La Mia Bellissima Ragazza Spezzata | Jeffrey

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Sono le 11 di mattina ed è quasi l'ora.

L'ora di mangiare.

90 minuti e lei dovrebbe mangiare.

Odia quella momento, come odia le 19.30 e tutte le altre volte durante il dannato giorno in cui dovrebbe mangiare.

Cammina nervosamente su e giù per le scale, cercando di bruciare più calorie possibili, altrimenti non si sente "libera" di mangiare il suo mini hamburger vegetariano. Pensa sempre a quante calorie brucia e quante ne introduce nel suo corpo.

È un'ossessione: sa perfettamente tutto delle calorie e del cibo.

Accidenti! Avrei dovuto camminare per 2,5 km questa mattina per mangiare quella dannata cosa vegetariana ed ora non sarei qui a camminare su e giù come un'idiota!

Le sue gambe magre sollevavano il corpo scheletrico. Non pesava nemmeno quanto avrebbe dovuto.

Lei è molto, molto magra. Ma non si piace affatto, nè se stessa nè il suo corpo. Non si considera abbastanza carina.

Ha vissuto la sua vita vedendo donne bellissime prima in televisione poi sul web e così via, ma, anche se è molto carina, non ci crede.

È alta, con grandi occhi scuri color nocciola, lunghi capelli castani, pelle pulita ed abbronzata e un sorriso molto grazioso, con denti splendenti. Proprio come suo padre.

Lei lo ama: è il suo più grande eroe ma, comunque, non si sente libera di dirgli la verità che la sta uccidendo. Letteralmente.

Lui era via per le riprese del suo ultimo film, quindi lei è rimasta da sola per circa due mesi.

In questi due mesi tutto è cambiato: è rimasta bloccata in una profonda crisi finita in anoressia. Inizialmente era abbastanza forte da combatterla, ma poi ha perso il coraggio ed è entrata in depressione.

Piangeva spesso pensando che non fosse abbastanza carina e piangeva soprattutto perché pensava di chiedere aiuto a suo padre, ma aveva paura di deluderlo.

L'ora di pranzo era qui. Andò in cucina e afferrò il suo hamburger vegetariano. Dopo averlo finito, si alzò e bevve molti bicchieri d'acqua.

Poi salì di sopra nella sua stanza e accese il pc: cercò le immagini delle donne e ammirò i loro corpi. Tutti le sembravano perfetti, nonostante fossero simili al suo corpo prima dell'anoressia, ma li considerava ancora più belli del suo.

Ha focalizzato la sua attenzione su piccoli dettagli che hanno incoraggiato la sua ossessione ed ora è bloccata con questo.

Era talmente assorta nelle sue ricerche che non si accorse che la porta della casa si era appena aperta e Jeff stava entrando.

Lasciò le borse vicino alla porta e poi si diresse velocemente verso la stanza di Blakeley per sorprenderla.

Senza pensarci due volte aprì la porta e gridò:

<Sorpresa tesoro! Papà è a casa!>.

Blake chiuse immediatamente la pagina web per nascondere le sue ricerche e quando girò la testa allargò gli occhi: finalmente era a casa.

<Papà!> Disse ad alta voce, ma senza alzarsi dalla sedia, con un grande sorriso sul viso.

<Non abbracci il tuo vecchio papà, bambola?> Disse lui camminando verso di lei.

<Sì, certo, ma prima togliti questa giacca puzzolente> rispose cercando di evitare l'abbraccio.

Jeff si bloccò, poi pensò che forse aveva ragione e la giacca era puzzolente, quindi annuì ed uscì per sistemarsi correttamente prima di tornare da lei.

Quando se ne andò, fu sollevata: avrebbe voluto abbracciare suo padre, ma si sarebbe accorto di che aver perso molti chili.

Non sapeva cosa fare.

Scese le scale e vide che portava le borse qua e là in casa, finché non la notò e sorrise alla sua bellissima figlia.

Era così felice di essere di nuovo a casa. Aveva sognato per così tanto tempo di essere di nuovo a casa che non sapeva nemmeno come comportarsi correttamente con sua figlia adolescente.

<Tesoro, vieni qui, ho qualcosa per te> le disse.

<Per me? Veramente? Cos'è?> Chiese curiosa.

<Vieni a scoprirlo tesoro> rispose sorridendo.

Quando si avvicinò abbastanza a lui, improvvisamente la abbracciò e notò che era magrissima, troppo magra, ma non disse nulla. La abbracciò forte e le sussurrò all'orecchio:

<Ti amo, lo sai vero? Ti amerò per sempre>.

Lei affondò la testa nel suo petto e una lacrima le cadde sulla guancia, mentre lei annuì con la testa.

Jeff le baciò i capelli e poi la informò che avrebbe cucinato qualcosa di speciale per lei in modo da festeggiare il suo ritorno.

Mentre lui cucinava, lei rimase nella sua stanza e cercò di evitare in tutti i modi possibili di parlarne con suo padre.

Jeff urlò che la cena era pronta e quando non la vide arrivare capì quello che stava succedendo. Salì di sopra e prima di bussare alla porta, spinse leggermente la porta e vide sua figlia che si cambiava la maglietta: vide che non aveva grasso sul corpo, era come uno scheletro, le ossa incrociavano la pelle e cominciò a piangere silenziosamente .

Si premette una mano sulla faccia, cercando di nascondere i suoi sentimenti e respingere le lacrime, ma mentre i suoi occhi erano coperti, Blake aprì la porta vedendolo lì.

Fu sorpresa di vederlo lì, e quando vide le lacrime nei suoi occhi iniziò a piangere anche lei.

Lui l'abbracciò, entrambi piansero, lei fu sollevata da quel peso e lui distrutto dal vedere la sua amata figlia in quel modo.

<Ti amo Blake. Perché non me l'hai detto? Perché non mi hai detto che stavi soffrendo? Sono tuo padre, sono qui per te, sarò sempre lì per te. Non sai quanto mi fa male vederti soffrire...> disse con voce rotta.

<Mi dispiace così tanto papà. Non volevo ferirti, avevo paura di deluderti> pianse.

<Tesoro, non dirlo! Non potresti mai deludermi: sei perfetta! Sei perfetta Blake, hai capito? Non ti preoccupare ora, lo supereremo insieme, okay? Non ti lascerò mai più sola, lo prometto. Ma devi promettermi che mi dirai se c'è qualcosa che non va, per favore> Jeff aveva il cuore spezzato.

Lei annuì ancora abbracciandolo e piangendo.

<Promesso> sussurrò.

<Okay piccola, ora andremo in cucina e mangeremo qualcosa okay? Poi domani andremo dal dottore per vedere cosa ha da dire. Starai bene, non preoccuparti, credo in te tesoro. Sei abbastanza forte per combatterlo e sconfiggerlo: sei la persona più forte che conosca, non dimenticarlo mai. Ti amo più della mia stessa vita, non potrei vivere senza di te o sapendo che stai soffrendo> aggiunse.

Blake non aggiunse altro, ma fu immensamente felice del fatto che adesso suo padre fosse a conoscenza del suo problema e che quel segreto che la stava divorando fosse finalmente stato confessato. Avrebbero lottato insieme ed insieme ce l'avrebbero fatta.

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Hey ragazzi! Questo è stato un capitolo difficile da scrivere, ma ne è valsa la pena: i disordini alimentari sono molto difficili da sconfiggere, ma è possibile eliminarli. Chiedete SEMPRE aiuto: non c'è niente di sbagliato nel chiedere aiuto. Parlate con i vostri genitori, amici, specialisti o qualcuno di cui vi fidate.
Vi aiuteranno. La sofferenza non è mai una soluzione.

Rimanete forti, sempre ❤

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 05, 2018 ⏰

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