Suicide Hotline || YoonMin

Bonus

Allora.

Ci abbiamo pensato a lungo e alla fine abbiamo deciso di tentare.

Quello che leggerete qui di seguito è il finale che avevamo inizialmente progettato per questa storia e che, a causa di motivi vari, ci siamo ritrovate ad accantonare, per favorire quello che già conoscete.

Sappiamo che sia una mossa azzardata e BLA BLA BLA, ma sinceramente volevamo fare un piccolo regalo a tutti coloro che hanno apprezzato la nostra storia, sperando di arricchirla e renderla ancora più completa.

ATTENZIONE
Poiché questo finale differisce da quello precedente, appunto, solo alla fine, incollerò di nuovo tutto il capitolo dell'Epilogo, cambiando ovviamente ciò che deve essere cambiato. Lo faccio per non creare confusione, perché capisco che altrimenti sarebbe difficile da capire.
PER CUI NON DITE CHE I CAPITOLI SONO IDENTICI, LEGGETE CON ATTENZIONE. Il finale "diverso" inizia dalle ore 20:11 nella storia, ovvero l'ultimo orario riportato. Consigliamo di leggere da quel punto se non volete perdere tempo.

Ricordiamo inoltre che, come già detto, non sono previsti sequel di nessun tipo per questa storia, per cui vi conviene smettere di sperarci hahahaha

Detto questo

Hope you'll like it❤

-A&M

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L'orologio appeso alla parete della cucina scandiva incessantemente ogni secondo e il suono dei suoi ticchettii era l'unico segnale di vita percepibile in tutta la casa.

Tic tac, tic tac...

17:03

Yoongi se ne stava sul divano a gambe divaricate e si godeva il tanto meritato riposo. Era stremato per tutte le levatacce e le notti insonni alle quali era stato costretto per far felice Jimin ma, allo stesso tempo, non si era mai sentito così leggero. Aveva investito fino all'ultima goccia di ogni sua energia per far sorridere quel ragazzino e, più ripensava ai suoi lineamenti fini e delicati, più desiderava stringerlo a sé e non lasciarlo mai andare. Si sentiva dannatamente bene e avrebbe voluto urlare a pieni polmoni, gridare al mondo quanto Jimin avesse sconvolto positivamente la sua vita, prima costellata di insoddisfazioni e dolore, priva di ogni sorta di empatia.

Il suo carattere ad un primo sguardo sembrava essere rimasto immutato dopo la morte del suo migliore amico due anni prima e soltanto chi gli era rimasto davvero accanto aveva notato la tremenda e apparentemente irrecuperabile depressione in cui era caduto. I sensi di colpa che brulicavano incessantemente nel suo subconscio lo avevano reso schiavo dei suoi stessi presentimenti, facendo diventare la pace e l'equilibrio interiore un'utopia per lui irraggiungibile.

Ma in quel momento si sentiva per la prima volta un po' più rilassato e completo, e pensò che Jimin fosse l'unico elemento mancante in quell'atmosfera di totale rilassatezza.

Non vedeva l'ora che quel ragazzino tornasse a casa.

Tic tac, tic tac...

17:47

Yoongi si rivelò molto più impaziente del previsto e si spostò in cucina, incapace di star fermo anche solo per un secondo. Jimin sarebbe tornato a breve eppure c'era qualcosa che non adava.