3-Raggio di sole.🌞

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Mi sono svegliata alle cinque e mi sono seduta sul davanzale in cucina ad ammirare tutto quello che mi era mancato, mentre sfoglio i vecchi album.

Una famiglia felice, che io non ricordavo di avere. Mio padre aveva tradito mia madre quando io avevo solo 4 anni, ma lei per non farmi crescere senza una figura paterna ha preferito subire in silenzio.
Ricordo ancora quando andavano in salone pensando che mi fossi addormentata e li sentivo litigare, mio padre diceva che ero frutto di un errore, lui non avrebbe mai voluto un bambino.
Incolpava mia madre di averlo fatto apposta, di essere restata incinta solo per incastrarlo e farsi sposare, la lite finiva sempre con una mano stampata sul candido viso di mia madre.
Così quando mi hanno detto che era stato ricoverato in un ospedale psichiatrico appena tre giorni fa non ne sono rimasta stupita, me lo aspettavo. Hanno chiesto la presenza di un familiare e ho colto la palla al balzo per ritornare a vivere nella mia vecchia casa. Mia madre inizialmente ha detto che non avrebbe voluto sapere niente, poi mi ha detto che mi avrebbe raggiunto non appena risolti i problemi con il lavoro.

Una lacrima bagna una foto. Siamo io Luciano e Sammy.

Sammy era la mia migliore amica, abitava appena fuori città e la vedevo raramente.
Mentre Luciano lui c'era sempre per me, era a lui che raccontavo le liti dei miei genitori, era lui che mi consolava, mi diceva sempre che finché lui sarebbe stato al mio fianco tutto sarebbe andato per il verso giusto.
Infatti quando a soli 10 anni mi trasferii mi sentivo persa senza di lui, per me era come un fratello.

Ricordo che le nostri madri nonostante fossimo cresciuti come fratelli, fantasticavano su un nostro possibile e futuro matrimonio e quando io e Luciano le sentivamo parlare facevamo una faccia disgustata.

Sono sicura che ieri sera Luciano non mi abbia riconosciuta, di certo non posso andare a parlagli alle sei del mattino.

É diventato davvero un bel ragazzo, si è messo in forma, ha ancora il suo lunghissimo ciuffo color caffè e il suo sguardo profondo.

Chi era la biondina che teneva per mano?
Magari la sua ragazza, non mi sembrava il suo tipo troppo svestita.

Luciano aveva tanti sogni da bambino, mi raccontava sempre che sarebbe voluto diventare un calciatore, sposare una ragazza intelligente e avere tre bambini e adottare un cane, chissà se i suoi piani sono cambiati.

Decido di andarmi a fare una lunga doccia.
Indosso una canotta ed un paio di jeans e arriccio i miei lunghi capelli biondi cenere.

Sono circa le sette  quando sono pronta per andare a fare colazione e andare a scuola per parlare con il preside. Devo frequentare l'ultimo anno di liceo e ho deciso che lo frequenterò proprio qui.

Esco da casa e raggiungo a piedi il solito bar in cui mia madre mi portava nei pomeriggi d'estate a prendere il gelato.
É esattamente come lo ricordo, le mura azzurre il bancone giallo e i tavolini rossi.

Prendo posto in un piccolo tavolino rilegato in un angolo ed aspetto che qualcuno prendi la mia ordinazione.

Un ragazzo mio coetaneo si avvicina e mi sorride, devo dire che non è per niente male.

"Buongiorno raggio di sole, cosa ti porto?"

Sorrido a mia volta.

"Buongiorno emh... un cappuccino e una fetta di torta..."

"Al cioccolato?"

Annuisco.

Il cameriere mozzafiato  prende l'ordinazione e va via.
Nel frattempo nel bar entra una ragazza, che nonostante gli anni riconosco subito essere Sammy, i suoi capelli rossi sono inconfondibili come le sue lentiggini e i suoi occhioni da gatto verdi.

"Sammy!"

Grido alzandomi e andandole incontro.

Vedo la sua faccia confusa, ma non appena capisce chi sono mi abbraccia.

"Marta?"

"Sammy mi sei mancata un casino."

"Anche tu piccolo raggio di sole."

Farfuglia qualcosa alla biondina che la segue, lei non l'ho mai vista.

"Piacere sono Martina."

Si presenta.

"E io Marta."

"Si le ho parlato tantissimo di te. Guarda chi c'è mio fratello vi siete già salutati? Matthew."

Il cameriere si avvicina a noi e io non posso credere ai miei occhi il cameriere mozzafiato é Matthew?

Dopo esserci salutati come si deve ci sediamo tutti e tre insieme alla biondina.
Mi raccontano di essersi trasferiti in città, che i suoi genitori hanno comprato il bar e che ora lo gestisce Matthew.

Tra una chiacchiera e l'altra sono già le nove e chiedo a Sammy di accompagnarmi a scuola per parlare con il preside.

Dopo aver fatto l'ulaosta dalla mia vecchia scuola e aver ritirato le chiavi dell'armadietto e il necessario, decido di passare una giornata con Sammy e la sua amica, sembra davvero molto simpatica. Giriamo tutti i negozi e io ne approfitto per acquistare qualche nuovo capo.

La sera cala ed é ora di tornare a casa.

Tra odio e amore -Luciano SpinelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora