Flashback #4

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Riaprì gli occhi e trovò l'unica immagine che potesse ancora definire familiare, ancora in grado di rassicurarlo nonostante tutto. Attorno a lui, le pareti della sua stanza e sua madre che, con la solita premura che sembrava calzare solo a lei, gli carezzava delicatamente la testa, scostando con dolcezza le ciocche scomposte di capelli che gli ricadevano sul viso. Gli lasciò un tenero bacio sulla fronte non appena si accorse che fosse sveglio e sospirò nel vedere il suo sguardo perdersi nel vuoto.

<<Finalmente ti sei svegliato... hai dormito per un giorno intero. Ieri mattina ci è arrivata una telefonata dalla scuola e siamo corsi a prenderti. Il dottore ha detto che eri svenuto nel bel mezzo nel corridoio e che sarebbe stato meglio fare degli accertamenti prima di farti rientrare a scuola>>

Jimin constatò amaramente che nessuno fosse a conoscenza di ciò che Sehun gli aveva fatto mentre erano da soli, ma si sentì sollevato all'idea di saltare qualche giorno di scuola in più. Sapeva perfettamente che tutto il coraggio che aveva dimostrato tornando in classe a testa alta era stato spazzato via dall'incontro con il suo ex-migliore amico e non aveva alcuna intenzione di fronteggiare i propri "aguzzini" senza la preparazione mentale adeguata.

Decise di non far preoccupare inutilmente i suoi genitori e finse di star bene, giustificando il malore avuto a scuola come postumo della malattia dalla quale si era appena ripreso, anch'essa indubbiamente fittizia.

Si alzò dal letto barcollando e quasi cadde sentendo il sangue confluire rapidamente alla testa. Avanzò tremante verso a cucina, intenzionato a bere qualcosa di fresco per darsi una svegliata, e notò sua sorella seduta su di uno sgabello con entrambi i gomiti poggiati sul ripiano in marmo della penisola, assorta nella lettura di un saggio presumibilmente scolastico. Sentendo i passi di Jimin avvicinarsi, la ragazza interruppe la sua attività e lo guardò, per poi saltargli addosso e abbracciarlo, noncurante della sua poca stabilità.

<<Jiminieeeee! Che bello, ti sei svegliato! Ho avuto così tanta paura, come stai? Ti fa male la testa? Hai fame? Vuoi qualcosa?>>

<<Al momento gradirei che tu non mi stritolassi, sai com'è, mi hai quasi ucciso>> Rispose Jimin, incapace di trattenere un sorriso di fronte all'esagerata preoccupazione della sorella, una delle costanti delle quali di certo avrebbe sentito la mancanza.

Suji era sicuramente la persona a cui Jimin era più legato, nonostante avessero una differenza di età di ben quattro anni. Frequentava l'università più prestigiosa di Seoul ed era l'orgoglio dei suoi genitori che, senza la sua borsa di studio, non sarebbero mai stati capaci di sostenere economicamente le sue ambizioni. Era sempre stata una persona piena di energie e motivata in ogni suo proposito, un esempio da seguire dal punto di vista di Jimin, che era da sempre il suo più accanito sostenitore e che la supportava qualsiasi cosa decidesse di fare. Del resto, il loro rapporto di basava sulla fiducia reciproca e sull'affetto, raramente così vivo e sentito tra fratelli .

Jimin ne era convinto; senza sua sorella, non sarebbe mai stato capace di affrontare tutti i problemi che, specialmente in quel periodo, si sera ritrovato davanti. Sentiva il bisogno della sua vicinanza più che mai, certo che Suji fosse l'unica persona rimasta in grado di capirlo e amarlo incondizionatamente nonostante tutto.

Malgrado si fidasse ciecamente di lei, non voleva confessarle il motivo della sua ansia continua. Non si sentiva ancora pronto per affrontare l'argomento "omosessualità" con qualcuno e l'ultima cosa di cui aveva bisogno era la disapprovazione da parte di sua sorella. Anche solo il pensiero che lei non potesse essere d'accordo lo terrorizzava.

Non era pronto a perdere qualcun'altro, non sarebbe stato in grado di sopportarlo.

Senza aggiungere altro, mantenendo un dolce sorriso a fior di labbra, Suji saltellò in direzione del frigorifero, aprendolo e versando del latte in un bicchiere, per poi ritornare dal fratello e porgerglielo con soddisfazione.

Suicide Hotline || YoonMinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora