Dormire non è un optional

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Abbiamo raggiunto la zona da circa dieci minuti ed i soldati hanno già montato le tende.
Io sto camminando avanti e indietro pensando a se c'è qualcuno a cui posso dare una mano... Insomma, vorrei riportare a galla il mio buon nome (il cognome no grazie).

Tutto il verde che c'è qui mi piace da impazzire e le farfalle sono così colorate. Mi viene da pensare che l'essere umano porterà solo rovina anche qui.

Sta cominciando a calare il ?sole?
Ripeto che non so da dove provenga la luce, ma il tramonto è lo stesso che vedevo sulla terra.

Non so quale sia la mia tenda, sempre che abbia una tenda...
Vedo che tutti si appartano ed io non so dove andare...
Sembra stiano scegliendo a caso dove posizionarsi, quindi li imito e scelgo l'unica tenda rimasta vuota.

Non c'è molta roba dentro a queste tende... Sono grandi e c'è tanto spazio, ma non c'è nemmeno una brandina... Solo un materasso gonfiabile a terra.

Beh, mi basta e mi avanza per quello che è il mio scopo, ovvero, dormire come se non ci fosse un domani.

Mi stendo nel materasso, mi copro con la coperta li trovata, e basta poco perché i miei occhi diventino pesanti.

Comincio a ripensare a tutta la giornata... La mia famiglia, che non rivedró mai più... Il mio ragazzo che non si è visto... Il Caesar che è sempre cosí rigido, teso, alto, moro, quasi mi sembra di vederlo davanti a me... Sta a vedere che mi tocca pure di sognarmelo...
Oh merda, è proprio qui, davanti a me... E adesso che vuole.

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