6-Le mucche colorate.🐮

219 8 0
                                    

La luce che entra dalle persiane mi sveglia.

Questa non è la mia camera, sono nella camera di Luciano.

Solo ora mi ricordo della barbie e di Luciano ubriaco.
Per fortuna ancora dorme così cerco di sgattaiolare fuori senza farmi notare.
Ma è impossibile per una ragazza goffa come me perché inciampo sul tappetto facendo cadere alcuni libri.

*Impreco*

Luciano si sveglia e si strofina gli occhi, indossa ancora il giubbotto di pelle.

"Ma tu che cazzo ci fai qua?"

Urla. Io mi alzo da terra.

"Ieri...ieri tu...!"

In volto è rosso è incavolato.

"Ieri cosa?"

Sembra calmarsi.

"Barbie ha suonato  alla mia porta, tu eri ubriaco per terra è andata via ridendo."

Si gratta la testa con un dito e proprio come in un film sembra che la lampadina nel suo cervello si sia accesa.

"Merda vero."

"Già ora vado."

"Ferma."

Mi fermo e lo guardo.

"Grazie, ma non deve succedere più lasciami marcire la prossima volta va bene?"

"Non potrei mai lasciarti marcire."

Sto per uscire dalla sua stanza ma...

"Comunque indossavi un pigiama simile a 7 anni non ti vergogni?"

Mi chiede divertito mentre fissa il mio pigiama ricoperto da tante mucche colorate.

"È bellissimo il mio pigiama, non offendere le mie mucche."

In effetti devo ammettere che a volte sono infantile ma non mi interessa niente io lo adoro e continuerò a metterlo.

Sento che continua a ridere mentre esco da casa sua ed entro a casa mia.

Trovo mia mamma in cucina con la sua inseparabile vestaglia leopardata.
So che é la fine.

"Marta!"

Mi guarda con uno sguardo malizioso.

"Mamma non è come pensi, aveva bisogno di me."

Continua a sorridermi maliziosamente mentre si versa del caffè.

Caffè.
Matthew.
Pizza.
Appuntamento.
Devo ancora dargli una risposta.
Sono già le sette così con un fulmine mi preparo ed esco di casa per andare al bar.

"Matthew."

Dico affannata e forse anche un po' in disordine.

"Buongiorno raggio di sole."

"Scusami per ieri, comunque accetto volentieri il tuo invito."

"Mi rendi felice, ti voglio bene."

Mi stampa un bacio sulla guancia.

Ti voglio bene.
Luciano.
Notte.
Ubriaco.

Mi schiaffeggio teatralmente la fronte mentre mi dirigo verso scuola.

Come si comporterà oggi, continuerà a non considerarmi oppure siamo tornati amici?

La risposta alle mie domande non tarda ad arrivare, eccolo lì che arriva insieme ad un ragazzo davvero molto ma molto carino.

Capelli corvini, fisico statuario, mascella squadrata e due occhioni verdi.

Mi guarda e mi fa l'occhiolino ed è lì che sento le farfalle nello stomaco.

"Hei bellissima! Sei nuova?"

Mi chiede. Avvicinandosi e lasciando il suo amico, ossia Luciano, indietro.

"Si e no."

Dico sbattendo più volte le palpebre come una stupida ragazzina.

"Ci vedremo presto io e te."

Mi dice all'orecchio quando suona la campanella.

All'improvviso mi ricordo che ho già appuntamento con Matthew e non posso pensare a trenta ragazzi contemporaneamente.

Le lezioni passano lente e noiose, tra una chiacchiera con Sammy e qualche appunto random.

La campanella suona ed è come se sentissi un coro angelico.
La scuola è iniziata da solo una settimana e io sono già stanca, ma finalmente è Venerdì.

Sono sul letto ad annoiarmi quando mi arriva una notifica.

DA MATTHEW:
Stasera ti passo a prendere alle 8?

A MATTHEW:
Si, va bene.

Tra odio e amore -Luciano SpinelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora