Troviamo una soluzione

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A seguire quell'annuncio ci fu quello del preside:
-Non vi dovete preoccupare, l'assassino lo abbiamo già catturato, questo è solo qualche stupido che vuole fare un terribile scherzo- ma la voce del preside non era tranquilla, sapeva che il colpevole era ancora a piede libero, lo studio del preside era dall'altra parte del corridoio rispetto al loro dormitorio.
-Dovete andare a fondo!-urlò furibondo il preside.
-Certo signore-dissero due poliziotti che in quel momento uscirono dallo studio.

Stettero ore a cercare una soluzione.
-Kate perché piangi?-domandò Isabelle all'amica che stava singhiozzando con un viso compiaciuto.
Scoppiò in una risata.
-Siamo tanto stupide, ADELE!!!, non capisci, odiava Jo Aftenty, non ti ricordi quel momento in cui ci fu quel caso degli Aftenty, come ho fatto ad essere così stupida ti ricordi vagamente di quel qualcosa che non tornava, la zia, la cugina, un familiare che odiava profondamente, e che li aveva messi in cattiva luce, quindi la ricchissima famiglia Aftenty si vendicò ed uccise la sorella di Adele, Jasmine, e la figlia prese il suo stesso nome per insabbiare la faccenda...-disse Kate, ma venne interrotta.
-Adele aveva subìto degli inganni anche lei da quella famiglia, quindi voleva mostrare a tutti il lato oscuro di quella famiglia, e quando la faccenda venne insabbiata uccise Jo, per vendetta, chiaramente Jasmine e Sabrina le dovevano un favore per aver ucciso Jo senza sporcarsi le mani, ma in qualche modo se le sarebbero dovute sporcare, ma solo per poco. Sarebbe stata orgogliosa di andare in prigione per aver vendicato, quindi boom!-disse Isabelle.
-Perfetto adesso diciamo alla polizia - disse frettolosa Kate.
- Ferma, ci vogliono prove, e so perfettamente dove trovarle-disse Isabelle.
-Adele avrà sicuramente tenuto qualcosa che può testimoniare il fatto di essere coinvolta in quella faccenda, per poi risalire a Jo, e il giornale, lo avrà sicuramente buttato via, sarebbe stato troppo sospetto, e c'è un solo posto dove stanno tutti i giornali che parlano di casi - disse Isabelle.
-Lo studio del professor Jaklin, lo sappiamo tutti che è un appassionato di gialli-disse Kate.
-In quel periodo era estremamente eccitato, non faceva altro che parlare di quel caso e  dare la sua opinione- disse Isabelle.
Per un momento si guardarono negli occhi, avevano trovato la soluzione di quell'intricato caso.
-Ehi muoviamoci-esclamò Kate rompendo il silenzio.
Entrarono nello studio del professor Jaklin, che in quel momento era in pausa o ad una lezione.
Entrambe si fiondarono sulla cesta piena di giornali, e nonostante quel casino ci misero poco a trovarlo.
-Prova numero uno-disse Kate.
-La prossima sarà più dura da trovare, Adele è sempre stata molto discreta, nasconderà questa prova con attenzione meticolosa-disse Isabelle.
Videro la maniglia della porta piegarsi...

Quando Adele entrò non trovò nessuno, ma cosa ci faceva Adele lì?
Forse le aveva viste entrare e gli stava dando la caccia.
Quando si avvicinò alla cesta dove poco prima stavano frugando loro si accorsero che non stava cercando loro, ma quello che stavano cercando anche loro.
Adele imprecò ad alta voce mentre le mani rovistavano impazienti nella cesta.
Adele stava dando le spalle alle ragazze, quindi piano piano scivolarono alla porta e la chiusero dentro.
-Chi è che mi ha chiuso dentro!!!- esclamò una voce dall'altra parte della porta.
Isabelle e Kate corsero velocemente verso la porta della sua camera.
Pochi minuti dopo la loro entrata il perfetto ordine di quella camera era diventato un perfetto casino.
-Eccola!!-disse Isabelle.
-Le due prove più importanti, attorno ci potranno creare delle prove che saranno facilmente rintracciabili - disse Kate che custodiva entrambe le prove.

-Scusi poliziotto Rilly, possiamo parlarle-disse Isabelle in modo discreto.
-Abbiamo risolto io caso-disse Kate.
-Basta prese di giro, la situazione sta diventando seria, non potete più indagando-disse serio Rilly.
-Adele-disse Kate andando subito al sodo, dato che suo cugino era testardo.
-Adele che centra in questa storia?-disse Rilly, mentre la vedeva entrare nella sala comune.
-Leggi ciò che c'è scritto in questa cartellina noi dobbiamo andare.
Le ragazze frettolosamente corsero via da Adele, che aveva probabilmente capito che stavano tramando.
Uscirono sulla neve, stavano correndo con tutto il fiato che avevano nei polmoni.
-Ferme mocciosette- disse Adele che le aveva trovate.
-Pensate di potervela cavare così, risolvendo un caso di omicidio.
La sua voce era fredda e tenebrosa. Improvvisamente afferrò Kate per la giacca e la trascinò a sé. Le puntò una pistola alla testa.
-Ti prego no!-disse Isabelle.
Caricò la pistola.
-No!-disse Isabelle osservando Kate, con le lacrime agli occhi.
Adele accentuò la presa sulla pistola, e preparò il dito sul grilletto.
-Cosa vuoi?-domandò Isabelle.
-Datemi le prove che avete -disse Adele con voce crudele.
-Confessa -disse Kate da sotto la pistola.
Isabelle attivò il registratore del telefono senza farlo vedere ad Adele.
-Ho ucciso Jo perché era la figlia della famiglia che mi ha rovinato la vita uccidendo mia sorella-disse Adele.
Isabelle la mandò a quel paese, allora Adele pigiò leggermente di più il mirino nella tempia di Kate.
BOOM!
Un rumore sordo si fece strada nelle orecchie di Isabelle, uno sparo.
Vide Kate a terra, con e sulla neve bianca e candida comparve uno schizzo di sangue rosso.
-Ahaha-rise Adele, poi cedette anche lei sulla neve, mentre Kate si alzò.
Dietro il corpo di Adele in lontananza c'era una ragazza giovane con una pistola in mano. Jasmine.
-Forza ragazze è stata legittima difesa, quella donna è un verme-dopo prese le ragazze per il braccio e le trasportò dentro.

Omicidio per la HIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora