capitolo 10

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AAA che ansia che ho adesso
Devo prepararmi il discorso? O faccio parlare martinus?
Madonna non so che cazzo fare

Appena arrivai a casa andai in camera mia e su un foglio iniziai a scrivere
"Oggi è un giorno importante
Vi sto per dire una cosa a cui non crederete mai.."
Guardai il foglio
<no, no no cazzo così non va bene > dissi sbattendo la testa contro la scrivania

okey allora devo essere più naturale
Mi inventerò qualcosa la
Erano tipo le 15:30 quando decisi di andare davanti a scuola per andare da martinus e fargli compagnia per tornare a casa.
Appena uscì da scuola gli cosri in contro
Mi abbracciò
<mio padre ha detto che va bene per sta sera>
<perfetto>
Arrivammo davanti a casa mia e mi salutò , poi si abbassò e mi bacio la pancia
<Ciao piccolino/a>

Martinus se ne andò e io andai a riposare un po.
Dopo un po mi svegliai e vidi che erano le 19:00
Corsi in cucina e di fretta mi mangiai un panino, poi dopo andai subito in camera e presi robe a caso, avevo preso dei pantaloni neri e una maglietta nera a maniche lunghe attillata,  andai in bagno, mi vestii di fretta, mi misi il mascara e il rossetto, mi piastrai i capelli e subito si fecero le 20:00

<PAPÀ> dissi urlando
<DAI ANDIAMO> 
<e sta zitta non urlare dai>

Usciammo di casa e mia sorella notò che ero parecchio agitata
<ma che hai?>
<chi? Io? No nulla tranquilla>

Arrivammo davanti a casa , suonai il campanello e ci aprì martinus
Visto che c'era mio padre lo salutai solo con una ciao e un bacio sulla guancia.
I miei andarono in salotto con i genitori di martinus, io andai in camera con martinus e mia sorella andò in giardino con Emma, mentre marcus era sul divano a giocare alla Playstation.

<senti io sono parecchio in ansia, non so cosa fare o dire >
<dai ora tranquilla>
< tranquilla? Mio padre  mi ammazzerà>
<no dai non è vero. Tranquilla non è mica un delitto>

Mi presi coraggio, prima andai da marcus e gli dissi di mettersi vicino ai miei, dopo andai a chiamare emma e Francesca.
Appena vidi che c'eravamo tutti iniziai a sudare, ero in ansia.

< allora>
<dai Nadia parla devo finire la partita> disse marcus
< stai calmo>
<okey dai parlo io> disse martinus
<no no parlo io>
<allora, in praticata sapete tutti che tempo fa siamo  andati in Spagna no? Ecco in pratica mentre eravamo la abbiamo fatto alcune cose,  e insomma sapete tra  un bacio e l'altro dopo un po scoppiano scintille. >
<dai Nadia non girarci attorno vai al dunque > disse mio padre
<beh diciamo che non abbiamo usato precauzioni quindi io, c'è io,  adesso beh...>
<È INCINTA> disse martinus

Mio padre mi guardò un po male, kjell guardò male, anzi malissimo martinus
<martinus ma ti pare il caso? Ma cazzo avete solo 16 anni > disse kjell
<ha ragione, ma cosa vi è saltato in mente? > disse mio padre
<ma non lo so, c'è non lo sappiamo neanche noi del perché >
<Nadia dopo io e te facciamo i conti sappilo > disse mio padre

Ecco, lo sapevo, sapevo che non dovevo dire nulla, non capiscono.

<cos'è mi vuoi buttare fuori casa? C'è boh >
<non ti preoccupare appena torniamo a casa parliamo>

Vabbè subito dopo me ne uscii di casa correndo e andai su una panchina vicino al campo da calcio
Martinus mi corse dietro
<Nadia ti prego vieni> continuava a ripetere
Io non lo ascoltavo
Quando arrivò vicino a me si sedette
<perché te ne sei andata?>
<non hai visto come ha ragito mio padre?>
<si ma dai non farci caso, non pensarci>

Iniziò anche a piovere, perfetto direi

<dai Nadia sta anche piovendo andiamo a casa>
<no io non ci vengo, vacci tu>

Martinus ovviamente non andò,  però visto che stava piovendo si tolse la maglia e me la mise addosso per coprirmi dalla pioggia.
Io mi girai,  misi le mie gambe sulle sue e con la testa mi appoggiai  alla spalla
Iniziai anche a piangere perché davvero non sapevo cosa fare
<martinus>
<dimmi>
< ma se mio padre mi caccia? >
<non lo farà tranquilla >
< e se invece lo farà?>
<verrai da me>
Alzai lo sguardo verso di lui e feci un piccolo sorriso

<Madonna quanto amo quel tuo sorrisetto >
Alzai la testa verso di lui e mi diede un bacio
<dai ora andiamo>

Un Po svogliata mi alzai e andammo verso casa.
Appena arrivammo mio padre venne ad abbracciarmi
<scusa se ho reagito così ma cavolo siete sicuri di riuscire a tenere un bambino?>
<si certo, perché? >
<io e kjell abbiamo pensato di prendere a te e a martinus una piccola casetta qua vicino, almeno la potete avere i vostri spazi e la bambina o il bambino crescerà con entrambi i genitori e non che una volta da uno e una volta dall'altro> disse mio padre
< oddio, ma stai scherzando?>
<no non stiamo scherzando> disse kjell
<e dove si trova questa casetta?>

Mio padre iniziò a dirmi che si trovava più o meno in fondo  alla nostra via.
Chissà come sarà vivere con martinus..

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