Ritorno al presente

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"Soldato?!"
Chi?
Chi è che sta parlando?

"In piedi soldato!"
Apro gli occhi e vedo il Caesar in piedi davanti a me...
Stavo sognando...
Deve essere una malattia la mia, non si possono fare sogni così realistici... Ora devo riadattarmi alla realtà.

E' in piedi di fronte a me ed ha uno sguardo davvero severo.

Mi alzo in fretta e con la mano destra faccio una cosa che ho sempre visto nei film fare ai militari.
Avete presente quel mettere la mano stesa davanti alla fronte e poi lanciarla in avanti dicendo "Si signor capitano"
Quello... E ovviamente dico anche la frase...

Lui alza un sopracciglio. Ma come fa...
Io ci ho provato tante volte allo specchio e non riesco... Premetto che sembro spastica in quei momenti.

"Quando hai finito di fare il pagliaccio."
Mi dice mantenendo la posizione del sopracciglio.

"Emmm... Cosa si dovrebbe rispondere?" Dico veramente imbarazzata.

Lui si volta di spalle e si avvia verso l'uscita della tenda dicendo
"Ah... Sarà dura con te."
Simpatico. Non lo obbliga nessuno a scegliere me come prediletta. Anzi... se solo potessi lo obbligherei a fare il contrario.

Presumo di doverlo seguire ed è quello che faccio.

I miei occhi faticano nuovamente ad abituarsi alla luce di Giant.
Ma in questo caso avrei preferito che addirittura mi avessero fatta diventare cieca.

Quello che vedo non mi piace per niente. I soldati nei dintorni si sono tutti voltati a guardarmi.
Dovevo aspettarmelo... Mi hanno appena vista uscire da una tenda con il Caesar.
Potrebbero farsi mille strane idee.
Ma considerando che lui sta per dire che sono la prescelta, so già che tutti i loro cervellini minuscoli andranno verso un unica direzione comune.

Il solo pensiero che mi vedano così mi fa incazzare. E fateveli un po' di fatti vostri.

Un pensiero mi passa per la testa rapido ma d'impatto. E l'impatto è negativo.
E se cominciassero a girare delle "voci"?
E se queste voci arrivassero a Trevor?
Non voglio pensarci.

"Soldati, vi comunico che la selezione al soldato affidatomi è terminata.
La ragazza alle mie spalle è la scelta che ho fatto."
Eccolo! Il cavaliere senza macchia ma soprattutto senza paura dei pregiudizi.

Sono tutti sbigottiti.
Ottimo! Applausi per la figura di m**** del secolo!

La fortuna nella sfiga è che nessuno, causa la paura che provoca la figura del Caesar, osa dire nulla.

Dai seriamente?! Nessuno ha obbiezioni? Allora non fissatemi.

Bah... La folla si dirada velocemente e a me non rimane che continuare a seguire il Caesar.
Che sarei curiosa di sapere come si chiama.
Chissà, magari ha un cognome più stupido del mio.

Lui cammina, cammina, cammina...
Ma quando arriviamo?
Io sono già stanca e che ore saranno?
Qualcuno ha un orologio?
Qualcuno mi spiega il fuso orario di questo pianeta?
No! Perché nessuno si degna di spiegarmi un cavolo.

"Caesar?"
Lo chiamo.

"Dimmi soldato."
Mi sembrava di essere Madison fino a ieri sera ma va beh...

"Quanto manca?"

Scuote la testa senza nemmeno voltarsi o rispondere.
Continua solo a camminare.

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