La lezione

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Mentre tornavano con lo zaino un po' di persone le guardarono, loro quindi lo nascosero dietro le gambe.
Quando arrivarono in classe lo appesero sotto il banco di Kate, non lo poteva vedere nessuno, perché  erano in un'isola (cioè quattro banchi uniti insieme), e in fondo alla classe, attaccate al muro.
Durante la lezione, Isabelle e Kate frugarono nello zaino di Jo Aftenty. C'era tanta roba: una bottiglietta, un blocchetto che secondo loro era da buttare, una penna anche questa da buttare, un pacchettino con dei fazzoletti, e una busta con dentro quello che cercavano: le minacce.
Erano varie, sopra la prima c'era scritto.


È UN POSTO MOLTO PERICOLOSO QUESTA SCUOLA


Nella seconda c'era scritto.


NON FARE PASSI FALSI


Nella terza.


NON FARE QUELLO CHE NON DEVI


Nella quarta.


OGNI RESPIRO PUÒ ESSERE L'ULTIMO


Nella quinta.


GUARDATI ALLE SPALLE


Isabelle iniziò a sostenersi in piedi a malapena, valeva lo stesso per Kate. La voce della maestra Adele ormai era un rimbombo nelle loro menti da detective. Non riuscivano a pensare.

Per il resto della lezione Kate mandò dei biglietti, a Isabelle con le sue teorie delle minacce.
Erano immersa nei loro pensieri. Isabelle venne interrotta dalla maestra.
- Dimmi cosa vuol dire fare un triangolo rettangolo isoscele?- le chiese l'insegnante.
- Signora, è molto complicato rispondere alla sua domanda non trovo le parole giuste.- mentì Isabelle.
- Allora me lo saprà dire la signorina Lefay- disse la maestra girandosi verso Kate.
- Ehm... eh..eh...- rispose incerta Kate.
- Oh, signorine capisco è un argomento difficile, mi aspetto che domani all'interrogazione sappiate ripondere- affermò lei.
Isabelle che non avevo neanche letto un bigliettino di quelli che le aveva mandato Kate, la sua collaboratrice. Si mise a leggerli per il resto della lezione.
Nel primo c'era scritto :

Forse è stato uno/a della sua classe se dicono che la odiano direi che è ovvio.

Nel secondo c'era scritto:

Non può essere stato uno/a della sua classe, è troppo sospetto, no. Deve essere stato qualcuno che non conosciamo, oppure che conosciamo molto ma molto bene.

Poi dopo un po' di minuti, suonò la campanella del pranzo.
- Bambini, oggi rimango io a pranzo, la signora Rimanì  deve andare dal dottore.- disse la maestra Adele.
- Certo maestra Adele, resteremo con te.- dissero in tono scocciato tutti insieme.

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