Eravamo nell'aula 3.0 ed era veramente enorme. Bene da dove potremmo iniziare a cercare? Se non fosse per Bea mi sarei già arresa.
Bea cominciò a cercare negli armadi e io nei cassetti della cattedra, poi dietro le cartine geografiche, dietro la lavagna e così via.
"Wow deve averlo nascosto veramente bene" disse Bea.
"Forse perché non c'è nessun quaderno?" le risposi io.
"O forse perché altrimenti altri potrebbero trovarlo se fosse nascosto male"
Io farfugliai qualcosa contro questa persona dalla mente così "brillante", ma non credo che Bea mi stesse a sentire visto che messaggiava al cellulare, si sarà arresa pure lei?
Poi a lei venne un colpo di genio, non so come... Ma mi disse di controllare sotto ogni banco o sedia, magari era lì.
Controllai ogni fottuto banco, anzi no, me me mancava uno. Era quello in fondo alla classe a destra.
Mi inchinai per vedere e qualcosa di un blu acceso catturò la mia attenzione.
Era il quaderno.
Era attaccato con lo scotch proprio sotto al banco.
Lo presi e me ne andai.
"Aprilo!" mi disse Bea appena cominciai ad andarmene.
"A dir la verità non mi interessa, se adesso lo apro sono sicura ci sia scritto 'AHAHAHAH ERA UNO SCHERZO E CI SEI CASCATA COME UN PERO!' "
"Come fai a saperlo se non l'hai aperto?"
"E va bene allora lo apro!"
Aprii la prima pagina...
Era un semplice quaderno fatto di carta reciclata e quindi le pagine erano di un bianco tendente al giallo. La calligrafia era ordinata e perfettamente leggibile, assomigliava di più a quella di una ragazza.
Cara Erica,
ti prego non spaventarti, non sono né un serial killer né uno stalker, non ti farei mai del male o meglio non ne sarei mai capace. Sono contento *ah quindi è un ragazzo... Perfetto ora ho anche un ammiratore segreto che mi stalkera e mi fa fare la caccia al tesoro* che tu abbia trovato il quaderno e spero anche che ti piaccia, devo ammettere che ho cercato di mettercela tutta. L'obiettivo di averti scritto questo quaderno è uno principalmente, quello di farti sorridere. Sai ho sempre sognato di vedere un tuo sorriso, ma non uno qualunque, un sorriso causato da me. Però molto probabilmente mentre leggerai io non sarò lì. Che peccato...O forse neanche sorriderai. Anzi magari starai pensando di portare questo quaderno alla polizia per denunciarmi per stalking.
Sentii un rumore, era Bea che se ne andava.
"HEI dove stai andando?"
"Il mio lavoro qui è finito. Goditi quel quaderno visto che stavi sorridendo come una stupida."
Ah cazzo, non mi ero nemmeno accorta che stessi sorridendo.
Bene questa cosa che un fottuto sconosciuto riusciva a farmi sorridere per uno stupido quaderno non mi piaceva affatto.
"Aspetta! Qualcuno ci sta spiando!" urlai indicando la porta.
La porta era sbacciata e si intravedeva una figura abbastanza alta che ci sorvegliava, ma appena parlai corse via.
Oh Dio magari era il ragazzo del quaderno! Dovevo inseguirlo e così feci.
Lui era un fulmine e non mi dava nemmeno il tempo di focalizzarlo bene per capire chi fosse visto che era molto svelto. Ad un tratto svoltò dentro al bagno delle ragazze... Perché mai dovrebbe farlo? Forse credeva fosse quello dei ragazzi dove io non posso entrare.
Ma appena cercai di entrare una massa di ragazze che usciva dal bagno mi travolse e non mi fece varcare la soglia.
Dopo che tutte quelle ragazze uscirono dal bagno riuscì ad entrare, ma era completamente vuoto.
Forse sono matta io e ora ho perfino le allucinazioni.
La campanella suonò e cominciai a dirigermi verso la classe seguendo la massa di ragazze che prima uscì dal bagno. Ero così vicina a loro che potevo sentire la loro conversazione.
"Allora la storia del quaderno è vera!" disse una.
"Già e io che credevo fosse una bagianata assurda, insomma quale ragazzo farebbe così tanto per una ragazza? Questa Erica che d'altronde non ho mai sentito".
Cosa? Come facevano a conoscermi queste? Neanche io so chi siano loro...
"Bè, ma ora sappiamo che tutto questo non era un bugia, visto che quel ragazzo ci ha detto di stare in bagno e di non uscire finché lui non fosse entrato correndo"Volevo continuare ad ascoltare, ma ormai ero arrivata a destinazione.
Entrai in classe con il quaderno blu stretto al petto e mi sedetti al mio posto.
Una voce interruppe i miei pensieri, era Emma, una compagna di classe, che mi parlava.
"Ma allora quel quaderno esiste veramente! Non era una falsa allora... Dio come ti invidio"
Cosa? Ma solo io non sapevo nulla di questo famoso quaderno? Perché tutti sanno al di fuori di me?
Finalmente Bea mi raggiunse e mi guardò con un sorriso smagliante.
"Che hai da guardarmi cosi?" le chiesi poco gentilmente.
"Dai fammi vedere cosa c'è scritto lì dentro! Voglio sapere cosa ti ha fatto sorridere!"
"Neanche per sogno... È personale..."
Però lei insisteva così cedetti e le dissi il contenuto.
"Oh dio ma che figata pazzesca! Ma hai idea di chi potrebbe essere?"
"No nulla. Molto probabilmente neanche lo conosco."
"Io spero vivamente non sia stato Leonardo, perché l'idea è geniale e non potresti perdonarlo, quindi uno spreco"
"Se scopro che è suo brucio il quaderno e gli faccio mangiare la cenere".
" Spero sia quel figone che non ti stacca gli occhi di dosso" disse guardandomi maliziosamente e io scoppiai a ridere.
"Si certo e io sono Rihanna. Ma per carità! Restiamo con i piedi per terra".
"Okay. Mmh... Allora potrebbe essere Adam! Anche lui ti fa gli occhi dolci"
"Nah, anche se lo conosco da poco non potrebbero essere sue quelle parole, sono troppo da persona intelligente e lui non è particolarmente brillante"
"Ma poverino! Va bè comunque tu vai avanti a leggere e poi mi fai sapere! Dio sono più in ansia di te!"
STAI LEGGENDO
The hidden Notebook
Romance-STORIA BREVE- (13 capitoli) "Viviamo in una realtà virtuale in cui molti valori essenziali vengono banalizzati o peggio ancora, accartocciati come un pezzo di carta straccia. Molte cose vengono sostituite da una bruttissima copia, come nel caso de...