Gabbia mortale.

142 8 0
                                    

8. GABBIA MORTALE.



Due settimane dopo.
"Principessina, svegliati!"


Una voce severa arrivò ovattata alle orecchie della prigioniera. Depose sul pavimento della fredda e sudicia cella un vassoio di pane e acqua. Tirò un calcetto al fianco della ragazza perché si svegliasse, ma quella sembrava morta. Essendo un vampiro, però, poté udire il flebile battito del suo cuore.


"Avanti, ragazzina, apri gli occhi. Oggi dovrai combattere meglio di ieri, la padrona ha in serbo per te una gran bella sorpresa. Sveglia!"


Astrea grugnì e a fatica si mise seduta sulla brandina spoglia adibita a letto. Quando si mosse, avvertì un dolore lancinante alle costole, che quasi sicuramente erano rotte. Due settimane prima era sparita insieme a Bledar che l'aveva portata a San Pietroburgo in una villa enorme e l'aveva lasciata nelle mani di due vampiri, uno dei quali le consegnava da mangiare al mattino e alla sera, come quel giorno.


"Igor, sei davvero fastidioso. Avevo bisogno di soli altri cinque minuti."


Igor ridacchiò e le passò il vassoio, ma lei scosse la testa e lo scansò. Non mangiava da tre giorni, le dolevano i muscoli quando mangiava e rigettava qualsiasi cibo. Era deperita, le guance e gli occhi erano incavati, e aveva le unghie delle mani e dei piedi spezzate e sporche. Le era permesso lavarsi in un catino e lei cercava di fare del suo meglio per eliminare tracce di sudore e la maggior parte del sudiciume. Igor uscì dalla cella, chiuse il cancelletto con la chiave, e risalì le scale. Prima di lasciarla, le riservò uno sguardo dispiaciuto.


"Preparati, principessina, questa volta sarà dura."


Myra e Thomas la obbligavano a combattere tutti i giorni contro demoni e Nascosti di ogni genere, la obbligavano a ucciderli o ferirli gravemente per provare la sua forza e la sua resistenza. Ogni giorno si alzava all'alba, si preparava, e a mezzogiorno la prelevavano per condurla nella piccola arena allestita nei sotterranei della villa, dove avvenivano gli scontri. I capi-clan dei vampiri, i capi-branchi dei lupi, le fate di ceto nobile, e diversi demoni superiori assistevano ai combattimenti. Myra le ripeteva sempre che doveva accettare quelle condizioni altrimenti avrebbe ucciso i suoi amici, e lei aveva dovuto acconsentire senza lamentarsi. La vedeva soltanto quando era sul ring, accerchiata da una gabbia di metallo, e indossava sempre un largo cappuccio che le copriva il viso e dunque era impossibile scoprirne l'identità. Aveva intravisto anche Sylvie tra la folla, i lineamenti spigolosi appuntiti dal dolore, e quella paura negli occhi che faceva capire ad Astrea che da quella villa non ne sarebbe uscita viva. Thomas, invece, le faceva visita più volte al giorno, al mattino per darle il buongiorno e alla sera per darle la buonanotte, le portava i vestiti puliti e gli asciugamani. Quella mattina scese dopo la colazione, turbato dalla notizia dell'inaspettato combattimento.


"Buongiorno, stellina!"


Astrea sbuffò e lasciò ciondolare il mento contro il petto. Quando si mosse, i catenacci tintinarrono. Mentre quelli ai piedi erano una semplice precauzione, le catene alle mani erano magiche e le impedivano di usare il Fuoco Rosso. Myra aveva utilizzato su di esse lo stesso incantesimo che Yasirah Madani aveva impiegato su Astrea anni prima per trattenere il Fuoco. Thomas era cambiato: i capelli erano più lunghi e più biondi, gli occhi verdi erano luminosi, e il suo abbigliamento era simile a quello di una rock star. Era sempre contento, sorridente, e non perdeva mai la pazienza. Gli effetti del soggiogamento di Katia non erano svaniti del tutto e lui dava ancora l'impressione di essere un fantoccio, un tonto soggiogato. Astrea gli sputò sulle scarpe quando lui si avvicinò alle sbarre della cella.


"Smettila di comportarti come una bambina. Lo sto facendo per noi."


"Oh, e sentiamo, cos'è che stai facendo per noi? Tenermi legata in una cella e costringermi a combattere ogni giorno fino a spezzarmi le ossa è la tua soluzione? Beh, fa schifo!"

Troublehunter 4.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora