Fuoco vs ghiaccio.

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6. FUOCO VERSUS GHIACCIO.

Magnus si stropicciò gli occhi stanchi per via dei numerosi libri che aveva consultato. Non riusciva a capire come fosse possibile che Astrea aveva perso i ricordi dal momento che la collana di Guadalupe la proteggeva da qualsiasi tipo di maleficio. Solo pochi giorni prima aveva legato la collana al sangue di Raphael in modo che fosse lui soltanto a potergliela togliere, e adesso scopriva che qualcosa non aveva funzionato durante l'incantesimo.


"E' permesso?" la voce di Alec giunse dolce, soffice come una carezza dopo una giornata infernale. Gli aprì la porta dello studio invitandolo a entrare. Max avrebbe dormito da Jace e Clary, almeno lui poteva starsene tranquillo. Il nephilim gli porse una tazza di tisana all'aloe e lui la bevve a piccoli sorsi, pregando che ogni goccia allentasse la stanchezza.


"Hai trovato qualcosa per aiutare Astrea?"


"Non ancora. Thomas deve aver racimolato il sangue di Raphael in qualche modo e deve aver chiesto a Fenice di cancellare la memoria di Astrea."


"Funziona come ragionamento." Disse Alec, sedendosi accanto al suo compagno.


"Non funziona affatto. Come si sarebbe procurato il sangue di Raphael senza avvicinarsi a lui?"


"E se avesse rapito il fratello di Raphael?"


"Armando? Impossibile. Si trova a Santillana del Mar ed è nascosto da un incantesimo di protezione. Hai visto quella candela che ho sistemato sul caminetto? Ecco, se succedesse qualcosa ad Armando, la fiammella si spegnerebbe, ma per ora continua ad ardere. Deve aver trovato un altro modo."


Magnus si massaggiò le tempie. La tisana non era stata utile al suo mal di testa. Si passò le dita sugli occhi sporcandole di ombretto blu elettrico. Alec sospirò.


"E se un vampiro avesse preso il sangue di Raphael e avesse poi fatto ricorso all'encanto per farglielo dimenticare?"


"No. Raphael è sempre stato insieme ad Astrea o a noi. Piuttosto credo che qualcuno dell'Istituto abbia consegnato a Thomas le bende con cui Raphael ha arrestato la fuoriuscita di sangue."


Alec si accomodò meglio sulla sedia, immaginava che sarebbe stata una lunga notte.


"Tu ricordi qualcosa?"


Magnus si focalizzò su ciò che era successo dopo l'incantesimo: Astrea che ripuliva il pugnale, Raphael che si toglieva le bende, e Tanisha che le gettava. Inorridì.


"Oh, no, Alexander! Credo di sapere chi sia stato."




Astrea non capiva la trepidazione generale che aveva scocco i suoi amici. Il più agitato era Raphael, si sfregava le mani, camminava su e giù, sospirava di continuo, e si era scolato quasi tutta la bottiglia di bourbon. Alec l'aveva chiamata circa dieci minuti prima per riferirle che per il maleficio che l'aveva colpita era stato lo stesso sangue di Raphael, che Tanisha doveva averlo consegnato a Thomas in qualche modo, e che Magnus stava lavorando ad un antidoto.


Beatriz tirava nervosamente i lacci delle scarpe mentre si guardava attorno. Era frastornata dopo aver scoperto di essersi presa una cotta per un ragazzo che a) l'aveva solo usata, b) era innamorato di sua sorella, e c) era uno psicopatico. Sally al telefono li aveva avvertiti che stava portando a Lisbona un ospite dal francese fluente e dalla lingua biforcuta, mandando tutti in tilt. Si trattata di Sylvie. Certo, era normale che fossero tutti sulle spine ma c'era altro che lei non riusciva ad afferrare.


"Raphael, posso parlarti un attimo in privato?"


Lo sguardo allarmato del ragazzo preoccupò Astrea, era chiaro che le stesse nascondendo una losca verità.

Troublehunter 4.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora