Appena arrivai a scuola Bea mi bombardò di domande.
"Spiacente deluderti" le risposi interrompendola.
Lei mi guardò confusa e così le spiegai tutte le mie disavventure.
"Scusa ma... Leonardo ha fatto il bastardo fino adesso, perché proprio ora quando finalmente hai deciso di voltare pagina ti stressa l'anima!?" ribatté sconvolta Bea.
"Non lo so è stupido e basta."
"Ancora mi domando come possa esserti piaciuto quella volta"
"Non lo so forse avevano messo della droga nel gelato, comunque adesso che faccio?? Mi sento un bruttissima persona e lui ci sarà rimasto male di sicuro!"
"... Stai tranquilla se veramente ha scritto quelle cose su di te, ci tiene sicuramente e non credo si lasci abbattere subito"
"Quindi che dovrei fare?"
"Andare la anche stasera, magari con un ombrello e una pistola nel caso apparisse Leo-scassa palle e rovina tutto-nardo"
--¢--
Mi preparai e sta volta partì prima. Non volevo essere in ritardo anche se teoricamente sono in ritardo di un giorno.
Durante il tragitto pensai a cosa potessi dirgli senza farlo star male, volevo essere il più delicata possibile.
Arrivai prima delle nove e mi sedetti sul sasso ad aspettare, incredibile come i ruoli si siano invertiti e io sono qui solo da 15 minuti e già mi sto stufando e innervosendo. Mi viene male sapendo che lui l'ha fatto per un mese.
Intanto osservai la notte calare sempre di più finché vidi qualcuno passare per la stradina che si dirigeva verso il grande sasso su cui ero seduta.
La mia miopia in questo caso non mi aiuta affatto, però riuscivo a vedere qualcosa di rosso nelle sue mani. Una rosa.
Capii subito che era lui e mi feci prendere dall'emozione e subito mi girai dalla parte opposta. In quei secondi sparì il poco coraggio che avevo dentro di me.
I pochi minuti che passarono erano interminabili finché non sentì i suoi passi... Era a pochi metri da me e io non riuscì a contenermi, dovevo liberarmi del peso.
"Grazie di tutto davvero. Neanche io so quanto nel profondo del mio cuore desideravo che qualcuno scrivesse tutte quelle belle cose su di me..."
"Sì scusa... So che odi le smancerie, ma..." la sua voce mi interruppe, era davvero bella e forte, mi trasmise sicurezza per andare avanti col mio discorso senza collassare e mettermi a piangere per aver spezzato il cuore ad una persona.
"Aspetta, lasciami finire ti prego...
Vorrei davvero ringraziarti all'infinito per tutte quelle belle parole, mi hai fatto sentire bella, apprezzata, desiderata... Cose che nessuno mi ha mai fatto provare fino adesso però..."
"Girati ti prego... Ho aspettato tantissimo questo momento, vederti faccia a faccia, perché me lo neghi proprio adesso?"
Cazzo ha ragione, certe volte mi sembra di essere più stupida di Leonardo veramente. Così mi alzai e mi voltai lentamente per raggiungerlo e dirgli tutto ciò faccia a faccia.
Non era Ivan.
"Hei tutto bene, sembra che tu abbia visto un fantasma? Wow faccio così schifo? Forse non avrei dovuto..."
"Samuele!?!"
Incredibile. Davanti a me avevo un bellissimo Samuele in tutto il suo splendore con una rosa in mano.
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The hidden Notebook
Romance-STORIA BREVE- (13 capitoli) "Viviamo in una realtà virtuale in cui molti valori essenziali vengono banalizzati o peggio ancora, accartocciati come un pezzo di carta straccia. Molte cose vengono sostituite da una bruttissima copia, come nel caso de...