Jimin venne buttato fuori dal suo stato di trance momentaneo quando Yoongi gli afferrò il polso. Il biondo alzò lo sguardo e vide quello del corvino fissarlo intensamente con il viso leggermente arrossato. Rimasero in silenzio per qualche istante osservandodi a vicenda. I loro cuori battevano all'unisono e entrambi si accorsero che dentro di loro stava nascendo qualcosa.
"Che stavi facendo?"
Domandò Yoongi con la sua solita espressione seria. Il minore sgranò gli occhi pensando ad una risposta plausibile.
"Come ti sei fatto tutti quei tagli?"
Rispose Jimin con un'altra domanda, era la prima cosa che gli era venuta in mente. Il viso di Yoongi si corrucciò per un secondo pensando a ciò che aveva passato. La sua fronte iniziò ad imperlarsi di goccioline di sudore a malapena visibili. Jimin continuava ad osservare il suo Hyung e non poteva fare a meno di rimanere affascinato dalla pelle così pallida di Yoongi, gli sembro fatto di porcellana. I suoi lineamenti rimanevano perfetti nonostante la sua espressione rammaricata.
"Ero bipolare, per questo sono qui. Ero abbastanza pericoloso prima che iniziassero a sedarmi."
Il biondino rimase davvero stupito da quella informazione. In effetti non si era mai chiesto perché il corvino fosse lì.
"Quindi..." proseguì Jimin con leggera insicurezza "...tutti questi segni te li sei fatti da solo?"
Chiese toccando una cicatrice sul collo di Yoongi, che rabbrividì al leggero contatto.
"Non tutti...quando ero piccolo mia madre beveva fino a non capire più nulla e riversava sempre la sua rabbia momentanea su di me. Bruciava le sue sigarette sulla mia pelle..."
Rispose il maggiore con la voce sempre più tremante e lo sguardo fisso nel vuoto. Sembrava quasi come se davanti ai suoi occhi stesse rivedendo ogni singolo trauma.
Jimin appoggiò la sua manina sul braccio di Yoongi iniziando ad accarezzarlo dolcemente per tranquillizzarlo.
"Come mai hai continuato a ferirti?"
Nonostante al minore sembrasse indiscreto continuare, lo fece. Voleva sapere di più.
Yoongi non lo guardava, continuava a tenere lo sguardo su un punto indefinito della stanza.
"Per difendermi ho sviluppato una seconda personalità. Si chiamava Suga. Lui era molto più forte e aggressivo di me, ma non lo era solo verso gli altri, lo era anche contro il nostro...cioè il mio corpo. Iniziai a tagliarmi non accorgendomene in quanto era il mio alter ego a farlo."
Per il ragazzo di porcellana era difficile parlare di Suga. Si comportava come se stesse descrivendo un'altra persona, come se non fosse lui stesso.
"E tua mamma dov'è ora?"🎩
Scusate per gli eventuali errori!💕
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~•{Madness}•~ Yoonmin
Fanfiction"Sai sono stufo di queste fredde mura, ma usciremo presto insieme, vero Yoongi?" "Jimin, non è possibile...non si esce mai da qui." •Jimin é un ragazzo di 18 anni, si trova in un manicomio da ormai due anni, ma fin dal suo arrivo riesce a sopportare...