The hidden Notebook pt.2

8 5 0
                                    

Anche oggi un'ennesima giornata iniziata col piede storto visto che sono in ritardo, ho i capelli di merda, ho dovuto bere il latte freddo che odio e in macchina ci sono le solite musiche di merda. O forse mi sbagliavo...

Tutto d'un tratto partì una base al piano che riconobbi subito"River flows in you" questa canzone era presente nella mia playlist di Spotify chiamata "relax time", inoltre adoro suonarla nella tastiera che ho in camera mia.

Strano che questa canzone sia stata mandata in questa radio, ma chiunque l'abbia messa credo che lo ami a prescindere.

Entrai a scuola, facendo l'ennesimo ritardo, entrai in classe e salutai Bea con un sorriso.

"Wow Erica, da quando sorridi di mattina? Preannunci una bella giornata?"

"Sono di buon umore, a parte i miei capelli che hanno deciso di vivere di vita propria."

"Wow che bello vederti sorridere alle 8 di mattina!" e iniziò a ridere.

Forse dovrei seriamente sorridere di più per cominciare bene la giornata, ma questo ci penserò nei prossimi giorni...

"Che cazzo ti ridi!? Ti do un pugno!"dissi scherzando, ovviamente ero ironica.

"Ah ecco che è ritornata la solita scazzata!" e poi scoppiammo a ridere insieme.

"Voi due signorine! Fate silenzio!" ci rimproverò il prof di diritto che interruppe la nostra ridarola.

"Allora dimmi che cosa ti ha reso di buon umore?" mi domandò Bea parlando a bassa voce.

"Sai la radio che ascolta mio papà?"

"Mm... Si me ne hai parlato"

"Ecco hanno messo River flows in you!"

"Cosa!? Quella canzone praticamente non l'ho mai sentita in radio, poi in quella di tuo papà! Figuriamoci..."

"Esattamente!"

"Anche a me migliora la giornata quando la ascolto in bus".

--¢--

Durante la quarta ora, ovvero quella di storia, mi annoiai così tanto che decisi di usare il mio banco come passatempo.

Di solito il banco traballava e io mi divertivo insieme a Bea a far scivolare la matite sopra, insomma facevamo diventare il mio banco una specie di scivolo per matite.

Ma appena provai a muoverlo, rimase fermo. Che peccato! Magari le bidelle pulendo hanno scambiato qualche banco.

Ma no! È impossibile! Sul banco c'era ancora la piccola rosa che avevo disegnato ieri mentre mi annoiavo nell'ora di teoria di motoria, quindi era lo stesso banco.

Infatti mi accorsi che sotto ad una gamba del banco qualcuno aveva messo un foglietto di carta ripiegato tantissime volte che impediva al banco di traballare.

Lo raccolsi e lo misi sul banco.

"Cos'è?" mi chiese Bea.

"L'ho trovato sotto la gamba del tavolo, comunque ora si muove e quindi possiamo giocare con le matite".

Cominciammo a far rotolare le matite sul banco, ma ad un certo punto notai che sul foglietto ripiegato molte volte s'intravedeva una scritta, così lo aprii.

Buongiorno Erica, ho qualcosa per te e lo troverai nell'aula 3.0 al secondo piano. È un quaderno nascosto. Spero ti faccia sorridere.

Inquietante. Anzi di cattivo gusto.

Che scherzo di merda veramente.

"Cosa c'è scritto in quel foglio che ti ha fatto fare quella faccia?" mi domandò Bea.

Le passai il foglio e lesse. Ma al contrario di me, era entusiasmata quasi fosse stata lei a ricevere il biglietto.

"Oh Dio! Dopo andiamo nell'aula 3.0 assolutamente!

"Come sei ingenua! Sarà uno scherzo di qualcuno sicuramente..."

"Ma va là che scopo avrebbe questa persona di farti andare nell'aula 3.0?"

"Potrebbe essere un maniaco e magari mi vuole rinchiudere dentro l'aula per poi rapirmi e stuprarmi!"

"Quanta fantasia hai! Ti ricordo che siamo a scuola e inoltre io ti accompagnerò, poi sai benissimo difenderti da sola. Tiri degli ottimi pugni!"

Una volta scherzando ho tirato un pugno anche a Bea, ma sono stata una sciocca dimenticandomi che lei non era forte come Chris o Seba.

"Bè allora vacci solo te, io dopo vado da Chris... Non voglio sprecare una ricreazione per un quaderno! Che neanche esiste poi."

"Sei una guastafeste veramente!"

"E tu una rompi palle"

"Okay, allora se non vieni andrò da Leonardo a dirgli che sei di nuovo disponibile e che l'hai perdonato"

Ebbene sì, Leonardo era ritornato da me quando le altre due l'avevano mollato. Mentre lui praticamente si dichiarava e si scusava io gli ho sputato in faccia e me ne sono andata. Il momento migliore della mia vita devo dire.

Sapevo che Bea non l'avrebbe mai fatto però decisi di accettare visto che lei non tirava mai in ballo Leo nei nostri discorsi. Quindi se l'ha nominato vuol dire che la questione è seria.

--¢--

Finalmente eravamo nella fatidica aula 3.0

To be continued...

The hidden NotebookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora