il fuorilegge teneva la mira su di lui, pronto a scoccare la freccia.
"Si, ma prima voglio vederti soffrire" rispose facendo segnale ai suoi uomini
"Non vuoi sporcarti le mani capitano? Lasci fare il lavoro sporco a loro?" Collins estrasse la sua spada dal fodero, passò in mezzo ai due soldati e puntò la spada al collo di James, i suoi compagni fecero per attaccare ma James li fermò.
"Fermi! E' una cosa fra me e il capitano!" disse posando lo sguardo su ognuno di loro, e sperando che Faithe non scendesse di sotto "Se mi uccidi, questa freccia lascerà il mio arco e sai benissimo che non sbaglio mai il bersaglio" lo minacciò. Il capitano lo guardava con sdegno
" Sarò felice di rischiare, se questo metterà fine alla tua miserabile vita" James lasciò cadere l'arco ed estrasse la spada dal fodero che teneva legato ai fianchi.
"Se dobbiamo farlo, allora facciamolo" Collins e James iniziarono a duellare, il rumore delle spade che si scontravano fece preoccupare le ragazze, che scesero di corsa le scale. Rimasero paralizzate dalla scena, Richard si era avventato su James, che lottava con tutte le sue forze per restare in vita.
"JAMES!!" urlò disperata Faithe, nel tentativo di correre in suo aiuto, Peter la cinse da dietro per evitare che si facesse ammazzare.
"Lasciami bastardo!!" si divincolava inutilmente
"Mi dispiace ragazza, ma non posso fartelo fare" le disse mentre parava una gomitata di Faithe. Mia era rimasta pietrificata alla vista del capitano. Aveva seguito le sue tracce fino a li. Indietreggiò mentre Faithe la implorava di far qualcosa.
"N...non p..posso" la voce le tremava, il ricordo di ciò che aveva subito le faceva mancare il respiro, portava ancora i segni sul viso, per le innumerevoli volte che l'aveva picchiata.
"Mia che stai facendo aiutalo!!" ripeté Faithe divincolandosi, ma la presa di Peter era troppo forte. Intanto James era caduto a terra di schiena e Collins gli piombò ancora una volta di sopra, le due spade si incrociarono, il capitano spingeva la lama verso James, e lui spingeva la lama verso Richard.
"Arrenditi, non puoi vincere ladro" disse Collins con un tono di voce da cui si notava il suo sforzo.
"Arrendermi? Preferisco morire!" esclamò James, poi facendo affidamento a tutte le sue forze respinse il suo nemico, che perse la spada.
"Chi è che si arrende ora?" chiese il ladro mostrando un sorriso soddisfatto. Richard non rispose, guardò uno dei suoi uomini che stava dietro James, non parlò ma il soldato capì cosa doveva fare. Lo aveva capito anche Peter che aveva lasciato andare Faithe, e aveva estratto il suo pugnale nel tentativo di proteggere il suo leader.
"JAMES DIETRO DI TE!" aveva urlato Mia, lui si girò ma il soldato gli conficcò il pugnale dritto nel fianco. James lasciò cadere la spada, che cadde a terra con un suono sordo, mentre lui cadeva in ginocchio e poi completamente a terra. Mia si portò le mani sulla bocca per lo shock, Peter insieme a Will uccise i due soldati, mentre Richard guardava soddisfatto la scena. Faithe lanciò un urlo straziato dal dolore e corse verso il suo amato James, si inginocchiò accanto a lui.
"No..ti prego resta con me" gli diceva in lacrime. Mia intanto aveva preso da terra la spada di James, Collins la guardò e rise di gusto.
"Che vuoi fare con quella, uccidermi?" la derise, poi uscì dalla locanda. Nessuno lo seguì, non ne valeva la pena, almeno per ora. Mia gettò la spada, e si avvicinò all'amica
"Faithe i..io" non sapeva come consolarla, la ragazza la guardò, nel suo sguardo Mia poteva vedere tutta la rabbia che la sua migliore amica stava provando.
"Non avvicinarti.." la respinse, accarezzava il viso di James, lui la guardava
"F...Faithe I..Io sto" disse con un filo di voce
"Non dirlo nemmeno, non morirai hai capito? Non puoi.." poi guardando i suoi compagni urlò "COSA FATE LI FERMI!? FATE QUALCOSA ?! AIUTATELO" nessuno si mosse, solo Will le appoggiò una mano sulla spalla e scosse la testa "No.." strappò un lembo della sua gonna e premette sulla ferita per fermare l'emorragia
"Milady...no" le disse togliendole la mano
"Sta fermo!" gli ordinò "Sollevatelo mettetelo sul quel tavolo" Sam aiutato da altri due ragazzi, presero James e lo adagiarono sul un tavolo
"Sei sicura di quello che fai? Non sei un medico Faithe" provò a dirle Mia
"Stai zitta! So quello che faccio!...Ora piantala di parlare e procurami un ago, del filo e anche della garza" Tutti la fissavano, non aveva mai fatto una cosa simile, lo aveva visto fare in qualche serie tv, ma quanto poteva essere diverso si chiese.
*****
Erano passate due ore, e Faithe sotto gli occhi di tutti quanti era riuscita a suturare quella brutta ferita. James se pur debole per tutto il sangue perduto, aveva cominciato a riprendere colorito e quando riaprì gli occhi la prima cosa che vide fu la sua amata che gli asciugava la fronte.
"Sono in paradiso?" chiese sussurrando appena
"No, senno vorrebbe dire che non sono riuscita a guarirti" rispose dolcemente Faithe. Mia stava davanti alla porta e osservava la scena, Faithe si accorse della sua presenza. Rassicurato James che sarebbe tornata subito, le andò incontro.
"Vattene" le disse freddamente, Mia sgranò gli occhi sconvolta.
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