Will indossa un giubbotto antiproiettile all'istante e sia avvia velocemente verso l'uscita.
Prima di uscire mi guarda e ordina
"Non muoverti da qui dentro!"Mi alzo in fretta e prendo la mia unica arma, il bastone coi coltelli.
L'ansia mi assale insieme alla paura.
E se un indigeno entrasse armato di fucile o cose simili?
Non posso difendermi con questo...Cerco tra le cose di Will una qualsiasi arma da distanza.
Ci metto poco a trovare una pistola ma non ho la ben che minima idea di come si usi.Sento uno sparo provenire da fuori e dopo quel primo colpo ne partono una serie infinita.
Cerco di intravedere qualcosa attraverso il telo sottile della tenda ma è troppo buio fuori.Ora ho due possibilità; nascondermi o uscire e vedere di dare una mano.
Non so neanche impugnare un arma ma non posso stare qui dentro...Gattono verso l'uscita... Ho il terrore che uno sparo passi la tenda e mi colpisca.
Spostando leggermente il telone sull'uscita riesco a vedere qualcosa...I soldati stanno correndo da tutte le parti e sparano a raffica contro il nemico che non riesco ad individuare.
Non vedo Will da nessuna parte e comincio a preoccuparmi.Decido di uscire e corro tra due tende di modo da non essere vista...
La botta di adrenalina è fortissima.
Oggi è la seconda volta che rischio di morire.Mi guardo intorno e a destra sembra non esserci nessuno...
Passando di li dovrei riuscire a raggiungere quel po' di collina che teoricamente doveva tenere nascosto il campo.
Valuto le probabilità di riuscire a raggiungere la cima...
Sono minime.
E anche se ci riuscissi mi sembra di sentire degli spari anche dal di là.Sento correre proprio alla mia sinistra e mi affretto a nascondermi per quanto posso.
Un indigeno!
Spero che non mi veda.
È molto alto rispetto a noi della terra ma per il resto è un normale essere umano.
Capisco che è un indigeno da come è vestito. Ha una specie di tunica addosso con un laccio sui fianchi.
La loro mobilità deve essere scarsa con un abbigliamento di quel tipo.
Ma se mi vede è la fine.Impugno l'arma e la indirizzo verso di lui.
È spaventato, come me... Anche lui si sta nascondendo e non me la sento di ucciderlo alle spalle.Merda mi ha visto!
Fa qualche passo indietro spaventato."Hey, non voglio farti del male."
Ovviamente non mi capisce, chissà che lingua parlano.Non so quanto mi convenga ma getto l'arma a terra e mi alzo in piedi da dietro la cassa cui ero nascosta.
L'indigeno mi guarda con un attimo di stupore poi fa lo stesso...
Getta l'arma a terra.
Sembra una pistola ma è strana, diciamo meno all'avanguardia rispetto alle nostre.Mi sento leggermente meglio dopo questo gesto anche se ancora non mi fido.
Vedo che senza cavarmi gli occhi di dosso tira fuori qualcosa sotto la tunica, a livello delle caviglie.
Lo porta alla bocca e ci soffia dentro emettendo un suono.Che sia un allarme?
Merda! Forse ha richiamato i suoi compagni.
Vedo qualcuno correre verso di noi dalla collina e lui si spaventa e si getta a terra.Gli spari si fermano e ora sento solo i passi veloci dei soldati che si dirigono qui.
Il soldato proveniente dalla collina è il primo a raggiungerci e punta la pistola contro l'indigeno.
Sta per sparare e non so perché mi getto tra i due in difesa dell'indigeno urlando
"Fermo!"Non lo avevo riconosciuto al buio ma il soldato è Will.
Ha il respiro affannato e muove il petto avanti e indietro vigorosamente."Spostati soldato"
Mi ordina
Se mi sposto lo ucciderà.Gli altri soldati non ci hanno ancora raggiunti.
"Will, è disarmato!"
Dico sperando che abbassi l'arma.Un soldato in questo istante arriva da dietro.
Mi volto di scatto e vedo che sta per sparare.
L'indigeno sta ansimando e emettendo dei versi di terrore.
Il soldato spara un colpo ed io chiudo gli occhi.Quando li riapro vedo Will alla destra del soldato.
Gli ha tirato il braccio in aria di modo che non colpisse l'indigeno.
Il soldato sembra confuso."Non sparate! Lui ci serve!"
Urla Will.Non mi ero accorta di quanti soldati nel frattempo ci hanno accerchiato.
Io sono ancora a terra."Portatelo nella tenda blu e legatelo da qualche parte! Non deve scappare!"
Due soldati prendono l'indigeno per le braccia e lo trascinano via.Will mi guarda ancora col respiro affannato immobile davanti a me.
"Io e te facciamo i conti dopo!"
Mi ringhia contro e se ne va.
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A new age of love
FantasyIl pianeta terra sta morendo. Ma una nuova prospettiva di vita si presenta. L'hanno chiamato Giant, un pianeta vagante su cui vivere; ma nonostante le dimensioni vaste non c'è posto per tutti. Le risorse sono limitate e bisogna combattere con tutte...