In vino veritas.

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3. IN VINO VERITAS.



Astrea si stava rilassando mentre era immersa nell'acqua calda che riempiva la vasca. La schiuma ricopriva la superficie, era soffice e profumava di talco. La sua schiena era poggiata contro il petto di Raphael e poteva sentire il suo cuore battere. Era stata una nottata difficile, aveva dormito poco e perlopiù aveva rimuginato sulle parole di Clovis. Quelli che sembravano scherzi del destino, Katia e Thomas, Sylvie e Stan, in realtà erano parte integrante di una cospirazione contro di lei. Cercava di sforzare la propria mente per ricordare qualsiasi dettaglio su Fenice che forse aveva memorizzato da bambina e poi dimenticato, ma era evidente che non avesse mai conosciuto questa fantomatica donna. Fenice conosceva lei, però, e questo le faceva pensare che molto probabilmente fosse una persona quantomeno vicina ai suoi genitori. Sorrise quando Raphael le baciò la spalla.


"A che stai pensando?"


"Forse i miei genitori hanno detto a qualcun altro del mio potere. Forse Remus e Yasirah non erano gli unici."


"E se Fenice fosse Kara Ravenscar? In fondo, sapeva del libro, conosceva i tuoi genitori, era stranamente presente il giorno della tua cerimonia parabatai."


Astrea dovette ammettere che anche quella era una pista valida. Per quanto cercasse di concentrarsi, Raphael la distraeva regalandole baci dappertutto. Si accoccolò contro il suo petto.


"Sei un vero tentatore, Santiago."


"Ammettilo che è stata una mossa astuta preparare un bagno caldo e invitarti a farmi compagnia."


Il ragazzo rise contro la sua pelle bagnata e lei, per un momento, credette che fosse tutto al posto giusto. Peccato che la realtà fosse un'altra.


"Perché Kara ha dato il libro Mark? Perché ha detto che io ero importante per lui?"


"Non lo so, Astrea. Io non ricordavo neanche di averli visti parlare. Mark non si è mai dimostrato interessato a te in modo particolare. Non ne ha mai parlato neanche con Sally, la sua migliore amica da anni."


L'acqua cadde oltre il bordo della vasca quando Astrea raccolse le ginocchia e le circondò con le braccia.


"E' riuscito a mantenere il segreto per diciannove anni. Anche quando lui e Sally sono stati ospitati all'Istituto di Jace non ha mai dato l'impressione di conoscermi. Non posso crederci che sapesse tutto e che avesse la capacità di tacere."


"Mark era un uomo pieno di segreti anche da umano, non mi stupisce che da vampiro abbia aumentato la riservatezza. Adesso capisco perché insistette a venire con noi quando partecipammo alla festa di Katia, ha un senso la sua presenza."


Gli occhi di Astrea si spalancarono all'istante, il suo intuito le aveva appena dato un indizio. Si voltò verso di lui facendo strabordare altra acqua sul pavimento e gli batté le mani sul petto in preda ad un'insolita eccitazione.


"Mark ha dovuto per forza nascondere il libro perché Kara glielo aveva ordinato. Se il libro non è mai stato al DuMort, deve averlo nascosto in un altro posto. E se lo avesse affidato a qualcuno di fiducia e poi questo qualcuno lo avesse venduto?"


"Questo vorrebbe dire che il nome trovato da Nik e Glenys è la strada giusta per saperne di più."


Il sorriso della nephilim si allargò e la speranza le scosse il corpo, finalmente aveva la possibilità di scoprire qualcosa sul suo potere. A Raphael si scaldò il cuore nel vederla finalmente combattiva e non soltanto abbattuta come il giorno prima. Se c'era qualcuno in grado di sconfiggere un trio di pazzoidi, quella persona era proprio lei. Astrea gli prese il mento e lo baciò con urgenza, poi si sistemò a cavalcioni. Il bacio divampò come una fiamma. Annaspavano, si stringevano sempre più, si cercavano. L'anello di fidanzamento era freddo contro la pelle calda di Raphael, così come lo era anche la collana che lei portava al collo. Astrea gli morse il labbro facendolo gemere. Era una chiara dichiarazione.

Troublehunter 4.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora