Sonno | Max X Reader

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Stai dormendo beatamente nel tuo nuovo letto nella tua nuova casa. È tutto nuovo ed alcune cose sono ancora persino fasciate dai teli di plastica per evitare che si sporchino mentre finisci di pitturare le pareti. Il letto è comodo e spazioso e dalla finestra socchiusa entra una bava d'aria fresca che ti solletica la pelle. Scosti leggermente la coperta perchè comincia a fare davvero troppo caldo e fai spazio all'aria fresca che attraversa la stanza. Senti cigolare flebilmente il legno e pensando che sia la finestra non ci fai caso. Mentre ti muovi il tuo corpo sprofonda leggermente nel materasso e lasci cadere pigramente la testa sul lato fresco del cuscino. Sulla pelle nuda della tua gamba senti salire dolcemente una sensazione di caldo che contrasta con l'aria fredda nella stanza. Sposti lentamente la gamba per sbarazzarti di quella sensazione, ma poco dopo la senti su di un braccio. Sei ancora incosciente quindi non fai caso a queste sensazioni superficiali che ti solleticano mentre dormi.

Una leggera ciocca di capelli ti scivola sul viso posandosi sulla guanica, ma quando sposti la mano per levarla, non c'è già più.

Esali un respiro caldo e profondo e parte dell'aria calda ti ritorna sul volto come se fosse stata respinta da qualcosa. Scosti leggermente il viso e sposti le gambe.

Stai dormendo profondamente e la tua mente è sgombra dai pensieri e dalle proccupazioni quotidiane. Brevi flash della giornata ti attraversano la memoria come lampi di luci.

Ti inumidisci le labbra oramai secche e mordicchi un labbro.

La stessa sensazione di piacevole caldo di prima si manifesta sulla tua guancia scendendo dalla tempia verso il mento, sofferrmandosi sulle tue labbra premendo leggermente. Apri gli occhi pigramente per trovare un paio di occhi nella penombra esattamente davanti ai tuoi che ti stanno fissando. Fai scattare la testa indietro nel tentativo di vedere meglio quello che sta succedendo ma rimani bloccata e la pressione sulle tue labbra aumenta. Un dito sta premendo contro di esse. I tuoi occhi ormai sbarrati dalla paura si fissano in quelli davanti ai tuoi, che sono invece più pacati. I pochi centimetri che li separano dai tuoi si fanno ancora più ridotti. Conosci quegli occhi, li hai già visti, ma non li hai mai visti così. Vorresti scappare ma non puoi, non ce la fai, sei come paralizzata. Una lacrima comincia a formarsi nei tuoi occhi e prima che possa rigarti il viso, viene asciugata dalla mano che si trova davanti al tuo volto. Poi la mano si sposta allontanandosi dal tuo viso e la segui fino a che non si ferma davanti ad una bocca contornata da una leggera barba brizzolata. Torni a fissare quegli occhi sapendo di non poter scappare e le uniche parole che senti pronunciare ti mettono i brividi.

<Shhh, non ti muovere>.

Max è sdraiato nel letto davanti a te.

Jeffrey Dean Morgan Imagines || JDM's One ShotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora