La luce giallognola del bagno colpiva il viso dormiente di Jimin.
Era tarda notte, ma quel fastidioso bagliore aveva strappato il minore dalle amorevoli braccia di Morfeo.
Con disappunto il piccoletto si strofinò gli occhi e si mise a sedere sul letto. Quando la sua vista divenne più chiara, notò che ormai Yoongi non era nel suo letto.
Con timore Jimin si alzò e con passo felpato e tremante si diresse verso la porta della stanzetta. Era socchiusa.
Il minore non aveva il coraggio di aprire quella tavola di legno che lo separava dal suo Hyung, quindi avvicinò l'occhio alla fessura.
"Yoongi, io e te siamo una cosa sola. Non puoi sconfiggermi!""No no no, suga io posso farcela! Sono forte! Tu non sei me!"
"Sciocchezze!"
Jimin udiva i bisbigli del maggiore che stava avendo una conversazione con il suo alter ego.
Ogni qualvolta Suga parlava, la voce dello Hyung di incrinava e assumeva un tono inquietante accompagnato da risolini isterici. Mentre la voce di Yoongi, il vero Yoongi, era tremante e angosciata. Si sentiva la paura nelle sue parole e qualche gemito di dolore."Ti prego, smettila...n-non sopporto più il dolore."
Supplicò Yoongi, mentre Suga lo spingeva a tagliare i suoi gracili polsi.
Jimin vide delle gocce di sangue macchiare il lavandino color avorio e i singhiozzi del corvino sempre più forti. Il respiro pesante del maggiore e i suoi lamenti regnavano ormai in tutta la stanza.
Il minore ne aveva avuto abbastanza, non poteva più sopportare quella visione straziante.
Irruppe nel bagno e in un batter d'occhio era addosso a Yoongi. Si trovavano entrambi sul pavimento e il più piccolo riuscì a vedere gli occhi smarriti del maggiore.
"Yoongi, smettila di ascoltare Suga! Tu sei migliore di lui!"
Gridò Jimin con gli occhi lucidi e arrossati.
"A-Aiutami...S-Suga è t-troppo forte."
Disse disperatamente il corvino. Jimin pensò di aver ritrovato il suo Hyung, ma il viso corrucciato di Yoongi si trasformò presto in un sorriso raccapricciante.
"È troppo facile ingannarti moccioso! È bastato piagnucolare un po' per attirarti qui!"
Suga invertì la situazione e il minore si ritrovò sotto il suo peso. Una mano del corvino andò sul suo collo e con l'altra reggeva un filo di ferro tagliente, come quello utilizzato da Jin per suicidarsi.
Jimin guardava il volto del maggiore con occhi sgranati e la paura che si stava impossessando dei suoi sensi.
"Presto raggiungerai i tuoi cari amici fantasmi, ragazzino!"🍫
Piango
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~•{Madness}•~ Yoonmin
Fanfiction"Sai sono stufo di queste fredde mura, ma usciremo presto insieme, vero Yoongi?" "Jimin, non è possibile...non si esce mai da qui." •Jimin é un ragazzo di 18 anni, si trova in un manicomio da ormai due anni, ma fin dal suo arrivo riesce a sopportare...