Si torna a casa

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"Milady aspetta!" Faithe non era riuscita a rispondergli, gli aveva voltato le spalle riprendendo a percorrere la strada verso l'accampamento. Erano quasi arrivati e Faithe non voleva sentire ragione, no perché non lo volesse sposare, ma solo perché non poteva. Camminava accanto a Mia, che le lanciava un occhiata di tanto in tanto. Non si erano fermati nemmeno un secondo, volevano tornare il prima possibile, Mia si immaginò la reazione di Mrs Green, quando gli avrebbe visti tornare sani e salvi. Era una giornata tranquilla, il vento soffiava lievemente, il sole estivo brillava su nel cielo, dopo tutto quello che avevano passato, solo ora si rendeva conto che non aveva più avuto attacchi d'allergia. Quante cose erano successe in quegli ultimi mesi, portava ancora i segni della prigionia, ma ormai era acqua passata, il capitano era morto. Mia bevve un sorso d'acqua dalla sua borraccia, poi la porse all'amica accanto a se
"Grazie" la ringraziò Faithe bevendo un lungo sorso, Mia si voltò a guardare i ragazzi, Peter era sull'orlo di un esaurimento nervoso, se non fossero arrivati presto all'accampamento, Peter sarebbe scoppiato iniziando a insultare i suoi amici per tutto ciò che aveva passato, Will camminava strisciando i piedi per la stanchezza, teneva sotto braccio il Forziere Oscuro, guardandolo di tanto in tanto con la paura che potesse esplodere e poi c'era James, camminava come se fosse un condannato a morte e confuso, cercava di capire la reazione di Faithe.
"Perché non gli hai risposto?" chiese poi Mia girandosi verso di lei
"Non c'è nulla a cui rispondere" rispose frettolosamente la ragazza.
"Cavolo Faithe, ti ha chiesto di sposarlo merita una risposta almeno" sussurrò Mia per non farsi sentire dagli altri, Faithe non rispose, aumentò il passò lasciando indietro la sua amica.

"Cavolo Faithe, ti ha chiesto di sposarlo merita una risposta almeno" sussurrò Mia per non farsi sentire dagli altri, Faithe non rispose, aumentò il passò lasciando indietro la sua amica

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Il sole stava tramontando, non mancava molto all'accampamento, soltanto qualche chilometro, così decisero di non fermarsi per la notte, ma di continuare, a Faithe stavano per cedere le gambe, ma cercò di non far notare la sua sofferenza

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Il sole stava tramontando, non mancava molto all'accampamento, soltanto qualche chilometro, così decisero di non fermarsi per la notte, ma di continuare, a Faithe stavano per cedere le gambe, ma cercò di non far notare la sua sofferenza. La ferita all'addome stava guarendo, i punti che le aveva dato Mia le tiravano e ogni passo che faceva era un agonia, camminava seguendo i suoi amici, era rimasta un po' indietro ma non le dispiaceva stare un po' per i fatti suoi. La mente iniziò a elaborare pensieri che la facevano stare male più di quanto non lo stesse già. Era assurdo quello che avevano passato Mia e lei da quando aveva sfiorato quell'albero, erano tornate indietro nel tempo fino al 18° secolo, avevano rischiato più volte la vita e si erano unite alla banda di James, sospirò al suo pensiero, Dio quanto l'amava, mai nessuno prima d'ora si era mai accorto di lei, lui amava Faithe e lei amava lui con tutto il suo cuore. Gli avrebbe voluto dire si, alla proposta di matrimonio, ma aveva saputo solo voltagli le spalle, aveva fatto una promessa a Mia all'inizio di tutto, che sarebbero tornate a casa, mantenere la promessa era la cosa giusta da fare. Il pensiero poi si spostò al bambino, deglutì sfiorandosi il grembo, una lacrima le rigò la guancia, poi scosse la testa scacciando quel pensiero che le provocava dolore. I suoi pensieri furono interrotti da James, che annunciava loro che finalmente erano arrivati.

Un Viaggio Inaspettato (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora