The hidden Notebook

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//... E finalmente lo vidi. Era in tutto il suo splendore davanti a me così io mi precipitai tra le sue braccia e...\\

"Driin driin driin" la sveglia cominciò a suonare. Purtroppo era ora di abbandonare il mondo dei sogni.

Mi sporsi in avanti per spegnere la sveglia sul mio cellulare, ma nonostante facessi quel movimento continuamente come da routine, non avevo ancora imparato a calcolare le distanze poiché mi sporsi così tanto da cadere dal letto.

Perfetto! Come giornata di merda è iniziata a meraviglia.

Nel frattempo spensi la sveglia, ma nonostante la mia caduta ero ancora in fase di trance post dormita, o meglio dire post letargo.

"Che ci fai buttata per terra? Non mi dire che sei caduta!? Neanche a 5 anni lo facevi!" ecco mio padre. Il "pagliaccio" di casa perché nonostante avesse avuto una brutta giornata non voleva farla pesare pure a me e a mio fratello, infatti era sempre sorridente e pieno di battute in serbo; non so nemmeno io da dove le tirasse fuori. Ma l'ho sempre adorato, compresa la sua parte iperprotettiva, d'altronde non posso lamentarmi di quel lato visto che sarebbe un problema se se ne fregasse di me.

Risposi a mio papà con un mugolio, visto che di prima mattina non sono mai stata molto loquace.

E tanto per precisare, non è vero che neanche a 5 anni cadevo dal letto! In realtà sono caduta solo una volta (con oggi due) ma quella volta mi lussai una spalla.

Già da questo si capisce che sono imbranata in molte cose come tenere l'equilibrio, di conseguenza non cammino come una modella di Victoria's Secret, ma diciamo che assomiglio di più a un camionista vestito da donna.

Esattamente, non sono per niente la definizione di femminilità, spesso penso che se non avessi i capelli lunghi fino a metà schiena mi potrebbero scambiare per un ragazzo.

Ma ora basta vagare con i pensieri è meglio alzarci da terra.

Anche oggi mio papà mi ha preparato la colazione, latte caldo e tante varietà di biscotti per tutta la tavola. Non sarei mai morta di fame.

Dopo essermi vestita, skinny jeans neri e una semplice felpa grigia, salutai mia madre che ancora dormiva e scesi le scale per poi salire in macchina.

Mio padre mi accompagnava ogni giorno in macchina, di conseguenza ogni santa volta mi toccava subire le canzoni da vecchi nella sua radio. Di sicuro penserete che siano canzoni vecchie che noi giovani di solito odiamo, ma magari fossero quelle! Mio padre ascoltava canzoni da balera, ovvero dei balli come polka, mazurca, valzer, moderato... E la maggior parte di quelle canzoni erano fatte con l'armonica e la fisarmonica. Modo perfetto per iniziare bene la giornata direi!

Di solito io e mio papà siamo dei dormiglioni assoluti infatti anche oggi ho fatto un ritardo a scuola, perfetto.

Entrai in classe e mi sedetti vicino alla mia migliore amica Beatrice.

"Buongiorno Erica" mi accolse lei con uno dei suoi bellissimi sorrisi. Io le risposi sbuffando.

"Wow che energia stamattina! Mi raccomando contienila"

"Ahh voglio solo ritornare a dormire"

"Bè credo tu ti sia dimenticata che la prima ora il prof di geografia interroga, quindi possiamo pure dormire

"Vero!"

Potevo benissimo poltronare visto che io ero già stata interrogata, inoltre questa materia è quella che non sopporto di più per vari motivi:
1)il prof.
2)non mi interessava.
3)la considero inutile visto che dopo aver passato la verifica/interrogazione io mi dimenticavo tutto ciò che avevo studiato.
4)il prof.

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