Allora Vattene!

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Mia non riusciva a capire perché Faithe la trattasse cosi. La respingeva, quando cercava di parlarle o cambiava stanza o usava la scusa di dover andare a cambiare le bende a James. Sorrise ironicamente mentre sorseggiava del thè. Si guardava intorno, e i suoi occhi si posarono su Sam, lui le fece un cenno con il capo per salutarla.
"Mi spiace per ieri sera" si scusò Sam sedendosi difronte a lei. Mia bevve un sorso
"Non pensarci eri ubriaco." rispose lei. Finito il thè si alzò dal tavolo e salì di sopra, voleva tentare un altra volta. Si avvicinò alla porta socchiusa e sbirciò all'interno. Faithe stava seduta sul bordo del letto, e tamponava la fronte al James, non appena la ragazza gli sfiorò la ferita emise un grugnito di dolore.
"Devo farlo o si infetterá" gli disse dolcemente lei mentre lo medicava.
"Cosa sei una guaritrice Milady?"chiese incuriosito,lei sorrise
"No, ho solo visto medicare un po di persone" rispose, non stava mentendo aveva visto davvero medicare le persone, ma eliminò la parte in cui le aveva viste attraverso la tv.
"Capisco.." rispose lui togliendole di mano le bende pulite.
"James non ho finito" Faithe si riprese le bende e continuò a medicarlo. Mia era ancora li fuori, aveva osservato la sua amica per piu di 5 minuti. Alla fine si decise ed entrò nella stanza.
"Milady...guarda chi c'è" James indicò con un semplice gesto del capo la porta, poi salutò affettuosamente Mia che ricambiò con un dolce sorriso. Faithe la ignorò.
"Parlami" disse poi Mia, James decise di non intromettersi e non disse nulla, si limitò a guardare le due ragazze.
"Faithe dannazione girati!" urlò alla fine Mia
"Non voglio parlare con te! Vattene ho da fare" le rispose mentre la rabbia le faceva ribollire il sangue nelle vene, dal nervoso premette troppo forte sulla ferita facendo sulsutare James.
"Si può sapere che cosa ti ho fatto? " chiese Mia avvicinandosi a lei, ma Faithe non le rispose. Allora Mia le si piazzò davanti decisa e si sorprese quando Faithe la guardò emettendo una piccola risata di incredulità.
" Ma tu guarda, ti sei presa la pillola del coraggio?" le disse
"Spiegami cosa diavolo ti ho fatto?"
" Vuoi saperlo? Credevo fosse ovvio" rispose Faithe gesticolando
"Si voglio saperlo, perché sembra che sia io la colpevole di ciò che è successo a James"
"Lo sei infatti!" le confermò la sua amica, Mia la fissò incredula
"Ti avevo chiesto di fare qualcosa,di aiutarlo. Ma tu hai solo saputo tirarti indietro"
" Ma gli ho detto di guardarsi dietro. Ho cercato di avvertilo che quel soldato gli stava andando addosso" si difese
" E servito solo a farlo pugnalare. Ma tanto a te che ti frega giusto"
" Sei pazza"
" Sarei io quella pazza! Meno male che ti ho sempre protetta"
" Non ti ho chiesto io di farlo!" gli rispose Mia urlando. Le loro urla avevano attirato l'attenzione di tutti al piano inferiore della locanda.
"Sei ingiusta Faithe"
"Ingiusta? Io...ma per favore " rispose voltandole le spalle e lanciando le bende con violenza sul pavimento.
"SEI UNA BAMBINA! CRESCI! NON PUOI AVERE PAURA ANCHE DELLA TUA OMBRA MIA" le urlò, era stufa o forse era solo arrabbiata non lo sapeva.

"NON MI DAI MAI ASCOLTO E FINISCI SEMPRE NEI CASINI! CASINI CHE DEVO RISOLVERE IO!" urlò ancora, Mia sapeva che lei aveva ragione, quando non le dava ascolto finiva sempre in qualche casino

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"NON MI DAI MAI ASCOLTO E FINISCI SEMPRE NEI CASINI! CASINI CHE DEVO RISOLVERE IO!" urlò ancora, Mia sapeva che lei aveva ragione, quando non le dava ascolto finiva sempre in qualche casino.
"Io invece sono stufa di tutta questa storia, non ce la faccio piu voglio tornare a casa mia!" le comunicò Mia guardandola.
"Allora Vattene" le aveva detto Faithe tornando a sedere sul letto.

"Allora Vattene" le aveva detto Faithe tornando a sedere sul letto

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Il capitano dopo quello scontro era tornato a Fort Gordon, convinto di aver fatto fuori finalmente l'assassino di sua moglie. Si era appena seduto alla sua scrivania sorseggiando un boccale di vino, quando uno dei suoi soldati entrò.

"Capitano" disse, Collins lo guardò e annuii "James e la sua banda è stata vista lasciare la locanda, si dirigono a nord" riferì il ragazzo

"Impossibile quel bastardo è morto" disse gesticolando

"Mi spiace contraddirla Capitano, ma il fuorilegge è vivo, e adesso viaggia verso nord insieme ai suoi compagni e a quelle due ragazze." Collins lanciò il bicchiere contro il muro per la rabbia.

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Nota d'autore: Ecco il dodicesimo capitolo :) Mi raccomando non limitatevi solo a leggere ma commentate :D e votate :D . Colgo l'occasione per augurarvi una buona pasqua e comunicarvi che il tredicesimo capitolo uscirà dopo pasquetta :*

Un Viaggio Inaspettato (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora